lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

17 luglio 2011

bruum bruum....Broome...

Che splendida caldissima giornata, uff…30 gradi
Siamo a Broome, piccola località situata nella regione del Kimberley, è una penisola e sulla costa nord c’è la famosa Cable Beach, 22 kilometri di finissima spiaggia da dove ammirare bellissimi tramonti e, nella parte sud la Roebuck Bay con le sue albe .

Che cosa , non ci state più a capire niente, vi avevo lasciato con il post Perth in avvicinamento, è vero… ma ora siamo qua a Broome e questa è una bella storia, almeno per noi, di quelle in linea con la nostra filosofia.
Però, a dir il vero anche a Perth ne sono successe di interessanti, umhh…. Ok ok,  lasciamo in sospeso, per ora,  Broome e ritorniamo a Perth:

O guarda era domenica anche a Perth, domenica3 luglio, era una splendida giornata c’era il sole, ma non era affatto caldo, solo 12 gradi.
Smontata la tenda, fatto colazione…dai, via via Perth ci aspetta.








Arrivati facciamo un giro per conoscere la città ed individuare la via dov’è situata la biblioteca, oggi non c’è traffico, così domani ci risulterà più facile ritrovarla.
In ogni città per prima cosa cerchiamo sempre la biblioteca pubblica, è un ottimo posto per reperire informazioni, c’è internet free, prese di corrente, divanetti dove passare comodamente al caldo o al fresco, dipende, la giornata, pulitissimi bagni dove fare rifornimento di salviettine, dobbiamo dire che quelle delle biblioteche sono davvero resistenti, non sono sapete di quelle che come toccano l’acqua si disfano, quindi un grazie anche alle pubbliche biblioteche australiane.  
 Quanto verde, c’è anche un grandissimo fiume, e parchi, giardini, l’immancabile barbecue,  insomma… tutto come sempre, al solito, come tutte le città Australiane sapete,  vista una… questa assomiglia un poco ad Adelaide.
Ora andiamo al supermercato e poi dobbiamo trovare dentro o fuori la città, ma non troppo, un posto per la tenda, dove sia possibile lasciarla montata un paio di giorni, abbiamo da fare alcune cose in città.
Fatta la spesa prendo una strada verso est, sulla mappa sono indicati dei parchi, ne incontriamo uno e mi fermo, è un campo da criket, non adatto, o meglio sarebbe perfetto per la tenda, ma credo che non me lo permettano, comunque c’è un rubinetto, già che ci sono  riempio la nostra tanichetta d’acqua, Shizuyo nel mentre va  a  dare un’occhiata in giro.
Mentre aspetto che ritorni  parcheggia affianco alla Poderosa un pick up,  scende un signore e un ragazzo con una  palla ovale, lo fermo e gli chiedo indicazioni per una zona tranquilla nelle vicinanze dove sia possibile montare una tenda.
Parliamo un po’, poi si consulta con il ragazzo, e mi dice: -vi va di venire da noi stanotte-, non disturbiamo, -no worries-, ok -allora d’accordo, io sono Mark, lui è mio figlio Marcel, aspettate,  facciamo due tiri e poi se mi seguite, andiamo a casa-.
Dopo una mezz’ora che facevano lanci e tiravano calci alla palla, ritornano.     Andiamo, 10 minuti e siamo arrivati,  -la casa stanotte è vuota, io sono divorziato  Marcel  torna dalla madre e io passo la notte dalla mia fidanzata-.
Perfetto, sistemiamo le nostre cose nella stanza di Marcel,  poi Mark prepara dei sandwich e un caffè, facciamo merenda mentre aspettiamo la madre di Marcel e la nuova fidanzata di papa.
Conosciamo Debora, la fidanzata, è molto simpatica, maestra d’asilo, divorziata anche lei con 3 figli, Mark invece ne ha 2.
Mark stappa una bottiglia di ottimo vino rosso accompagnata però da delle tartine farcite con del formaggio Australiano dal classico sapore di plastica.
Tra una plastica..sorry..tra una tartina e un sorso di vino facciamo conversazione e ci danno un sacco di dritte su un bel po’ di posti da visitare nel nostro cammino verso Darwin, poi vanno via e rimaniamo soli.
Sapete, è tutta un’altra cosa dormire in casa quando fuori fa freddo, e stanotte faceva sul serio, 2 gradi…brrr…da battere i denti.
Con Mark siamo stati in giro per Perth e dintorni, ci ha scorrazzato in lungo e in largo a bordo di una delle sue 6  bentley, però ha anche 2 stupende jaguar e 3 maserati, la biturbo è il suo toys, il suo giocattolo, così dice, è quella con cui si diverte a fare rally.
Mark è un tipo simpatico, sempre sorridente, mette allegria, pensate che il padre è italiano di Caulonia, Reggio Calabria, gli ho anche parlato per telefono, vive ad Adelaide  e abbiamo anche ricevuto un invito.
Mark però di italiano, a parte le solite 4 parole.. che non sto a ripetere,  e poi buongiorno buonasera spaghetti e cappuccino, non sa niente.
Mark una volta aveva un sacco di soldi, nel 1990 ha fatto il giro del mondo con la  prima moglie, ma gente, non di quelli così così,  ma di quelli senza badare a spese, trafficava in borsa, ma come dice lui: un giorno sei ricchissimo, il giorno dopo…tutto finito.
E ora? gli chiedo, e lui con un sorriso grande mi risponde…ora, ora sono felice.
A Mark gli piacciono le vecchie macchine, ne ha potute collezionare un po’, e adesso è diventato uno dei suoi lavori, le noleggia.
Dico uno dei suoi lavori perché come dice lui diversifica, vende anche insegne luminose magnetiche pubblicitarie,  birra cola ecc. ecc, le fa fare a Taiwan, poi è anche manager di una compagnia di trading o giù di lì, insomma è un tipo vulcanico, che forse è italiano…
Sono passati 3 giorni, con Mark ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto due suoi amici davvero simpatici, abbiamo anche ricevuto una interessantissima proposta di lavoro ma…no, adesso non ci interessa.
 Domani  lasciamo Perth, e questa volta facciamo sul serio, arriveremo a Darwin in tempo record…cosa?… non ci credete…




 In effetti è così, abbiamo lasciato Perth la mattina del giorno 6 e ci siamo diretti a nord, siamo stati a visitare un piccolo paese, distante un 130/150 km, di nome New Norcia, l’unica città monastica di tutta l’Australia, che ci avevano detto essere interessante, ma poi invece di continuare siamo  ritornati a Perth.   Perché??
vedete, il giorno prima riceviamo un email da un altro viaggiatore, Matteo, di speriamo di non forare, anche lui partito dall’Italia in moto, con una transalp come la nostra, ora è fermo a Perth, sta lavorando per rimettere in sesto la moto, qualche mese fa ha avuto un incidente e la moto ne è uscita malconcia.

Ed eccoci un’altra volta a Perth, a casa di Matteo, cena con penne al sugo e parmigiano, una birrozza, qualche foto, racconti,  scambio di informazioni, e all’una a nanna , Matteo la mattina alle 7 va a lavorare, fa il meccanico in giro per le miniere.
La mattina lo salutiamo, facciamo colazione una doccia poi caricata la poderosa andiamo, questa volta andiamo sul serio.
La strada la conosciamo, è la stessa di ieri, oh guarda l’indicazione di New Norcia, - per favore mauri non guardare vai dritto-…che forse non gli è piaciuta…mah.
Io vado dritto ma non per molto: c’è un posto chiamato Pinnacles desert, tutti gli australiani dicono che è da vedere, bellisssimo, stupendo, ok, andiamo  anche noi…ummhh, non sappiamo che dire, un no comment però non ci sta male,  comunque bello ma ne ho visto di molto meglio.



Shizu tiriamo dritti senza deviazioni, mi sono stufato.




Dopo 387 kilometri  ci fermiamo a Cliff Head, 30 kilometri da Dongara e montiamo la tenda sulla spiaggia, sono le 5,30 cuciniamo davanti a un bellissimo tramonto, ma fa un freddo assassino.
È il giorno 9 sabato, andiamo, non succede niente di interessante a parte il fatto che fa freddo, che piove e che lo farà a momenti alterni per altri 2 giorni.
Noi continuiamo su questa strada dritta, ci sarebbero anche altre belle strade ma con questo tempo per noi non sono praticabili.

La sera quando monto il campo dopo accendo un fuoco,  è molto bello e soprattutto utile per  scaldarci e asciugare i vestiti.

Come ho detto dopo due giorni di noiosa strada con solo la pioggia a tenerci compagnia il giorno 12 arriviamo al Karijini National Park, 900 metri di quota, ha smesso di piovere, la temperatura finalmente piacevole, siamo rilassati se non fosse che questo posto è pieno di mosche.
 Strane mosche a pensarci bene, noi  abbiamo una teoria, crediamo siano mosche fotovoltaiche, si si, devono andare ad energia solare, è una cosa stranissima, come le illumina il sole si mettono in movimento, se una nuvola copre il sole si fermano, spariscono, poi appena un raggio le colpisce…ehhh che palle, ma noi previdenti questa volta ci siamo attrezzati..hi hi hi.










Passiamo la notte fuori dal parco in una ampia radura, facciamo il fuoco, non per scaldarci stavolta, ma per compagnia.
 cosa ci manca…niente, però un bicchiere di vino rosso non guasterebbe in una serata come questa.
La mattina entriamo al parco e questa volta paghiamo, sono 5 dollari.
Oggi la moto ha uno strano oscillamento, la guardo, così da lontano…sembra a posto!!.andiamo.
Alla stazione di entrata dove ho pagato prendo anche un depliant informativo, quelli con i percorsi disegnati.
Sono 37 kilometri sempre dritto poi svoltare a sinistra altri 8 e siamo arrivati, facile.
Per noi questi 37 diventeranno 60 kilometri di fuoristrada massacrante, corrugato, che smonterà questa volta davvero la moto.







Arriviamo finalmente, e qua capisco con l’aiuto di un ragazzo giapponese che questa mappa era da guardare... diciamo da un'altra prospettiva, la strada c’era ed era anche asfaltata, pazienza, siamo qua godiamoci il parco e le sue bellezze.
Vediamo le cascate percorriamo tutto un canyon di roccia di ferro stratificata dalle forme e dai colori stupendi sino ad arrivare a una piscina naturale dove è possibile nuotare, un percorso di più di 4 ore, che camminata, ma davvero molto suggestivo, ci è piaciuto.









Tornati alla moto sotto un sole che spacca le pietre con mio grandissimo dispiacere mi accorgo che la casetta dei ferri causa la strada della mattina si è aperta è abbiamo perso tutte le chiavi a bussola, da ¼ da ½ … la 8 la 13 la 24..il crichetto la prolunga lo snodo…tutte..che dolore, per me una grande sofferenza, queste chiavi erano con me da quasi 30 anni, fatemi tutto ma non toccate i miei ferri…sigh sigh sigh…
Sto ancora piangendo e mi accorgo che la ruota posteriore ha 2 raggi rotti e gli altri si sono mollati.
Do una prima tirata e poi sempre tra i singhiozzi andiamo a cercare un posto per la notte

Ci siamo accampati su una collinetta, accendiamo un fuoco e cuciniamo, spero di riuscire a dormire stanotte, senza le mie bussole mi sento tanto solo…
Ho dormito male, lo sapevo, mi sveglio presto metto la moto sul cavalletto centrale e controllo con attenzione la ruota, siamo messi davvero male, peggio di come pensavo.
La ruota è completamente mollata e decentrata, devo tenere fermi i raggi con la pinza grip perchè girano nella loro sede, riesco a dare una sistemata più o meno decente e continuiamo.










Si pensava di andare 200 km a sud verso Newman e poi ritornare a nord facendo  un percorso da fuoristrada di 300 km ma in queste condizioni non possiamo.
Arriviamo  Port Hedland dove facciamo provviste, avrei potuto fermarmi in questa città e cercare un ricambiata, però…che volete che vi dica …ho preferito continuare, in fondo la ruota ancora sta reggendo e potrebbe farlo per altri  giorni o per pochi minuti chissà, ma a me piace affrontare il problema quando si presenta.


A fine giornata il parziale segna 366 kilometri, non male, anche stanotte ottimo posto e un altro gran bel fuoco.

Gran bella mattinata, fa caldo e mi sento ispirato, ho deciso che ci fermeremo a Broome, si pronuncia Bruum, nome simpatico, bruum bruum, da fiducia vero… dai andiamo.
Metto la Poderosa sui 100 km/ora spaccati con le chiappe sempre all’erta pronte a captare il ben che minimo movimento e dopo 510 kilometri arriviamo a Broome,  ma è tardi e le mie chiappe sono stanche, ci accampiamo fuori città, domani  vedremo.
Che notte calda, colazione, accendo il portatile mi collego e cerco un ricambiata..umhh…eccolo, l’unico..in fondo Broome è una piccola città.
Eccoci qua, siamo arrivati ondeggiando ma facilmente, ma oggi è sabato, che strano i problemi ci capitano sempre i fine settimana, forse vorrà dire qualcosa…Shizu dice che è un modo per farci riposare…magari.
Dicevo oggi è sabato e Phil il proprietario mi dice “sorry  ma tra un’ora si chiude”, ok, posso almeno dare una lavata alla ruota e poi ritorno lunedì  “no worries”..

Lavata la ruota, più ondeggianti di prima ritorniamo in strada e cerchiamo un posto per la tenda, ci allontaniamo un po’ verso Cable Beach,  non si può campeggiare, ma in 22 kilometri di spiaggia penso di riuscire a trovare un posticino nascosto.
A un certo punto…tan tan tan… mi fermo, altri  5 raggi rotti e ora fanno sette,  tutti in fila, la ruota poverina è tutta storta di lato.
Andando come nelle comiche, avete presente nelle comiche quando le auto o le moto hanno un incidente… dopo come camminano..ecco, ora è così che viaggia la Poderosa, sposto la moto fuori strada, sotto l’ombra di un albero:  scarichiamo tutto  smonto le valige e accovacciato affianco penso a cosa fare.
Si ferma una macchina e ci chiede se va tutto bene, dico no, ho un problema con la ruota, -vuoi che chiamo la stazione di servizio-, non serve, il problema è più grande, -allora va tutto bene-, si si.. grazie no worris.
Sono ancora accanto alla moto e Shizuyo sempre lontana, quando penso mi lascia spazio dice che mi innervosisco, che si ferma un’altra macchina, un’altra signora, la stessa domanda la stessa risposta, ma la tipa insiste, allora mi avvicino al finestrino e cominciamo a parlare, le spiego il problema e lei mi chiede ora cosa faccio, le dico niente, metteremo la tenda qua da qualche parte e aspettiamo lunedì.
-Venite da me , c’è posto per la tenda..dai, caricate le cose in macchina, tu riesci a portarla per un kilometro-, ci proverò, andiamo.
Ed ora siamo qua a casa di …ehh, aspettate un attimo, lasciateci ambientare e riprendere fiato, questa storia ve la racconterò domani.

02 luglio 2011

Perth in avvicinamento

La giornata è …e chi lo sa, c’è il sole e sta piovendo, diciamo un tempo incerto variabile misto…
C’è vento, piegare la tenda è simpatico, poi essendo ancora bagnata la sabbia è dovunque, ma ora è tutto impacchettato.
Continuiamo su questa strada, ogni tanto la abbandoniamo solo pochi kilometri però, per andare  vedere la costa.
Continua a piovere con brevi schiarite, arriviamo a Busselton,  poi a Bunbury e qua la costa ci ha rotto, così prendiamo la South Western Highway, passa più interna ma anche lei arriva a Perth.


Ci fermiamo presto, in un’area picnic vicino a Jarrahdale, credo 30/40 km da Perth, voglio tirare la catena e controllare l’olio, poi domani è domenica entrare in città è sicuramente più tranquillo.

01 luglio 2011

 Avevo datato questo post 31, ma Shizu dice che non c’è il 31 questo mese, a pensarci  anche questa dei mesi  differenti è una cosa strana, io ancora non l’ho capita, mah.. probabilmente  non mi interessa.

Quindi visto che ora abbiamo chiarito che oggi è il  primo di luglio… a proposito questo mese quanti giorni ha..?? andiamo avanti.

se addormentarci qua al centro di quest’isola verde è stato fantastico, il risveglio amici miei è strafigo,  il cielo sopra di noi è di un azzurro…azzurro, le gocce di pioggia attaccate ai rami degli alberi  con il sole prendono mille colori e io ho tantissima fame.   Dai colazione e poi andare, credo che ora tornare indietro sia un po’ un casino, la strada è in salita e la pioggia della notte…ma vedremo, ora godiamoci ancora questo posto che il disco di cielo sopra di noi si sta facendo scuro, credo ritorni la pioggia.
Ho fatto il primo tratto di salita da solo, la strada davvero è una saponetta e devo tenere la moto perfettamente dritta, bilanciata, ma da solo è molto più facile, ogni tanto mi fermo per aspettare Shizu, lei sta venendo a piedi, è faticoso anche per lei, poi è tutta goffa perché abbiamo su anche le tute antipioggia, ma non abbiamo fretta.  Non abbiamo foto, "Kurosawa" si è incasinato ancora una volta.
Riconquistiamo l’asfalto e dopo 40 kilometri a occhio e croce, già sapete, arriviamo a Nannup, qua la cosa logica sarebbe continuare a nord verso Busselton, Bunbury e poi Perth, ma…non lo so, un cartello con scritto Augusta 90 km mi attira, si cambia rotta, sud sud ovest, andiamo al mare.
 Augusta e una località super turistica, alberghi uno in fila all’altro, un giro al supermercato, facciamo il pieno, quattro chiacchere con un paio di signori venuti a salutarci e a curiosare e poi via a cercare un posto per la tenda.
Non ne troviamo, è tutto un divieto e tutto è recintato, anche l’accesso alle spiagge, ok  usciamo e prendiamo la strada 250, una strada panoramica che passa quasi sulla costa e penso di trovare qualche bell’angolino tranquillo per campeggiare.
Dopo una decina di tentativi lo trovo, siamo a Conto Cape, siamo nel Naturaliste Nacional Park e è vietato campeggiare, ma faccio finta di non vedere i cartelli, poi con questo tempo chi volete che venga.
Il posto ci piace, c’è vento ma ormai siamo abituati, montiamo la tenda e devo rinforzarla con tutti i picchetti e i tiranti che abbiamo.









 Speravamo in un tramonto romantico e invece ci è toccato sdrotolare e fissare tra la moto e la tenda un nylon perché si è messo a piovere, ma alla fine la serata è stata molto più che romantica, ottima la cena e ottimo il posto, ho preparato dei buonissimi spaghetti, da leccarsi i baffi, con sardine piccanti, patate e carote bollite.  … dimenticavo, Shizu dice anche con sabbia, ohh… gente …tira un vento mica da ridere, siamo sulla sabbia…e poi …se non ti ammazza..tutta salute.

30 giugno 2011

Greens Island

Siamo a Borden, dobbiamo andare dritti verso nord direzione Perth… ma! e che cavolo… allora i discorsi di ieri, non sono serviti a niente… ci ritroviamo con la moto che punta a sud, verso Albany.
 Shizu ma cosa ci andiamo a fare a sud…boh..guardiamo il mare…ok, allora “adelante comandante”…
Dopo 90 kilometri sulla destra vedo un segnale con scritto Monte Barker Panoramic road,  Shizu che dici?…che cosa...la montagna, mi sembra un bel posto…e il mare…abbiamo tutta la costa , ne vedremo tanto…perché mi chiedi se vuoi andare, dai, andiamooo in montagna.
La strada è bella e anche il panorama, sale e la temperatura si abbassa, poi comincia a piovere e non smetterà per tutto il giorno, faremo 200 kilometri sotto l’acqua, a Nanjimup dopo aver fatto il pieno sempre accompagnati dalla pioggia prendiamo una strada non asfaltata che passa nel parco….e a un certo punto incuriositi da un cartello che indica Greens Island 12 km, cambiamo strada e ci ritroviamo davvero in un’isola verde in mezzo alla foresta.
Arrivarci è stato un po’ rischioso, la strada era in discesa e il fango scivoloso e io molto stanco e infreddolito, ma non avevamo scelta, e poi la verità eravamo curiosi.
Il posto…  È FANTASTICO… insomma alla fine questa stradina in mezzo alla fitta foresta sbuca in un prato verde, perfettamente circolare e tutto intorno alti alberi dritti gli fanno da cornice e se  guardi all’insù dal centro del prato il cielo lo vedi rotondo.



 Non so se tutto questo è diciamo naturale , ma l’effetto è davvero sorprendente.
Tra gli alberi tutto intorno hanno sistemato 5 tavoli con relative postazioni per fare un fuoco da campo, ci sono anche le piastre in ferro per il barbecoa e il gancio per reggere la pignatta, c’è la legna già tagliata e anche un piccolo casotto con tettoia dove noi faremo la cena al riparo dalla pioggia.
 Potevamo montare la tenda sotto la tettoia, sarebbe stato più logico, ma anche se piove abbiamo voluto metterla proprio al centro del prato, e quando poi finita la cena siamo corsi dentro e ci siamo sdraiati nel buio totale ascoltando il rumore della pioggia sulla tenda abbiamo pensato che sarebbe bello avere una tenda con il tetto trasparente, scriverò alla Decathlon magari ci fanno un modello personalizzato, che ci volete fare.. noi siamo fatti così.

28 giugno 2011

Un'altra notte fredda, ma ora che sta si sta alzando il sole l’umidità si fa vedere e sentire, colazione,  poi aggiungo olio alla poderosa, l’ho comprato ieri al supermercato, 4 litri 16 dollari, perfetto e ora che la moto è a posto andiamo.
Oggi  abbiamo intenzione di fare molti kilometri, giugno è ormai finito e l’Australia è grande, vorremmo arrivare in Tasmania per novembre ma abbiamo ancora tutta la costa ovest, poi la nord e poi quella est, visita a Sidney Canberra Melbourne, insomma una marea di kilometri, dobbiamo accelerare un po’.  Ma si dai, poi in fondo… ma che ci frega, stiamo bene così, però ogni tanto lo diciamo, dobbiamo fare presto, andare dritti, prendiamo la strada più breve, e invece alla fine procediamo sempre a zig zag avanti indietro, a caso, noi lo chiamiamo viaggio delle sensazioni.
Viaggiare così per il momento ci ha dato emozioni uniche, ci ha fatto conoscere gente magnifica e vedere posti fantastici, perché cambiare.
789 è il numero di kilometri fatti oggi, non male per i nostri ritmi.

27 giugno 2011

la notte è stata umida e abbastanza fredda ma ora c’è un pallido sole, stendiamo la tenda su dei cespugli per farla asciugare più in fretta mentre facciamo colazione.
Si torna indietro, scopriremo dopo che per la costa mancano ancora 20 kilometri, i miei calcoli a occhio e croce non erano proprio precisi.
Nella strada per il ritorno , che è stata come la sera un massacro perdiamo anche il telefonino, pazienza.
Ci fermiamo al distributore e ci facciamo una lunga calda doccia, non free, ci costa 3 dollari a testa, ma ci voleva davvero.
Rifornisco nuovamente acqua e andiamo, faremo soltanto un centinaio di kilometri, ci fermiamo in una rest areas, accendiamo un fuoco e ci rilassiamo.

...90 mile straight
ci svegliamo con il ghiaccio, freddissimo, si ferma una macchina e scendono due signori, accendono un gran fuoco e ci invitano a riscaldarci, ora si sta un po’ meglio.

Colazione e via si continua su questa noiosa e dritta strada per altri 150 km sino ad arrivare a Balladonia Roadhouse, dove riempio di benzina anche una tanica da 4 litri supplementare, perché ora lasciamo l’asfalto e prendiamo la Balladonia road, una strada sterrata che porta a sud, sulla costa, dove mi dicono non troveremo altre pompe per i prossimi 300 kilometri che ci separano da Esperance, in effetti saranno solo 280, ti strada a volte spacca braccia, smontamoto, ci ha spaccato gli ultimi supporti delle carene, avete presente il manto stradale corrugato, quello diciamo tutto a ondine, ecco questo, kilometri e kilometri, ma in fondo è stata una strada divertente, bei paesaggi e un bel sole a tenerci compagnia.










A Esperance  facciamo un giro al supermercato cerchiamo un bel posto per accampare ma non lo troviamo, è tardi e così ci sistemiamo vicino alla strada, alla fine è stato un bel posto, tira vento ma è caldo, sistemo un nylon a mò di riparo e cuciniamo, ci intratteniamo sino a tardi commentando la giornata passata.

25 giugno 2011

La notte è stata..silenziosa, nessun rumore, niente vento e questa mattina non c’è neanche umidità, ieri invece l’umidità della mattina era ghiaccio.



Sono le 8 quando ci mettiamo in marcia, e sempre secondo i miei calcoli dovremmo incontrare una strada che ci riporta verso la costa, sulla Eyre Highway, ma non la vedo o…comunque questa strada è bella e il terreno è perfetto per la poderosa che con la gomma nuova viaggia liscia e sicura e poi dai, vuoi mettere il panorama.
Dopo 200 kilometri di tranquillo e rilassante off road arriviamo a Cockebiddy, una pompa di benzina con caravan park e un motel, basta..anzi, cera anche una voliera con 12 pappagalli verdi.

Facciamo benzina carichiamo acqua e poi sulla porta del motel vedo una piccola mappa,disegnata a matita dove è segnato un punto di osservazione uccelli e altri due punti di interesse turistico vicino alla costa, ci si arriva seguendo una strada proprio dietro al motel.
A occhio e croce mi sembrano 12-14 kilometri dico a Shizuyo, davvero, non è molto andiamo…non so come ho fatto a calcolare questa distanza guardando uno schizzo fatto a matita senza nessun numero o alcun riferimento…che davvero davvero divento come Indiana Jones!!
Ragazzi che sudata, la strada che inizialmente si è presentata come un tranquillo off road immerso nel verde del parco naturale, si trasforma dopo pochi kilometri in un misto di terreno paludoso fango sabbia, roccia scivolosa, pietraia di quella tosta, buche guadi e dopo i 200 già fatti in giornata è stato un vero calvario.



 Dopo 16 kilometri cercando di evitare un guado rimaniamo impantanati, il terreno che sembrava all’apparenza duro e compatto sotto era molle.

Abbiamo alleggerito la poderosa e faticando un poco ci siamo tolti dai guai, è stato divertente…assolutamente noo…dirà Shizuyo.
Della costa nemmeno l’ombra o il rumore del mare, è quasi il tramonto siamo stanchi un po’ infangati, sudati e sporchi, ci fermiamo qua, cerchiamo uno spazio adatto e montiamo il campo. Purtroppo non abbiamo alternative, il terreno è questo, la zona è paludosa, zone umide, e ci sono tante zanzare, Shizu poverina ne sa qualcosa. È incredibile come viene subito  attaccata, a me niente, della zanzara mi da solo fastidio il ronzio, le loro punture no.


24 giugno 2011

Nullarbor National Park

due giorni per fare 568 km, oggi è il 24 siamo a Border Village, la frontiera Sud Australia Western Australia.

Abbiamo attraversato la zona chiamata Nullarbor, e la parola parla da se, niente alberi, la strada, la Eyre Higway è noiossissima, dritta niente di interessante, tutto uguale, solo la benzina ha cambiato il prezzo, ora costa due dollari.





A circa 60 km dalla frontiera decidiamo quasi per disperazione di prendere la vecchia strada, la Old Eyre, semplicemente un tracciato che passa quasi parallela una ventina di km più all’interno, e prendendo poi altre stradine dovremmo trovarci nel western australia senza passare per la frontiera evitando così  il famigerato controllo doganale.
Non vogliamo passare il controllo perché non è permesso importare frutta e verdura dal sud e noi abbiamo 4 kili fra patate e carote, più 5 mele, ci toccherebbe buttare via tutto.
Queste sono restrizioni per evitare di importare anche la mosca della frutta.
Ma qualcosa deve essere andato storto nei miei calcoli alla "Indiana Jones", visto che sbuchiamo proprio davanti alla dogana!!
Nessun problema, facciamo il pieno al distributore sullo spiazzo antistante, aspettiamo un poco per controllare il movimento e… no, da qua con tutta questa verdura non si passa.
Ok, si torna indietro, la strada c’è e la troveremo.
Percorriamo a ritroso la strada sterrata per oltre 20 km e ancora  una decina verso l’interno, poi… credo sia questo, incrocio un cammino tra l’erba alta, Shizu…eccolo…davvero…  e oh, non so ma va nella direzione giusta,  da qualche parte arriverà…magari come prima, andiamo andiamo..e siamo dovuti ritornare indietrouffi fai come vuoi, decidi tu
Io vado, a dir la verità a volte rimanevo un po’ perplesso, perché il cammino spariva completamente, ma continuavo dritto e lo ritrovavo sempre.









Ormai abbiamo fatto 55 kilometri, dovremmo, sempre secondo i miei calcoli aver oltrepassato la frontiera e essere nel Western Australia, ma ormai il sole è al tramonto e la radura che è davanti a noi è perfetta, scarichiamo la poderosa e mi permetto anche una piccola scorazzata tra le sterpaglie, con guida in piedi e derapate a destra e sinistra, di quelle che ti rigenerano, poi aspettiamo l’arrivo delle stelle.

22 giugno 2011

I kilometri di Mimmo

Questi primi kilometri li dedichiamo a Mimmo, un amico del lissta tranaslp italia che ci ha voluto aiutare comprando così dice un paio di oggettini realizzati da Shizuyo, poi al ritorno ci tocca passare a consegnarli, speriamo ci prepari le oecchiette... mi sembra sia un piatto locale molto buono.

. Che bella sensazione  caricare la poderosa, controllare catena olio…e poi accenderla inforcarla e…andare, così senza orario senza una meta precisa, solo la voglia  di andare di viaggiare, in totale e assoluta libertà, quella liberta che ci  ha permesso come oggi di fare solo 100 km, che ci volete fare, il posto era perfetto, non da guida  turistica, ma ci è apparso cosi all’improvviso davanti, per l’esattezza sulla sinistra mentre percorrevamo la Flinders Higway direzione Perth nei pressi di Ceduna.
Una stradina presa per caso o per meglio dire.. necessita, per lasciare spazio a un road train che avevo dietro, i road train sono enormi bestioni con attaccati 3 o più rimorchi che sfrecciano veloci e non si preoccupano minimamente di noi  motociclisti.
Li vedi arrivare dagli specchietti, sono grossi e cromati, hanno gli scarichi e gli snorcher, le prese d’aria, che passano alti al lato della cabina, due per parte e  sembrano enormi corna,  imponenti rollbar che io chiamo ammazza canguri, non ne lasciano vivo uno, ti sorpassano sfiorandoti, lo spostamento d’aria che creano è pericoloso, cosi per lasciarlo passare dicevo entro in questa stradina in leggera salita e appena pochi metri dopo, finito il dosso si presenta una radura di bassi alberi con ampi spazi di terra sabbiosa e sembra andare avanti cosi all’infinito.    Sono appena le 12, ma non importa, anzi cosi abbiamo modo di godere appieno e con più attenzione di questo posto.
Via si sta qua, montiamo la tenda e un ottimo caffè stile western, poi niente, sentiamo in lontananza passare un treno, deve essere davvero lungo, passeranno 5 minuti, ma non abbiamo voglia di andare a vederlo.
Ora è il tramonto, prepariamo la cena e poi .. e poi  arriverà domani.

19 giugno 2011

Adelaide bye bye

Oggi è domenica 19, sono qua che scrivo questo post mentre Shizuyo sistema le borse dei vestiti che  ieri in una lavanderia a monete abbiamo finalmente lavato e asciugato, dopo essere stati all’aeroporto, non per salutare degli amici  ma per farci una doccia.  Proprio cosi, noi ci facciamo la doccia all’aeroporto di Adelaide, qua ci sono delle belle docce, grandi calde e soprattutto, la cosa più importante  free, quindi quando abbiamo la necessita di darci una ripulita via si parte verso l’aeroporto, sono 20 km da dove siamo accampati, e 20 a tornare fanno 40, un pochino tanti, ma non lo facciamo tutti i giorni, una a settimana. 
Il parcheggio dell’aeroporto costa 4 dollari l’ora e allora noi sistemiamo la pode in quello dell’Ikea….Ikea??… anche quaa?…ovunque, che dista appena 100 metri.  

Prendiamo le nostre borse e ci incamminiamo come normali viaggiatori, entriamo, un’occhiata in giro così per dissimulare e poi via io da una parte e Shizu dall’altra, mezzora dopo…ahhh è tutta un’altra cosa, a volte non la riconosco, così pulita.      Poi  prima di ritornare a casa con un pacchetto di biscotti  entriamo all’Ikea!!! perché?…ma per prenderci un buon caffè espesso, corto, lungo, macchiato, cappuccino, insomma come si vuole.   Ohh... guarda guarda, braccine corte vanno a prendere il caffè gratis…no no no, avete pensato male, non è gratis, costa un dollaro e novanta, ma ne paghi solo uno, poi ne puoi bere quanti ne vuoi.     Noi paghiamo una tazza  ci sediamo al tavolino vicino alle grandi vetrate sgranocchiando i biscotti,  ricarichiamo di tanto in tanto e  prima di lasciare questo luogo, anche in questo caso dissimulando, mi approprio indebitamente di una ..diciamo due manciate di bustine di the lipton e di una bella scorta di fazzolettini, ohh ragazzi il cartello è chiaro, paghi uno e bevi quello che vuoi…..grazie Ikea.
La poderosa è pronta, ha una nuova gomma posteriore, questa volta ho montato un Bridgestone t42, speriamo abbia una lunga durata, l’olio è full, catena controllata lubrificata, filtro aria pulito, liquido freni e liquido radiatore sostituito, pressione gomme tutto ok.
Mentre aspetto faccio quella che io chiamo ginnastica anti zavorrina, che cosè??    I motociclisti quelli che abitualmente o no vanno in giro con l’amata zavorrina sanno sicuramente di cosa parlo.
Tu sei in moto, stai sistemando le cose, magari che so, regoli il freno o ti stai infilando i guanti, o solo stai cercando la giusta sistemazione, il giusto equilibrio…che lei, la tua amata zavorrina con slancio da lottatore di sumo, attaccandosi al tuo braccio, ma non normalmente, ma con quelle unghiette che riesci a sentirle anche da sopra la giacca, senza dire una parola… anzi in effetti dice: salgo, ma quando ormai ha appoggiato il suo bel culetto, nel mio caso, o culone, dipende dalla fortuna o dai gusti, sulla sella. Ahii che dolore..
Insomma è proprio in quel momento, non preparato preso alla sprovvista con i muscoli ancora freddi…  che dannazione stringendo i denti e con un o sforzo diciamolo sovraumano riesci a tenerti con tutto il carico in piedi, che  senti quel dolore lancinante ai fianchi, proprio li, sapete nella zona reni… insomma da quelle parti, una fitta micidiale, non so come definirla, strappi o giu di li, una cosa che ti fa veramente star male, e ti fa stare se ti va bene tutto il giorno ingessato, ogni movimento è un dolore…capite..ma che ci volete fare, noi amiamo le nostre zavorrine.
 Comunque per evitare tutto questo ginnastica e soprattutto controllare sempre la distanza con la zavorrina, come si avvicina piedi ben piantati a terra come i piloni del golden bridge, è un attimo, se la perdete di vista …dolore…eeeeeee viva le zavorrine.
Ecco che arriva il nostro amico, viene a salutarci e a fare le ultime raccomandazioni, è preoccupato perché non ho la registrazione della moto, spiego meglio, in australia ogni veicolo per poter circolare deve passare un controllo, un ispezione,  la nostra registrazione è scaduta, aveva la validità del primo visto 3 mesi, io volevo rifarla ma qua nello stato del Sud  mi hanno chiesto 300 dollari, ma come dico io nel Queensland mi è stata fatta gratis, mi rispondono che  ogni stato ha regole differenti, eee già… e io ho le mie, non se ne fa niente, grazie tante e giro senza, proverò semmai nello stato dei territori del nord, magari sarò più fortunato.  Per tranquillizzarlo gli ho assicurato, mentivo, che lo avrei fatto subito, domani lunedì  nella prossima città.
Poi ci regala un altro cellulare, uguale al precedente dice cosi hai una batteria sempre carica. Auguri e ci vediamo.
Ora si parte scendiamo ad Adelaide  per salutare Michael ed Enzo,
i due ragazzi tedeschi, poi passiamo all’ostello per salutare Daniele e Eleonora i  ragazzi italiani che ci hanno tenuto compagnia al shingo hostello la prima settimana in Adelaide.


 E ora andiamo, direzione nord , poi cambiamo rotta e a Porth Augusta sosta per decidere se andare a sud lungo la costa della Eyre Peninsule, ma poi si decide per  tagliare verso l’interno direzione west, pensiamo faccia più caldo.
Ci fermiamo a Kimba, in uno splendido parco, il Lions park, con tavoli barbecoa bagni acqua e luce.   Avevamo quasi finito di sistemare la tenda fuori dal parko, nel parcheggio quando una vecchina con il suo cane viene a farci visita e ci dice di sistemarci dentro, dico dentro il giardino, si si, anche la moto, mettila sotto il gazebo, che stanotte piove…dico dentro ..ma non si puo..e lei..io sono vecchia e questa citta la costruita mio padre prima di me, questo parko è per tutti, welcome in kimba, se qualcuno vi dice…e poi credo che gli si sia staccata la dentiera perché non ho capito  più ne una sola parola, ok grazie mille.
Facciamo come dice ed è stato molto meglio, ha piovuto con vento tutta la notte, ma la tettoia ci ha riparato alla perfezione.
La mattina diversi vecchietti sono venuti a darci il buongiorno e a sapere se avevamo avuto  freddo la notte, poi ci hanno augurato buon viaggio, in cambio noi abbiamo messo 2 dollari nella cassetta delle offerte, è poco ..lo so.
Partenza bagnata e sarà così tutto il giorno, arriviamo a Streaky Bay, facciamo provviste e poi percorrendo una strada bianca arriviamo a Cape Baure, troviamo uno splendido posto sulla spiaggia, proprio dietro a delle dune che ci ripareranno dal forte vento, il cielo stanotte è pieno di stelle.
 Mi è sempre piaciuto guardare le stelle, da ragazzo ho anche provato a studiarle perchè pensavo mi interessasse, ma non era vero.








Però mi piace ascoltare gli altri parlare delle stelle e delle costellazioni.  Avevo un amico che sapeva tutto sulle stelle,  o forse sapeva tutto perché io non sapevo niente,  a volte passavamo le serate così, guardando il cielo: indicandole mi diceva , guarda quello è il piccolo carro, e quello...ma quale..li dai...lo vedi..si, almeno credo, ma poi non è mai stato importante, l’importante è che mi piace ancora oggi stare con il naso all’insù.

11 giugno 2011

Oggi parliamo di numeri

 49  sono i miei anni e li compio proprio oggi, anche se io una settimana fa mi ero già fatto gli auguri.       Ero tutto felice di essere stato il primo, non m i succede mai, dimentico sempre le date dei compleanni, ma questa volta …che sorpresa ho detto, questa volta mi sono ricordato, ho battuto tutti, anche mia sorella Rita che per le date è un vero computer, non se ne scorda una.
Fatto sta che la mattina di una settimana fa mi sveglio e in modo altezzoso dico a Shizuyo… e allora… e allora cosa mi risponde, ha haaa faccio io, non sono il solo, e già perchè credo che un mese fa fosse il suo di compleanno e io come sempre mi sono dimenticato, dicevo ha haaa ti sei dimenticata, mi guarda stranita - dimenticata, di cosa? - oggi è il mio compleanno tatann…. E lei con un espressione perplessa scrollando la testa…quanto sei scemo, non è oggi, manca ancora una settimana.
ohhh…davvero…bhe, non mi sono sbagliato di molto, che sarà mai una settimana.

Ma torniamo al presente, grazie a tutti per gli auguri, siete stati tantissimi.

Dicevamo, parliamo di numeri, sono 754 giorni, praticamente 2 anni e qualcosa che siamo in viaggio
21 paesi visitati
54000 +/- kilometri fatti 
5 copertoni
4 cambi pastiglie freni anteriori
4 cambi pastiglie freni posteriore
1 frizione
1 catena corona pignone
2 filtro olio, 1 causa immersione
2 cambio olio, 1 causa immersione
1 lampadina posteriore
1 cavo frizione
1 leva frizione.
4 candele
1 ingranaggio contakilometri
2 cuscinetti ruota anteriore
benzina…tanta
soldi spesi…un pò
soldi guadagnati…un po’
tante tantissime persone incontrate
tanti tantissimi nuovi amici
mille per mille la voglia di continuare il viaggio.

Ancora 2 giorni  fermi ad Adelaide per sbrigare le pratiche relative al rinnovo del permesso di circolazione della Poderosa, e di nuovo “on the road”, sulla strada con il vento in faccia.



16 maggio 2011

Che serata...

Che serata, qua da noi sono le 10.30, di  festa, il Dottore è tornato…un terzo posto che vale come una vittoria.   Anche per noi è stata come una vittoria, questa è stata la prima gara che vediamo da quando è iniziato il nostro viaggio, due anni e li festeggiamo con Valentino sul podio
.    
Dicevo, serata di vera festa, e si, perché a parte la felicità per il Vale, appena finita la gara mi squilla il telefono… e chi sarà mai, nessuno conosce questo numero …a parteee… Greg!    Wher are you?…also in Adelaide…..tomorrow….8 o’clok…no worries. 
Capito, era Greg, il tipo del telefono, del rabarbaro, l’ avevamo già salutato e ringraziato, e si pensava che non lo avremmo più rivisto.
E invece ci chiama e ci chiede se ancora siamo in Adelaide, c’e lavoro per domani alle 8, forse solo un giorno ma per noi è perfetto, con quello che incassiamo domani recuperiamo i soldi della batteria e della ricarica internet, e ci avanza ancora qualcosa per alcuni espressi, e qui il caffe è carissimo, che ne pensate..bene no.

15 maggio 2011

A casa di Michael...

Una settima a casa di Michael, in Adelaide, che cosa stiamo facendo, quali novità, progetti..?
che volete che vi dica, qua il tempo ormai è bizzarro, cambia almeno 10 volte nella giornata, esci col sole mezz’ora dopo ti ritrovi sotto una valanga di pioggia…la temperatura si è abbassata ulteriormente e quando va bene sta intorno ai 17 gradi, tira vento e in tenda ora sarebbe davvero un poco scomodo, una fortuna avere questo appartamento.

Venerdi scorso mi accorgo per puro caso, che la falsamaglia della catena è spezzata e manca la clips di chiusura,  pensare che l’avevo controllata il giorno prima, non fa niente, ho un ricambio, anzi pensavo di avere il ricambio…umhhh… dovrò addrizzare questa, sapete non c’è niente che non riesca a fare con l’aiuto di un martello, due colpetti ben dati ee.. è tornata come nuova.   Probabilmente un “or”, un gommino di tenuta non ha fatto bene il suo lavoro, uno dei due perni era arrugginito, nonostante la catena della poderosa sia lubrificata continuamente da un sistema automatico di mia costruzione.

Finalmente dopo tanto girare ho trovato in un negozio di attrezzatura e vestiario da campeggio un paio, l’unico che avevano fortuna della mia misura, di anfibi militari, sono usati ma praticamente nuovi, a solo 29 dollari, i miei piedi ringraziano.
Ho cambiato le pastiglie del freno posteriore alla poderosa, anche questa volta le ho sfruttate…un pochino oltre il limite…mi sembra.
                                                   
                                                   







 Che altro…ah, una sera tornando dopo una cena con una nostra amica francese facendo inversione in una strada in salita a credo 3 km l’ora, mi sbilancio e cadiamo, risultato specchio dx. divelto e carena rotta.  Nessun danno per noi, ma per risollevare la poderosa ora a ruote all’aria su questa strada in pendenza abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di un’altra macchina.  Fortuna vuole che quella sera avevamo la lampada da camping fuori dalle valige così Shizu ha potuto subito segnalare il nostro incidente agitandola in mezzo alla strada buia.

Domenica con Michael siamo andati al museo e dopo al giardino botanico, lì ho fatto rifornimento di salvia, origano, rosmarino, peperoncino, ho raccolto anche delle ottime fragoline di bosco che Michael e Shizu hanno subito mangiato…poi supermercato e per cena canguro con verdure, pane con olive e rosmarino, il tutto cotto nel barbecue del residence e ho anche insegnato a Michael a fare la bruschetta.
                                                   




                                                   
 Da Greg alla raccolta del rabarbaro abbiamo finito, non gli serve più aiuto, anche la ragazza francese è andata via, ok staremo ancora ad Adelaide, il tempo che mi arrivi la nuova patente di guida e poi verso
nord..oppure ovest…chissà.
Credo ieri o qualche giorno fa ho comprato finalmente la batteria per il mio pc, ho ricaricato la chiavetta per internet e ho riparato e modificato la lampada da camping che non funzionava più, da dopo che era finita sott’acqua, e ho anche smontato e pulito la videocamera, ricordate, anche lei finita sotto.
                                                   





Ma chi è Michael e come lo conosciamo?…. Michael  è tedesco, un ragazzo di 22 anni universitario, e stava facendo uno stage o qualcosa di simile presso la ZF in Germania, un azienda che progetta e costruisce,
tra le altre cose, componenti aftermaket auto,  ammortizzatori, cuscinetti trasmissioni.. e altri , anch’io nella mia officina in Sardegna utilizzavo i ricambia ZF, precisione e affidabilità tedesca,  fa qualcosa anche in campo motociclistico, l'aprilia, la moto monta una sospensione ZF. 
Gli si presenta l’occasione di passare 6 mesi pagato e spesato in Australia presso una succursale della ZF, non ci pensa ne un minuto, e ora è qua.   Gli hanno messo a disposizione un appartamento in questo residence, c’è la piscina con idromassaggio riscaldata, la palestra la sauna un campo da tennis, il giardino con barbecue tavoli  e ombrelloni, e lui ora lo divide con noi, una pacchia.

 Come ci siamo conosciuti, il caso…è stato il giorno che siamo andati a comprare gli stivali, non trovo parcheggio, qua per le moto non c’è né molti…strano, a pagamento io non la metto e cosi finisco per sistemarla in un angolo della strada, proprio davanti alla bici di Michael.
 Michael  non passa mai in questa strada, ma oggi dopo il lavoro aveva voglia di sushi e il locale dove va sempre era chiuso, cosi è capitato qua, dove appunto c’è un altro sushi bar.

Esco dal negozio e vedo un ragazzo chinato a guardare il percorso disegnato sulle nostre valige con un libro in mano che trascrive l’indirizzo della nostra pagina web…e  sapete dove? sull’ultima pagina del libro che aveva appena finito di leggere,  long way round, di Ewan McGregor & Charley Boorman .

Michael è appassionato di moto, a casa sua a Monaco ha un KTM, ho visto alcune sue foto, devo dire che se la cava benino, e di viaggi in moto, il suo sogno… e dai… ma il giro del mondo…naturalmente in moto.
Cosi iniziamo a parlare, al ragazzo brillano gli occhi mentre mi ascolta raccontare, e ci chiede, ma dove andare a dormire, dice se vi va potete stare da me, ho la casa vuota almeno per una settimana…


E allora dai andiamo, ed eccoci qua, ora vi lascio, vado una mezz’ora nell’idromassaggio, adoro stare spaparanzato dentro l’acqua con le bollicine, a presto  bye bye.