lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

27 marzo 2011

Airlie Beach

 Tre giorni a casa di Luigi, ci porta un po’ in giro, intorno ad Airlie Beach, ora non ricordo i nomi delle località, ma posti incantevoli.















Siccome i nostri portatili  da una settimana hanno smesso di funzionare li portiamo a riparare, speriamo che riescano a sistemarli, questo tour Australiano  è iniziato all’insegna della sfiga.

Vi ha già detto che Luigi è un ottimo cuoco, i tre giorni passati a casa sua  sono stati piacevoli  anche per il palato,  pranzo e cena prelibatezze cucinate da lui, che nostalgia.

 Una giornata passata a guardare  i suoi album fotografici di viaggi fatti in moto e anche in fuoristrada 4x4.
Ci ha raccontato un sacco di storie e come ho scritto nel post precedente, ora capiamo dal suo sorriso che non ha ancora finito, ha in mente un nuovo viaggio, e allora non ci resta che aspettare e tenerci informati…










Avrete notato una certa differenza dalle foto del post precedente, quelle fatte con la video camera mezza resuscitata dal bagno nel fiume, queste sono di gran lunga migliori, vero.

No no, la nostra macchina fotografica non ha ripreso a funzionare e non ne abbiamo comprata una nuova, Luigi ha pensato bene di regalarci la sua Lumix DMC-LS80, lui è passato da poco a un livello superiore, una reflex digitale Panasonic, e siccome nel fiume avevo perso anche gli occhiali da sole, eccone un nuovo paio, ancora un regalo.
Grazie Luigi.

Siamo stati fortunati anche con i compiuter, li hanno riparati, dicono che si erano come ibernati, per proteggersi da qualche…non so... anomalia, così mi è parso di aver capito, ma l’importante è che sono ritornati a funzionare.




Adesso è arrivato il tempo di andare, grazie Luigi e Suzanne, ciao a presto, magari ci si rincontra proprio li, on the road.





Scendiamo verso sud, guidiamo sotto la pioggia per un bel tratto, ma è piacevole, almeno ci distrae dalla monotonia di queste strade dritte, ma a un certa punto a 15 km da Gender la moto singhiozza, strano, gia in riserva, giro il rubinetto e niente, continua a…  anzi, si lascia  proprio morire.
Accosto provo, il minimo con l’aria tirata lo tiene, ma come provo a dar gas muore.
Problema di benzina, forse carburatori sporchi o acqua, svito la vite di spurgo della vaschetta dei carburatori, come pensavo, acqua.
Ok, lascio scolare bene, chiudo, provo e…niente, come prima.
Mentre siamo li a bordo strada si ferma una ragazzo in macchina e chiede se ci serve aiuto,  chiedo se più avanti ce un’officina, mi serve aria compressa per soffiare i carburatori, dice no, solo una pompa di benzina  ma il compressore dell’aria sicuramente  c’è.
Il ragazzo telefona, non so a chi e neanche ho capito niente di quello che diceva,   poi ci dice di aspettare che arriverà qualcuno per aiutarci.

Stiamo aspettando da un sacco di tempo, ho il vago sospetto che non venga nessuno, sono le 5, 30, e ancora non si vede anima viva.
 Io alle 6 monto la tenda su questa collinetta bordo strada, dico a Shizuyo, se no poi è troppo buio.
E cosi facciamo, spingiamo la moto in cunetta , fuori dalla strada  al sicuro, e montiamo la tenda.
Sono le 8 stiamo finendo di cenare quando accosta una macchina e un ragazzo mi chiede se siamo noi quelli che hanno bisogno di aiuto, dico eravamo noi, ma ora è buio, ti ringrazio ma risolveremo domani.

                                                             













La cena è stata ottima, abbiamo anche fatto il the con un paio di biscotti, una notte fantastica in un posto tranquillo.

Ci svegliamo presto, le macchine e i camion che passano ci salutano con i clacson mentre facciamo colazione.
Smontiamo la tenda e spingiamo la moto sulla strada, un paio di tentativi ma alla fine è in strada, buttarla giù in cunetta è stato molto più facile .

Comincio con lo smontare il serbatoio, la scatola filtro, le candele, controllo le vaschette dei carburatori, poi svuoto il serbatoio e sorpresa, più di un litro di acqua, credo che l’ultimo rifornimento ci hanno venduto benzina sporca.
Tolgo l’acqua, rimonto tutto, tocco l’avviamento e la mitica ruggisce ancora, in sella andiamo, pochi km  per la precisione 11 e la benzina finisce… non ci posso credere…e ora,  scrollo un po’ la moto di qua e di la riprovo e riusciamo a fare ancora un kilometro, poi è finita davvero.
Mentre decidiamo che fare passa un fuoristrada e ci chiede qual’è il problema,  petrol is end,   che benzina metti, la più cip, dico io, aspetta 30 minuti,  il tempo di una sigaretta, così dice e va via.




Ok aspettiamo, ma intanto vista l’esperienza della sera  spingiamo la moto, dopo poco più di 20 minuti il tipo ritorna,  scende dall’auto e mi porge una tanica da 5 litri con un imbuto, io verso la benzina nel serbatoio e dopo gli chiedo quanto dobbiamo pagare, ma il tipo non vuole assolutamente niente, dice metti in moto fammi vedere se va, io vi guardo partire, buon viaggio.


Tre kilometri dopo arriviamo al distributore, facciamo il pieno, la giornata è calda, ci riposiamo una mezz’ora mangiando un gelato.
Arriviamo al lagho Elphinston  a tarda mattinata, è domenica e tutto è chiuso, il posto è simpatico, ci sono anche le docce, Shizuyo decide che ci fermiamo.
Montiamo la tenda proprio vicino alla riva, ma subito dopo si alza un vento forte e il cielo si fa nero, un signore a passeggio col suo cane viene e ci consiglia di spostarci con la tenda dentro al capannone che è poco piu in la, dice che la sera e la notte pioverà, li staremo sicuramente meglio.
Detto fatto, smontiamo tutto e ci trasferiamo dentro al capannone, qua è sicuramente meglio anche se io preferivo la riva del lago, anche 
qua siamo in riva al lago, ma un poco più lontani,  Shizuyo dice che va bene qua, perchè siamo all’asciutto.