lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

13 agosto 2012

Phnom Pen


Buongiorno…Cambogia.   Come primo lavoro…-rattoppi la tenda-…no, rattoppo la gomma.
Non è un’operazione da”gente normale” ma che ci volete fare…
Per ora, visto che a portata di mano non ho altro, gli incollo questo pezzo di pelle e vediamo come si comporta, poi appena incontro un gommista taglio da un vecchio copertone un inserto e gi incollo anche questo e se non dovesse bastare prendo chiodi e martello e se ancora…shizu non sono braccine corte, dai questa ruota è ancora nuova non riesco a buttarla via, su non essere negativa e se proprio non va…magari la compro, dico magari.
Che spettacolo di lavoretto, sembra nuova, andiamo e 150 kilometri dopo entriamo a Phnom Pen.
Troviamo subito una guest house perché shizu  vuole farsi una doccia, dice che si sente addosso le formiche, poi cerchiamo qualcosa da mangiare e facciamo un giro nelle strade attorno all’hotel.
Phnom Pen è una città in movimento, tanta gente tanto rumore e tanti i turisti, la sera si vedono troppe ragazzine truccate con minigonna e tacchi entrare nei locali o night o nei bar stile occidentale. Per strada e negli hotel ci sono volantini e adesivi attaccati alle pareti  con un numero di telefono da chiamare in caso si vedano comportamenti sospetti…
Il giorno dopo lo abbiamo passato in relax, controllato l’email e cercato informazioni, tra una settimana dobbiamo essere a Bangkok,  le cose da fare  e i documenti per spedire la moto sono tanti, dobbiamo avere tutto pronto anche perché questa volta entriamo in Thailandia con un permesso di soli 15 giorni.
Siamo stati al Museo nazionale e al Royal Palace, peccato che quest’ultimo era chiuso, forse era ora di pranzo…mha!, poi visita al Central market un grande edificio in stile Art Deco dove si trova di tutto ma la parte più bella e interessante, per noi, è quella alimentare. E  per finire, tanti passi su e giù per il lungofiume e appena 3 secondi prima della pioggia, e che pioggia, siamo rientrati in hotel.