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oggi è un bel giorno per morire

12 ottobre 2012

ultime da Kathmandù


Aggiornamento veloce quasi telegrafico causa segnale internet singhiozzante

Sabato 6 ottobre 
Oggi una gradita visita, è venuto al nostro ostello Paolo, anche lui è un viaggiatore, lui però lo fa in sella a una bmw, ma a parte questo  è un tipo a posto.   questa è la sua pagina facebook.
Era andato in Australia per una vacanza di 3 mesi, ma sai come vanno o..non sai mai come vanno le cose, si è messo a lavorare si è comprato la moto e ha girato l’Australia per 2 anni. Poi Indonesia Malesia Thailandia Laos e Cambogia, ora è qua in Nepal, ma non per molto, qualche giorno ancora. Ha spedito la moto in Sud America ed è pronto a raggiungerla.  Con Paolo ci siamo conosciuti tramite facebook e ora siamo qua davanti a un piatto di Momo (ravioli ripieni cotti a vapore) fumanti a raccontarci le nostre avventure e la serata sembra non aver voglia di finire.
Domenica pomeriggio al ritorno dal  mercato sulla strada che ci porta alla nostra guest house incontriamo Paolo, neanche il tempo di salutarci che arriva Mauro, i due si erano dati appuntamento proprio in questa via, il loro primo appuntamento, che teneri.
  Presentazioni e finiamo prima a scroccare un the in un negozio di articoli in tessuto di un amico di Mauro, poi fatta l’ora di cena si va in un ristorante di un giapponese a mangiare spaghetti, non erano niente male.
A fine serata Mauro ci propone di aiutarlo in un lavoro non retribuito per domani. Non abbiamo niente di meglio da fare e messi al corrente del tipo di aiuto accettiamo volentieri la proposta.

La mattina come da programma si va tutti al centro ortopedico. Dobbiamo dare una ripulita a un locale, dovrebbe essere un centro di riparazione, l’unico in città’, per carrozzine, ma ora versa in uno stato pietoso di abbandono, impossibile anche solo entrarci.
Una mezza giornata di lavoro tra tante risate e i 576 scatti fotografici di shizu, allora è proprio vero che i giapponesi hanno lo scatto facile, e il locale ora ha tutto un altro aspetto. Il prima il mentre e il dopo.










La sera  al ristorante le risate continuano con i racconti di Paolo.
Paolo ha qualche, diciamo così, problema, ma siccome non gli sembravano abbastanza ha deciso di condirli con una sana dose, secondo lui, di masochismo.
Lui è allergico al mango e cosa fa in Australia, raccoglitore di mango e giù di cortisoni per non assomigliare troppo a un pallone. È allergico alle api ma si ostina a viaggiare con un casco aperto e puntualmente le api lo pungono lasciandogli enormi bozzi, ma non gli importa, dice che va bene così, tanto ho con me la siringa di adrenalina..
È anche allergico, come dice Mauro e lui ne sa qualcosa, alla patata, ma questa è un'altra storia, una loro sconcia storia.

Ma chi è  Mauro.  “Mauro Vanoli, comasco, ’74. Due forti passioni per le due ruote e il viaggiar spartano che riesco spesso a coniugare”. Cosi si presenta sul suo sito –Selvatiko avventure particolari in bicicletta-
Le chiama particolari, con bici e canoa sul Mekong, L’Everest in graziella, L’Annapurna in monopattino, e… non so che altro.
“Il Nepal è un paese magico che ho nel cuore”, cosi dice Mauro che ha deciso di aiutare alcune realtà sfortunate nepalesi, in piccoli progetti facilmente controllabili come nel caso del centro ortopedico appunto.
Noi siamo stati felici di poterlo aiutare,  potete farlo anche voi, comodamente da casa vostra, date un’occhiata al suo blog, cliccate qui,  è molto interessante e anche divertente.

Stasera lasciamo soli i due ragazzi, se lo meritano, noi siamo stati invitati per cena a casa di  Hayato, l’amico giapponese.
Mercoledì siamo stati con Mauro al tempio Pashupatinath, quel posto dove vengono per dirla così bruciati i morti, ohh chissà che bello e la spiritualità… deve essere stato interessante vero?… bah non so, interessante sporco e con tanti falsi santoni a pagamento direi.




Giovedì ancora tutti e quattro in giro. Siamo andati  a ritirare il giubbotto che Paolo, grazie alle amicizie di Mauro, si è fatto fare su misura. Quelli che provava già fatti… non so perché ma su di lui sembravano dei cappotti, mah forse un difetto, dei giubbotti…
Questo invece ti sta proprio bene, che figurino e come ti slancia…vedrai  Puffo che con questo in sud america fai un figurone.
 Oggi  è l’ultima sera, tra poche ore Paolo parte, andiamo a farci ancora due sane risate al solito ristorante, poi carichiamo Paolo e bagagli su un taxi e,  see you on the road.
Noi invece lasceremo Kathmandù dopodomani.