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oggi è un bel giorno per morire

31 ottobre 2010

la giornata è nuvolosa, colazione, controllo pressione ruote e alle 10 andiamo, verso Hiroshima.
Devo fare attenzione, a parte la pioggia abbiamo incontrato 2 controlli velocità della polizia, che stress, faremo questi 190 km a 50 all’ora.
A pranzo ancora udon del Lawson, è l’ultimo giorno dell’offerta.
Continua a piovere, alle 3 arriviamo a Hiroshima, dovevamo fermarci qua, ma Shizuyo vuole continuare, allora passaggio al supermercato, compriamo della verdura, carichiamo acqua, usciamo dalla città e andiamo alla ricerca di un bel pezzo di terra dove piantare la tenda.
Trovato, è un prato ben tenuto, pulito sulla sponda di un fiume.
Oggi fatti 198 km

30 ottobre 2010

Naritasan tempio

Colazione, pane caldo con miele e caffè.
Alle 9 siamo già in strada, questo non vuol dire che faremo molta, a sera il parziale della poderosa segnerà poco più di 160 kilometri, ma va bene così, non abbiamo fretta.

Nella città di  Kurume ci siamo fermati per visitare il tempio di Naritasan, c’è una grande statua, 72 metri di altezza raffigurante una donna con in braccio un bimbo, in questo tempio le coppie vengono a chiedere fortuna per i loro figli, per quelli nati e anche per quelli che non sono nati, abbiamo anche assistito alla benedizione di un automobile, i giapponesi  quando comprano un’auto o una moto nuova la portano  a un tempio per farla benedire, la tariffa è 5000 yen per le auto e 3000 yen per le moto.
Mah!! che dire, ognuno ha i suoi limiti.
                                                          



È l’ora di pranzo, sapete, il solito lawson e la solita zuppa, che bontà.
Abbiamo fatto anche una nuova conoscenza, mentre stavamo pranzando, si è avvicinato un simpatico signore, era già un po’ che da lontano guardava la poderosa, poi preso il coraggio si avvicina e..- scusate, siete stranieri, io vorrei parlare con voi, ma.. ma.. tu sei giapponese, ahh bene, avevo un po’ paura -… il signore continuerà a parlare con Shizuyo per una mezzora, ma io mi fermo qua, dopo non ho capito bene, anzi mi sono letteralmente perso, solo qualche parola qua e là.
Il tipo era completamente stregato dalla nostra avventura e dalla poderosa, guardava e accarezzava le valige dove ho disegnato la mappa del mondo con il percorso del nostro viaggio, sembrava sognare viaggi desiderati mai fatti.
Vuole darci delle cose, ma ha paura che ci ingombrino sulla moto, allora porta Shizuyo nel negozio,  ne escono con un sacchetto pieno di barrette energetiche e alcuni dolci.
Non riusciva ad andarsene, con gli occhi lucidi ci raccomanda di stare attenti,  -eee aspettate un attimo-  dice, entra nel negozio e ne esce con due portafortuna, di nuovo ci rinnova  la raccomandazione,  -kiostukette kiostukette, attenti attenti,-   rimane a guardarci partire e continua salutarci con la mano, che personaggio. 


Mancano 190 km. per Hiroshima, li faremo domani, abbiamo visto un bellissimo posto per passare la notte, è la sponda di un fiume con l’erba tagliata di fresco.
Con calma prepariamo il campo, ci sediamo, accendo il fornello e preparo il the, quest’anno abbiamo anche due seggiolini pieghevoli, che lusso.

Parliamo un po’, poi come al solito le racconto qualche scemenza, così tanto per vederla ridere,  e arriva l’ora di cena, il menù lo conoscete, buonanotte.
Oggi fatti 167 km.

29 ottobre 2010

Proposta indecente

La notte è stata fredda, almeno cosi dice Shizu, io la definirei notte primaverile, ma vediamola nei dettagli:
 siamo in tenda, io in maglietta e mutande, Shizu: intimo maniche corte, maglietta manica lunga termica, pile, gilet di piumino, pantaloni intimo termico, calze le sue con sopra una mia calza il cui nome dice tutto, sibir, dentro il sacco a pelo in piumino per temperature estreme, in più mi cercava per riscaldarla, dice che sono una stufa, non che questo mi dispiace, ma la sensazione è come di abbracciare a mia nonna, capite che sotto certi aspetti la cosa può essere…come dire, mahh…lasciamo perdere, solo la visione di questo pensiero mi turba .

Aspettiamo che si alzi un po’ la temperatura, con il freddo Shizuyo non è operativa, la lascio seduta con la tazza di the fumante stretta fra le mani nel tentativo di provare a scaldarsi, io sistemo il campo e carico la poderosa.

Via, andiamo, finalmente abbiamo gli interfono, è molto pratico e divertente poter comunicare anche sotto la pioggia con i caschi chiusi, come oggi,  possiamo parlarci tranquillamente .
Viaggiamo tranquilli, 60 km l’ora, penso io, ma qui il limite è dei 40 km ora, mi sembra giusto, strada a due corsie per senso di marcia…dicevo, viaggiamo tranquilli a 60 km orari, sono in corsia di sorpasso e mi chiedo perché le auto viaggiano incolonnate,…un flashback,
non posso crederci, tolgo il gas, freno e rientro in colonna, è un attimo, lo vedo, è lui nascosto tra i cespugli: un poliziotto e poco più avanti in uno spiazzo 4 macchine della polizia e alcuni malcapitati automobilisti, che botta di c…, questa volta ci è andata bene, vi ricordate la prima multa giapponese, io si, la prima multa non si scorda mai.

È l’ora di pranzo, al solito Lawson, la solita zuppa,(uden) in offerta, mezz’ora di relax e andiamo, alle 3 ci fermiamo in un onsen,  oggi è stata un esperienza particolare, ho ricevuto un’avans, proprio così,  ma lasciate che vi racconti:
Allora, sono dentro l'onsen, vado nel reparto maschile, mi spoglio sistemo le mie cose nelle ceste, poi entro nella stanza del bagno dove ci sono già 6 vecchietti in ammollo, io mi lavo seduto davanti le docce, e poi entro in una vasca, un 10 minuti, poi mi sposto in quella con l’idromassaggio:
 un signore affianco a me attacca a parlare, mi chiede da dove vengo,  mi dice che l’idromassaggio fa bene, lui ci viene tutti i giorni, poi sottovoce voltandosi per non farsi vedere mi chiede se facciamo qualcosa, devo dire che quello che mi ha detto non l’ho capito, non era una frase di uso comune, ma il gesto che mi ha fatto con la mano chiusa a "mo di pugnetta", quello si,  l’ho capito benissimo, faccio finta di niente e gli dico, "sumimasen wakarimasen,  scusa non capisco", lui allora si avvicina un poco ripetendo frase e gesto, io  non vorrei essere scortese, penso : ”forse è un’usanza giapponese, chissa”,  ma non ho nessuna intenzione di appurarlo.  
Mi scappa da ridere e alzando una mano gentilmente gli rispondo,  "iie, iie, idesu, no, no, grazie va bene così".
Il tipo ridacchia anche lui e mi chiede se ho una donna, dico si, ahh bene, dice, continua ancora con qualche domanda, quanto rimango, dove sto vivendo, poi esce dalla vasca e va via.

Fuori racconto la mia avventura a shizu, ride molto e continuerà a prendermi in giro tutta la sera, ma non importa, la notte avrò la mia rivincita.

Abbiamo trovato un buon posto per montare la tenda, e ora con il nuovo fornello coleman possiamo cucinare più in fretta e più pietanze:
stasera un classico, riso, una zuppa e nel padellino ho messo un amburghese che ho fatto con del macinato che ho trovato a metà prezzo, una cena da re, anzi da imperatore.
Buonanotte
Oggi fatti 146 km.

27 ottobre 2010

1° giorno tour 2010

1° giorno di viaggio,528 complessivi, il contakilometri della poderosa segna 68531km, 40000 in più da quando freschi e puliti nel maggio 2009 dall’Italia è iniziata la nostra avventura.

Il viaggio continua:

Okinawa 27 ottobre 2010: 5 del mattino, piove….ma.. sai come si dice: viaggio bagnato viaggio fortunato, o qualcosa di simile….
Carichiamo la poderosa, quanto tempo è passato, anche sotto la pioggia è ….poderosa, come sempre.

Ultimo sguardo all’appartamento,  è tutto ok, dai Shizu  sali andiamo.

Passiamo da Takako( sorella di shizu) che ci sta aspettando sotto la pioggia per darci due borsette con onighiri, the, caffe e altre cosette da portare a bordo per il viaggio .
Piove ma i pochi chilometri che ci separano dal porto sono piacevoli, non ci importa se arriviamo bagnati, la voglia di andare di ricominciare è tanta, Shizuyo è contenta, cosi raggiante che il suo sorriso sembra scaldarmi.
È in arrivo un tifone, con la pioggia e il vento ci siamo già presentati, ora manca il mare con le sue onde, e ragazzi, è davvero agitato, nel tragitto Okinawa- Giappone non si fermerà in 2 piccole isole, le banchine non sono sicure, e in un'altra dovremmo fare ben 3 tentativi per riuscire ad entrare nel porto.

Facciamo i biglietti, Shizuyo beve la medicina contro il mar di mare, saliamo a bordo i marinai sistemano la poderosa con 4 cinghie ben tese, controlliamo il lavoro e andiamo nel salone.
Non facciamo a tempo a entrare nella stanza dei futon che Shizuyo tolte le scarpe si sdraia e si addormenta subito, dopo un po’ gli tolgo delicatamente o forse no  gli occhiali, gli aveva  tutti di traverso, che tenerezza.
 Dormirà per le prossime 24 ore, tutte e 24, solo due rapidissime alzate, quando la nave a fatto scalo, stile zombi dove la accompagno a fare pipi…incredibile, non si è accorta di nulla, e vi garantisco che il mare era grosso, impossibile stare fermi anche da sdraiati, anche il ristorante, dopo un breve tentativo si è scusato ma ha dovuto chiudere.
Personalmente mi piace il mare in tempesta, ho sempre trovato rilassante guardare e sentire il rumore delle onde.
Da  ragazzo ho lavorato due stagioni come marinaio, e quando si usciva con il mare grosso mi piaceva molto di più, non so, lo trovo…rilassante.

Bando ai ricordi, il mare è un casino, io non so che fare, mi buttero sul cibo, mangerò 7 onighiri, 3 uova sode, quelle con le faccine disegnate da Takako, un onighiri ed un uovo gli ho lasciati per Shizu, credo che al risveglio avrà fame, tutti i biscottini, 2 banane, e mi comprerò anche due buonissimi gelati, crema con sopra uno strato di azuki e castagne racchiusa in  un croccante guscio di cialda.

Arriviamo al porto di Kagoshima  giovedì 28 alle 9,30  con una sola ora di ritardo.

Shizuyo ha da poco aperto gli occhi, e ora non ha fame: è ancora assonnata quando infreddoliti sulla banchina del porto sistemiamo i caschi, allacciamo bene i giubbotti e ci infiliamo i guanti, la temperatura è differente da quella a cui eravamo abituati, 19 gradi, 10 in meno di Okinawa, che freddino.

Andiamo, la direzione non la sappiamo, usciamo dal porto e al primo incrocio tiriamo a sorte, ok destra, procediamo sino ad un ufficio postale, dobbiamo spedire un pacchetto in italia, a mia madre, è un regalo, un KAKEJIKU che ho scritto io, speriamo gli piaccia.




Ora Shizu è sveglia, sarà il freddo,  ha fame, ci fermiamo a un Lawson, è la settimana delle zuppe, udon,  in offerta, ne approfittiamo , Shizu mangia anche l’ultimo uovo rimasto.

Affianco al Lawson c’è un officina moto, il meccanico viene a incontrarci, vuol sapere del viaggio e controlla la poderosa, chiama anche la moglie che viene portandoci un regalo per il viaggio, poi ci accompagnerà fuori dalla città, nella direzione giusta.
Andiamo tranquillamente, ci godiamo il panorama, è bello aver ripreso il cammino, alle 4 ci fermiamo in un onsen,(terme giapponesi) staremo ammollo 45 minuti, quello che ci voleva con questo freddo.
Visita ad un supermercato per la cena e alla ricerca di un posto per la notte, la temperatura è scesa a 15 gradi, Shizuyo in tenda batte i denti.
 Oggi fatti 122 km.





18 ottobre 2010

Eccoci, quanto di tempo!!!!, siamo rientrati a Okinawa dopo un mese trascorso sull’isola di Kakeroma.
Kakeroma è una piccola isola tutta montagna, dietro a ogni spiaggia, tra una costa rocciosa e l’altra, 4 o 5 case,  e se la spiaggia è grande anche un piccolo paese, come nel caso di Nishiamuro, il  paese dove abbiamo soggiornato, 60 case e un centinaio di persone: per ora, già, non ricordo se ve lo avevo raccontato, ma qui a Nishiamuro c’ero già stato durante un viaggio nel 2007, il paese è abitato da vecchietti, tra questi uno zio e una zia di Shizuyo, e da quel nostro viaggio a oggi se ne sono andati 5 di vecchietti, andati… non andati via, ma andati morti sepolti, in questo caso, in Giappone si fa così, morti bruciati, però.. dopo che erano morti, certamente, insomma capito, non ci sono più.
Il paese è simpatico, non c’e assolutamente niente, come c’è scritto su un manifesto pubblicitario,  kakeroma, non c’è niente, vieni a vedere il tramonto .
La filosofia dei vecchietti è questa, la mattina  si alzano con calma, preparano il the per gli antenati, colazione, poi fanno finta di lavorare nell’orticello dietro casa, un giro sulla spiaggia, una visita al vicino, gli uomini aprono lattine di birra e svuotano bottiglie di sake, a parte la postina che in quanto a bere credo che li batta tutti, che donna, da guinness dei primati.
 Poi viene l’ora del pranzo, quella della siesta, e anche quella del the, e siccome un po’ di movimento fa bene si va a giocare a gateball sino al tramonto.
È l’ora di cena, e dopo sul molo a prendere un pò di fresco,  suonare il sanshin e bere qualche bicchiere, magari con del pesce appena pescato,  eccò, questa è la giornata tipica dei miei amici vecchietti, mitici.
La nostra non era proprio cosi, un mese di duro lavoro, siamo stati ben retribuiti, ma ci hanno fatto sgobbare.
Shizuio non ne poteva più, ho dovuto portarla via, era come si dice arrivata,  così prima di rientrare a okinawa  ci siamo fermati in un'altra isola, molto piu piccola, Yoron,  20km quadrati… qui 4 giorni di relax, spiaggia, spiaggia  e ancora spiaggia, una favola, tutta un'altra isola, tutta un’altra storia.
L’isola ha  60 splendide spiagge, lo so perché le abbiamo visitate tutte, e in tutte eravamo soli, che meraviglia, già, come in una favola, però adesso siamo a casa, e qua è tutta un’altra favola, un casino.
Stiamo sistemando le ultime cose per poi, finalmente riprendere il viaggio.
Abbiamo fatto l’ultimo mercatino e siamo stati fortunati, venduto praticamente tutto.
Tutte le altre cose, vestiti scarpe penne matite una pentola e altre cose le abbiamo regalate, a noi non servono più.
Volete sapere cosa abbiamo fatto a nishiamuro, un poco di tutto, disboscato, sistemato i campi, arato, aggiustato porte, cambiato zanzariere alle finestre, riparato sedie, costruito manici per mazze di legno, rattoppato pavimenti, sistemato impianti elettrici, riparato lavatrici e frigoriferi, lavato piatti e pentole, camerieri, aiutato in cucina, partecipato ad alcune gare alla festa dello sport di kakeroma, aiutato nei preparativi di una festa , insomma tante cose,….. guardate le foto ……clicca qui.
Come vi dicevo ora siamo quasi pronti alla partenza del nuovo tour, prenderemo il traghetto sino a Kagoshima, e poi continueremo sino a Osaka via terra, potremmo arrivare direttamente a Osaka, ma due notti sul traghetto, uffiii, non ne abbiamo proprio voglia.
Qui a Osaka devo risolvere il problema del Carnet De Passage scaduto, quindi non so quanto tempo ci fermeremo.
A PRESTO