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oggi è un bel giorno per morire

19 giugno 2011

Adelaide bye bye

Oggi è domenica 19, sono qua che scrivo questo post mentre Shizuyo sistema le borse dei vestiti che  ieri in una lavanderia a monete abbiamo finalmente lavato e asciugato, dopo essere stati all’aeroporto, non per salutare degli amici  ma per farci una doccia.  Proprio cosi, noi ci facciamo la doccia all’aeroporto di Adelaide, qua ci sono delle belle docce, grandi calde e soprattutto, la cosa più importante  free, quindi quando abbiamo la necessita di darci una ripulita via si parte verso l’aeroporto, sono 20 km da dove siamo accampati, e 20 a tornare fanno 40, un pochino tanti, ma non lo facciamo tutti i giorni, una a settimana. 
Il parcheggio dell’aeroporto costa 4 dollari l’ora e allora noi sistemiamo la pode in quello dell’Ikea….Ikea??… anche quaa?…ovunque, che dista appena 100 metri.  

Prendiamo le nostre borse e ci incamminiamo come normali viaggiatori, entriamo, un’occhiata in giro così per dissimulare e poi via io da una parte e Shizu dall’altra, mezzora dopo…ahhh è tutta un’altra cosa, a volte non la riconosco, così pulita.      Poi  prima di ritornare a casa con un pacchetto di biscotti  entriamo all’Ikea!!! perché?…ma per prenderci un buon caffè espesso, corto, lungo, macchiato, cappuccino, insomma come si vuole.   Ohh... guarda guarda, braccine corte vanno a prendere il caffè gratis…no no no, avete pensato male, non è gratis, costa un dollaro e novanta, ma ne paghi solo uno, poi ne puoi bere quanti ne vuoi.     Noi paghiamo una tazza  ci sediamo al tavolino vicino alle grandi vetrate sgranocchiando i biscotti,  ricarichiamo di tanto in tanto e  prima di lasciare questo luogo, anche in questo caso dissimulando, mi approprio indebitamente di una ..diciamo due manciate di bustine di the lipton e di una bella scorta di fazzolettini, ohh ragazzi il cartello è chiaro, paghi uno e bevi quello che vuoi…..grazie Ikea.
La poderosa è pronta, ha una nuova gomma posteriore, questa volta ho montato un Bridgestone t42, speriamo abbia una lunga durata, l’olio è full, catena controllata lubrificata, filtro aria pulito, liquido freni e liquido radiatore sostituito, pressione gomme tutto ok.
Mentre aspetto faccio quella che io chiamo ginnastica anti zavorrina, che cosè??    I motociclisti quelli che abitualmente o no vanno in giro con l’amata zavorrina sanno sicuramente di cosa parlo.
Tu sei in moto, stai sistemando le cose, magari che so, regoli il freno o ti stai infilando i guanti, o solo stai cercando la giusta sistemazione, il giusto equilibrio…che lei, la tua amata zavorrina con slancio da lottatore di sumo, attaccandosi al tuo braccio, ma non normalmente, ma con quelle unghiette che riesci a sentirle anche da sopra la giacca, senza dire una parola… anzi in effetti dice: salgo, ma quando ormai ha appoggiato il suo bel culetto, nel mio caso, o culone, dipende dalla fortuna o dai gusti, sulla sella. Ahii che dolore..
Insomma è proprio in quel momento, non preparato preso alla sprovvista con i muscoli ancora freddi…  che dannazione stringendo i denti e con un o sforzo diciamolo sovraumano riesci a tenerti con tutto il carico in piedi, che  senti quel dolore lancinante ai fianchi, proprio li, sapete nella zona reni… insomma da quelle parti, una fitta micidiale, non so come definirla, strappi o giu di li, una cosa che ti fa veramente star male, e ti fa stare se ti va bene tutto il giorno ingessato, ogni movimento è un dolore…capite..ma che ci volete fare, noi amiamo le nostre zavorrine.
 Comunque per evitare tutto questo ginnastica e soprattutto controllare sempre la distanza con la zavorrina, come si avvicina piedi ben piantati a terra come i piloni del golden bridge, è un attimo, se la perdete di vista …dolore…eeeeeee viva le zavorrine.
Ecco che arriva il nostro amico, viene a salutarci e a fare le ultime raccomandazioni, è preoccupato perché non ho la registrazione della moto, spiego meglio, in australia ogni veicolo per poter circolare deve passare un controllo, un ispezione,  la nostra registrazione è scaduta, aveva la validità del primo visto 3 mesi, io volevo rifarla ma qua nello stato del Sud  mi hanno chiesto 300 dollari, ma come dico io nel Queensland mi è stata fatta gratis, mi rispondono che  ogni stato ha regole differenti, eee già… e io ho le mie, non se ne fa niente, grazie tante e giro senza, proverò semmai nello stato dei territori del nord, magari sarò più fortunato.  Per tranquillizzarlo gli ho assicurato, mentivo, che lo avrei fatto subito, domani lunedì  nella prossima città.
Poi ci regala un altro cellulare, uguale al precedente dice cosi hai una batteria sempre carica. Auguri e ci vediamo.
Ora si parte scendiamo ad Adelaide  per salutare Michael ed Enzo,
i due ragazzi tedeschi, poi passiamo all’ostello per salutare Daniele e Eleonora i  ragazzi italiani che ci hanno tenuto compagnia al shingo hostello la prima settimana in Adelaide.


 E ora andiamo, direzione nord , poi cambiamo rotta e a Porth Augusta sosta per decidere se andare a sud lungo la costa della Eyre Peninsule, ma poi si decide per  tagliare verso l’interno direzione west, pensiamo faccia più caldo.
Ci fermiamo a Kimba, in uno splendido parco, il Lions park, con tavoli barbecoa bagni acqua e luce.   Avevamo quasi finito di sistemare la tenda fuori dal parko, nel parcheggio quando una vecchina con il suo cane viene a farci visita e ci dice di sistemarci dentro, dico dentro il giardino, si si, anche la moto, mettila sotto il gazebo, che stanotte piove…dico dentro ..ma non si puo..e lei..io sono vecchia e questa citta la costruita mio padre prima di me, questo parko è per tutti, welcome in kimba, se qualcuno vi dice…e poi credo che gli si sia staccata la dentiera perché non ho capito  più ne una sola parola, ok grazie mille.
Facciamo come dice ed è stato molto meglio, ha piovuto con vento tutta la notte, ma la tettoia ci ha riparato alla perfezione.
La mattina diversi vecchietti sono venuti a darci il buongiorno e a sapere se avevamo avuto  freddo la notte, poi ci hanno augurato buon viaggio, in cambio noi abbiamo messo 2 dollari nella cassetta delle offerte, è poco ..lo so.
Partenza bagnata e sarà così tutto il giorno, arriviamo a Streaky Bay, facciamo provviste e poi percorrendo una strada bianca arriviamo a Cape Baure, troviamo uno splendido posto sulla spiaggia, proprio dietro a delle dune che ci ripareranno dal forte vento, il cielo stanotte è pieno di stelle.
 Mi è sempre piaciuto guardare le stelle, da ragazzo ho anche provato a studiarle perchè pensavo mi interessasse, ma non era vero.








Però mi piace ascoltare gli altri parlare delle stelle e delle costellazioni.  Avevo un amico che sapeva tutto sulle stelle,  o forse sapeva tutto perché io non sapevo niente,  a volte passavamo le serate così, guardando il cielo: indicandole mi diceva , guarda quello è il piccolo carro, e quello...ma quale..li dai...lo vedi..si, almeno credo, ma poi non è mai stato importante, l’importante è che mi piace ancora oggi stare con il naso all’insù.