lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

03 dicembre 2012

doveva essere semplice...


Sabato mattina, 24 novembre.

Saliamo sulla terrazza della White Cherry Guesthouse per fare colazione, almeno qua su c’è il sole e magari un poco ci riscalda.
Toh, ma tu guarda che combinazione, ieri notte  quando ci siamo fermati per caso davanti a questa pensione non ci siamo accorti che proprio di fronte c’è l’ufficio dello spedizioniere, EagleEyesExports. Bella fortuna.

Che palle però, oggi è sabato ed è festa qua in Nepal, come la domenica da noi, comunque proviamo lo stesso. Finita colazione andiamo a vedere se c’è qualcuno. L’ufficio è chiuso, ma il tipo dell’agenzia di viaggi della porta accanto mi dice di aspettare che lo chiama telefonicamente.  Mi passa il cellulare e mister Jeevan, il furbo spedizioniere, mi da appuntamento  tra due ore. 

Perfetto, facciamo un giro e andiamo a scroccare un tè da Munna il venditore di pasmine conosciuto grazie all’amico Mauro.
Munna è sorpreso nel rivederci, gli racconto l’avventura in terra indiana e la decisione di rientrare per organizzare la spedizione della moto, ci beviamo il nostro tè e poi andiamo da mister Jeevan. 

 Mister Jeevan è un tipo veloce e sveglio, fin troppo sveglio direi.
-Si si si, posso fare tutto, dove vuoi andare…turkia- fa una telefonata poi un’altra e mi dice -va tutto bene, ora arriva il mio carpentiere e misuriamo la moto per la cassa, così posso dirti il prezzo finale.-
La faccenda, a sentire il Mr. Jeevan, doveva essere semplice. Mentre ascolto il loquace Mr. Jeevan mi vengono in mente le parole che ho letto nel blog di due nostri amici motociclisti, Agata e Thomas, - non sempre è semplice ciò che sembra semplice- .  Avrei dovuto pensarci un po’ di più, invece di dargli quasi tutti i soldi senza nemmeno uno straccio di ricevuta, o meglio qualcosa mi ha dato, un pezzetto di carta strappato con su scritto l' importo e la sua firma…mah, paese che vai usanze che trovi.!!

Comunque pagato ormai ho pagato, la moto è misurata, secondo me non esattamente ma il carpentiere stizzito dalle mie intromissioni mi zittisce con un – io sono il carpentiere e sono anni che faccio casse  per le moto- ok come non detto, io lo dicevo per te, a me sembra piccola. Ora non resta che aspettare due giorni, lunedi 27 abbiamo  appuntamento al magazzino dell’aeroporto, controllo dogana poi chiudere la moto nella cassa e pesarla, sistemare i documenti e pronti per il volo.
Ecco, doveva essere una cosa così, semplice semplice, e invece..non glielo avessi detto, la cassa era piccola così mi è toccato demolirla la moto per farcela stare.


Mr Jeevan avrebbe dovuto consegnarmi la ricevuta del biglietto e invece a rimandato di giorno in giorno sino a oggi, lunedì 3 dicembre ore 10,30, giorno del nostro volo per Istanbul.
Vado nell’ufficio di Mr Jeevan infuriato e lui si scusa dando le colpe alla compagnia aerea che solo ora gli ha inviato l’ordine.
Da non credere,il taxi fuori ci aspetta, tra due ore parte il nostro volo e sapete quando arriverà la nostra moto a Istanbul, il 12 dicembre…ma Mr Jeevan noi cosa ci facciamo 10 giorni a Istanbul, ce li paghi tu??...Doveva essere sullo stesso volo, poi doveva arrivare il giorno dopo e adesso…il tipo ancora parla si scusa e da la colpa alla compagnia, io sono stanco della sua faccia e poi non c’è più molto da fare, prendo la ricevuta lo lascio parlare e ce ne andiamo, come si dice, ce la siamo presa in quel posto.
Siamo all’aeroporto in attesa dell’imbarco, anche la moto parte oggi, ma lei va in Bangladesh e poi in Arabia e poi finalmente in Turkia, che cavolo di giro che gli fanno fare, e  non siamo per niente tranquilli.

ultimo pranzo in Kathmandu con l'amico  Chhultim