lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

09 agosto 2011

cena italiana



Oggi cosa vi racconto… siamo sempre a Darwin, spiaggia, giro al centro commerciale, biblioteca, quattro chiacchiere in giro… e poi niente, in stile relax.

 Due giorni fà un piacevole incontro, al super mentre stavamo cercando una fettina di carne sotto i 2 dollari per la cena un signore mi chiede -ma sei italiano… da dove vieni… e poi si parla ci si presenta -io Mario lei mia moglie Margaret-, io maurizio piacere, lei Shizuyo è giapponese  ma parla bene italiano.
Cosa fate qua…dove andate…vi va di venire a cena da noi-…è un piacere…-cosa mangiate…vi piace il pesce-…noi mangiamo tutto, non preoccuparti, cucinate quello che volete, a proposito compro qualcosa...-niente, non fare niente, faccio tutto io, ci vediamo alle 6, dammi che ti scrivo l’indirizzo, è vicino e facile, non puoi sbagliare, a dopo.
Che cena, il pesce un barramundi, qua dicono che è uno dei più buoni  e in effetti era buonissimo, cucinato da Mario, e poi carciofini, salame formaggio olive e pane fresco, e finocchi, gli ultimi li avevamo mangiati 2 anni fa, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di rosso.
 E ancora fragole banane e gelato e papaia e per finire un grappino e caffè, poi tanti preziosi consigli, Mario ha girato molto l’australia, anche per lavoro e conosce bene le difficoltà di questo territorio.
Alle 10 abbiamo lasciato i nostri nuovi amici, siamo andati nel nostro accampamento montato la tenda e ripensato ai tanti incontri fatti.
Che altro dirvi
A ecco, vi ricordate che sulla nave dal Giappone all’Australia ci hanno scassinato le valige e rubato alcune cose, tra cui il caricabatteria per l’interfono dei caschi.
Quando ancora eravamo a Brisbane scrissi a Patrizio Zaccarelli, manager della cellularline, l’azienda che ci ha regalato INTERPHONE F3, per chiedere se poteva  aiutarci fornendoci almeno l’indirizzo del loro distributore in Australia, questa è stata la risposta…Lunedì conto di darti indicazioni sul ns distributore in Australia. Ciao. Patrizio
Abbiamo aspettato 1-2-3-4-5…..infiniti lunedì, ma non ho mai più ricevuto nessuna email.
Sia a Brisbane che in altre città ho cercato un motoricambi che vendesse questo modello.
E dopo tanti negozi visitati finalmente in Adelaide lo troviamo, ma non hanno i ricambi e mi dicono che è complicato averli.
Dopo avergli spiegato, raccontato la storia  il tipo sembra ben disposto e ci dice che si informa sui tempi i modi i costi insomma dice…- ti faccio sapere…ti invio una email appena-…gia gia…appena Patrizio risponde anche a te…sapete com’è andata vero, stiamo ancora aspettando.
Però un giorno, quando ancora eravamo ad Adelaide ricevo un email da John, uno dei due sconosciuti del Darling River, vi ricordate, che mi dice: se mi dai un indirizzo ti mando i Cardo???!!!
Vi spiego, quando abbiamo incontrato questi due ragazzi della Tasmania Adrian e John, John ci ha chiesto il perchè non avessimo l’interfono visto che sui nostri caschi ci fossero i supporti con i microfoni.
Gli ho raccontato così  la storia del furto subito nel trasporto della poderosa.
Allora John mi fa, - ho ancora il vecchio modello e ancora funzionano, se vuoi te li regalo, dammi un indirizzo che te li spedisco appena rientro a casa,- ok grazie si si, poi non abbiamo più avuto il tempo di parlarne, il giorno dopo abbiamo preso strade diverse.
Noi non ci pensavamo più e invece…ma tu guarda, che storia.
Mando l’indirizzo a John e due giorni dopo riceviamo un pacchetto con i CARDO e siccome hanno la spina americana si è anche preoccupato di mandarci un adattatore nuovo nuovo.
Dopo una semplice modifica, io senza modificare non vivo, ora viaggiamo con i CARDO, perfetti e le batterie durano 3 giorni, questi hanno l’attivazione  vocale, quindi un gran risparmio, gli altri dovevamo caricarli tutti i giorni. Grazie John.








E poi che altro...ahh  ho tagliato i capelli a Shizuyo, con una piccola forbice da cucito, un regola barba  arruginito e un pettine così così, ma guardate che artista, che vi sembra??...









e quel giorno che  i nostri vestiti erano veramente troppo sporchi, un lavaggio come al solito non bastava e allora abbiamo fatto il bucato in acqua calda, sono tornati nuovi, solo mia madre sarebbe riuscita a farli così puliti.




E un altro giorno prendiamo una strada che sembrava ok, invece era soffice sabbia di laguna, e per tornare indietro la strada era in salita, corta, solo 20 metri, ma che fatica, Shizu si è riempita di sabbia, ma per fortuna si è divertita.