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oggi è un bel giorno per morire

10 settembre 2010


Sono le 5,30 , carico la poderosa, dobbiamo essere al porto alle 6, la nave parte alle 7.
Sta albeggiando, è una splendida mattina.

Arrivamo al porto, facciamo i biglietti e ci imbarchiamo, puntualissima la nave si stacca dalla banchina, Shizuyo ha preso le sue pillole per il mal di mare e rapidamente si addormenta sul futon della stanza comune, io vado avanti e indietro tra il ponte di prua e di poppa a scattare foto e godermi il panorama e questa splendida giornata.




Davanti a un suggestivo tramonto mangiamo ramen e un gelato, poi alle 8,45 il traghetto attracca al porto di Amami, stanotte dormiamo qua e domani con il traghetto delle 10 ci trasferiamo a Kakeroma.

06 settembre 2010

andiamo a Kakeroma

Venerdì andiamo un mese sull’isola di Kakeroma.
Ieri, per salutarci e darci cose da portare, ci ha invitato a pranzo una  sorella di Shizuyo.
 Io visto che ha un garage ne ho approfittato per fare gli ultimi lavoretti alla poderosa.
 Finalmente, grazie a Graziano, (fa anche ridere) di espressionemoto, che mi ha regalato alcuni ricambi, ho sostituito cavo e leva frizione, la vecchia guaina era in condizioni pessime, schiacciata  bruciata e il cavo al suo interno scorreva a fatica nonostante la tenessi sempre ben lubrificata, inoltre la leva essendo consumatissima aveva preso un gioco eccessivo e  rompeva sempre i cavetti, ora è un “burro
 Ho anche costruito una casetta porta.. quello che vuoi, ma non avendo il gas per il saldatore non ho potuto terminarla, ci penserò più avanti.



 Shizuyo a anche carteggiato i telai reggiborse e i paracarene, si erano arrugginiti, ma non abbiamo potuto ancora riverniciarli, in questi giorni piove molto, questo è gia il secondo tifone che passa vicino a Okinawa.

Che cosa andiamo a fare a Kakeroma, intanto per salutare lo zio e la zia di Shizuyo che vivono qua.
 poi abbiamo da lavorare, vi avevo già raccontato che Kakeroma è un paese di vecchietti,
e di quando la prima volta nel 2007 siamo andati su quest’isola;

 ebbene da allora  ci aspettano con impazienza perché tutti hanno qualcosa da farci fare, pulire il cimitero per la festa degli antenati, tagliare un albero, sistemare un cancello, pulire e…tante altre cose.

 A me piace molto aiutare i vecchietti, questo tipo di vecchietti poi in particolare, sapete , sono quei vecchi, come spiegare,…. nei loro occhi, negli sguardi c’è serenità, nei modi, nel loro vivere c’è armonia
   quando li ascolto parlare, quando li vedo giocare a gateball, a dama, quando cucinano, quando camminano, o semplicemente quando stanno cosi immobili senza far niente guardando il mare, (è così, si può stare anche senza far niente,)  io quando li guardo quando  guardo i loro occhi è come se avessi voglia di tuffarmici dentro, sapete sono quei vecchi che riescono ad insegnare  senza parlare , come se, …comunque adesso non ho voglia di parlarne, magari un giorno ne riparliamo, forse

.Ma la giornata non è ancora finita, due amiche di Shizuyo, Icchan e Satomi,  hanno organizzato una cena di buon viaggio a casa di un’altra amica,Yuko, c’era tanto, tantissimo vino, ottimo vino, il ragazzo di Satomi  è un sommelier.

Poi le amiche si sono messe a piangere mentre Shizuyo mostrava le foto e gli raccontava del  prossimo viaggio, la serata sarebbe potuta continuare, ma il padrone di casa, il signor Matsukawa marito di Yuko, era un po’ ….diciamo assorto… è stata una serata divertentissima.


01 settembre 2010

..è arrivata la famiglia...

E' passato un mese lo so ,e non vi ho più dato notizie, ma ero totalmente affaccendato nella ricerca e nell’organizzazione del….no, noo, non del mio prossimo viaggio, una cosa molto, molto più impegnativa:
che cosa?….

sentite sentite, organizzare una settimana di vacanza per la mia famiglia che è venuta a farci visita

È martedì 24 sono le 11 di sera e siamo all’aeroporto,
l’aereo è atterrato in perfetto orario, eccoli, li vedo attraverso il vetro, c’è mia madre mio padre mia sorella Patrizia con Mario e mio nipote Leone, manca solo Rita, mia sorella piccola, con Andrea e i nipotini Tommy e Sofia,(il lavoro) manca anche Maika, ma con lei ci siamo visti qualche mese fa.

Sono tutti molto stanchi quindi taxi e accompagnati subito al residence che avevo prenotato, spiegazione sull’utilizzo del super cesso tecnologico, e di altri elettrodomestici made in japan, poi tanti saluti e buonanotte, domani gli aspetta una giornata piena
.
La giornata del 25 la passiamo fermi in città, cose da vedere anche qua ce ne sono tante, e poi volevo che si riprendessero dal viaggio in aereo.
Siamo stati al mercato, pranzato in un tipico ristorante, poi al castello di Shuri, e per finire come merenda ci siamo rilassati in un localino dove preparano il the verde.

Non siamo ancora entrati che la proprietaria mi chiama per nome, mauri san, mauri san, mi ha subito riconosciuto, sono famosissimo, anche lei legge il blog di Shizuyo.
Presentazioni, si entra, e la moto, e il viaggio e bla bla bla.. insomma le solite cose che ormai per me, che sono un VIP, sono diventate un’abitudine.

Il localino è piccolo ma simpatico, pieno di oggetti di ceramica, il marito; musicista costruttore di pianoforti è anche ceramista, e nel locale espone e vende le sue creazioni, piatti tazze soprammobili e oggettini vari.
Mi sembra che Patrizia abbia comprato qualcosa.
Interessante la preparazione di un particolare tipo di the di Okinawa, ed è anche molto buono, ci siamo divertiti.
La sera cena in un ristorante, ma non ricordo dove, poi a casa per mettersi d’accordo sull’ora della partenza, da domani ho noleggiato una macchina.

Ora non vi faccio la cronaca minuto per minuto di questa vacanza, ma in questi 6 giorni siamo stati a visitare le grotte che la popolazione e i militari hanno utilizzato nella 2 guerra, al museo, al parco della pace, siamo stati al mercato del pesce con annessi tipici e particolari ristorantini.
Un giorno, e visto il posto non potevamo non farlo, siamo stati anche al mare, io Mario e Leone abbiamo anche fatto snorkeling sulla barriera, magnifico.
Ogni giorno siamo andati a pranzo e cena in ristoranti e locali diversi, e devo dire che la famiglia ha apprezzato la cucina Giapponese.

Ho anche organizzato una giornata tutta relax per mia madre, e dai ragazzi, gli e lo dovevo, di madre ce n’è una sola, le ho fornito tutto il necessario per trascorrere una splendida giornata, ago, filo, forbici, e non solo, anche una nuovissima macchina da cucire, è stato bello vedere il suo sguardo di gratitudine mentre chiudevo la porta dietro di me e andavo con il resto della famiglia in giro per l’isola.

La domenica siamo stati invitati a cena dalla famiglia di Shizuyo, poi giro per “chatan city”, caffè seduti ai tavoli fuori il locale mentre Leone scatta foto ai pipistrelli che stavano appesi a testa in giù sulle palme davanti a noi.

E il lunedì, tanto per non farci mancare niente io, Shizuyo, mia madre mio padre e Leone, Patri e Mario erano stanchi non sono venuti, siamo stati a cena in un ristorante teatro, con uno spettacolo tradizionale di Okinawa, con balli e canti, un atmosfera coinvolgente, al punto che, Leone sotto la guida premurosa di una geisha ha anche ballato, che spettacolo.
Poi a casa, domani alle 5 pronti per l’aeroporto.

È il 31 martedì, siamo all’aeroporto, c’è tantissima gente, una confusione ordinata;
succede che è in arrivo un tifone, i voli dopo le 8 sono stati cancellati, l’aereo della famiglia parte alle 7,40, non ci dovrebbero essere problemi, ma si sa, sono tutti un po’ agitati, poi finalmente si imbarcano, in ritardo, ma sono a bordo.
Io e Shizu aspettiamo davanti la grande vetrata il decollo del loro aereo, eccolo, ciao famiglia, buon viaggio, alla prossima.

Eccoci di nuovo in moto, andiamo a sistemare il residence e a consegnare le chiavi, piove e c’è forte vento, gli autobus e la mono rotaia oggi non viaggiano, alcuni negozi hanno chiuso, per sicurezza hanno smontato anche qualche grande cartellone pubblicitario, e la polizia gira facendo annunci sulla sicurezza.
E’ sera sono le 8 e l’allarme è rientrato, il tifone è passato a nord di Okinawa, ancora una volta non l’ho visto, sarà sfortuna o fortuna?









    è arrivato..............
Insieme alla famiglia è arrivato anche il pacco degli sponsor, siamo molto contenti,

La DECATHLON Livorno ci ha offerto una fornitura di abbigliamento tecnico per me e Shizuyo, e in più anche accessori da campeggio.

La CELLULARLINE ci ha offerto INTERPHON F3 PASSENGER, l’innovativo interfono che permette di comunicare senza fili in tutta libertà tra pilota e passeggero.

Graziano di ESPRESSIONEMOTO concessionario esclusivo Honda per Chiavari, Rapallo, Deiva Marina, Santa Margherita Ligure e in generale per il golfo del Tigullio e la provincia di Genova, ampio punto di esposizione, vendita nuovo e usato, accessori e ricambi originali Honda, abbigliamento sportivo, punto assistenza autorizzato Honda, ci ha offerto ricambi per i caschi e materiale di consumo originale per la nostra transalp.