

Dopo 200 kilometri di tranquillo e rilassante off road arriviamo a Cockebiddy, una pompa di benzina con caravan park e un motel, basta..anzi, cera anche una voliera con 12 pappagalli verdi.
Facciamo benzina carichiamo acqua e poi sulla porta del motel vedo una piccola mappa,disegnata a matita dove è segnato un punto di osservazione uccelli e altri due punti di interesse turistico vicino alla costa, ci si arriva seguendo una strada proprio dietro al motel.
A occhio e croce mi sembrano 12-14 kilometri dico a Shizuyo, davvero, non è molto andiamo…non so come ho fatto a calcolare questa distanza guardando uno schizzo fatto a matita senza nessun numero o alcun riferimento…che davvero davvero divento come Indiana Jones!!
Ragazzi che sudata, la strada che inizialmente si è presentata come un tranquillo off road immerso nel verde del parco naturale, si trasforma dopo pochi kilometri in un misto di terreno paludoso fango sabbia, roccia scivolosa, pietraia di quella tosta, buche guadi e dopo i 200 già fatti in giornata è stato un vero calvario.

Dopo 16 kilometri cercando di evitare un guado rimaniamo impantanati, il terreno che sembrava all’apparenza duro e compatto sotto era molle.
Abbiamo alleggerito la poderosa e faticando un poco ci siamo tolti dai guai, è stato divertente…assolutamente noo…dirà Shizuyo.
Della costa nemmeno l’ombra o il rumore del mare, è quasi il tramonto siamo stanchi un po’ infangati, sudati e sporchi, ci fermiamo qua, cerchiamo uno spazio adatto e montiamo il campo. Purtroppo non abbiamo alternative, il terreno è questo, la zona è paludosa, zone umide, e ci sono tante zanzare, Shizu poverina ne sa qualcosa. È incredibile come viene subito attaccata, a me niente, della zanzara mi da solo fastidio il ronzio, le loro punture no.