lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

13 settembre 2011

i tre moschettieri....


Siamo a Dungog, 470 kilometri da Sandy Beach.
Lunedì mattina abbiamo salutato i nostri amici e…aah…la novità,  eccola, abbiamo montato due belle ruote nuove.
Niente di strano, quelle che avevamo erano finite, quindi bisognava cambiarle, la cosa è che ce le hanno regalate i nostri 3 amici, Bruce  Andy e Franco, ma facciamo un po’ d’ordine.

Sabato sera abbiamo fatto una cena a casa di Bruce con Andy Franco e rispettive mogli.
Cena fantastica, Franco ha portato la bruschetta poi pollo e carne salsicce  e verdure cotte al barbecoa, e vino birra gelato caffè e ammazza caffè, una cena completa da leccarsi i baffi.
Ma lasciamo perdere la cena  che se no mi ritorna l’appetito, il fatto è che dopo aver visto le condizioni delle ruote della poderosa hanno deciso, e non c’è stato modo di dissuaderli, di regalarcele. 
Il negozio della Honda è a Coffs Harbor, qua ci abita anche Franco, che ha detto, anzi ha deciso, che domani sera noi saremmo andati a cena, cena italiana, e a passare la notte a casa  sua, così lunedì mattina presto vi accompagno al negozio e poi vi metto sulla strada giusta.  Ok, così hanno deciso.
Poi  finita la cena vanno via tutti e noi rimaniamo a parlare con Bruce e Kerri, parlare e stare in loro compagnia è piacevole,  mi da una sensazione di tranquillità, mi sembra di conoscerli da sempre.
Domenica mattina dopo colazione siamo andati a fare una passeggiata sulla spiaggia, pranzato pesce fritto con patatine e  dopo un caffè ho preparato la moto, ci è dispiaciuto davvero tanto andar via, ma so di certo che ci rivedremo ancora, come mi ha detto Bruce abbracciandomi, friends for ever.
Siamo pronti, andiamo, Bruce e Kerri con la loro BMW ci accompagnano  a casa di Franco, una merenda e poi ancora ci si saluta.
Franco e Mari ci fanno vedere la nostra stanza e poi si va tutti e 5… il quinto è charli, il cane, sulla spiaggia, tutti i giorni  charli fa la sua passeggiata.
Rientriamo a casa, Franco prepara qualche stuzzichino, bruschetta olive e prosciutto, poi spaghetti alla puttanesca e per finire il gelato.
La mattina salutiamo Mari che va al lavoro, insegna inglese ai figli dei rifugiati, e noi seguiamo Franco, andiamo a cambiare le ruote.
Arriviamo al negozio Honda e indovinate chi c’è, Bruce e Andy, che sorpresa, e voi, uumm volevamo vedere.  Scegliamo le gomme e ora aspettiamo, è la prima volta che un estraneo mette le mani sulla poderosa, non sono per niente tranquillo.

Due ore dopo la moto ha le scarpette nuove, grazie ai tre moschettieri.

Si va tutti a prendere un caffè e di nuovo ci si saluta, noi seguiamo Franco che va a Dorrigo a prendere sua figlia, anche noi andiamo su questa strada.
Che bella questa strada, ma che freddo, siamo a più di mille metri.
A Dorrigo conosciamo Anna la figlia che ora va 5 mesi in italia, all’università di macerata, salutiamo Franco e via, ancora più su, arriviamo a Ebor, quota 1200 metri e ci fermiamo in una rest areas, monto la tenda vicino a un tavolo e accendo un fuoco, ogni tanto piove, fa freddissimo.
Alle 7 siamo in tenda, vestiti, fa troppo freddo non riusciamo a dormire.
Dentro la tenda è bagnata, credo l’umidità o la condensa, comunque a un certo punto fa davvero troppo freddo, accendo la luce, una bella sorpresa, anche i sacchi sono bagnati, che casino.
Qualche ora dopo ghiaccia tutto, ghiaccio al soffitto, alle pareti, non sappiamo più come stare, come poter prendere calore, fa freddissimo.
Vogliamo uscire, questo freddo come dire…stimola,  la cerniera della tenda è ghiacciata e mi tocca sudare!!! per riuscire ad aprirla. Che notte!!!


 Finalmente arriva il sole, aspettiamo che si sciolga il ghiaccio e poi facciamo colazione.
Il freddo dovrebbe finire rapidamente, ora si scende di quota.
La  giornata è bella e in un paio d’ore siamo arrivati a 300 metri, cominciamo a scongelarci, bene bene.
Continuiamo su una bellissima strada tutta curve, uno scollinamento continuo e che paesaggi.
Ora finalmente con le gomme nuove ci possiamo divertire in sicurezza,  anche a shizuyo piacciono molto le curve, e allora dai, apro ancora un pò il gas.
Ci fermiamo in una rest areas vicino a Dungog, con borbecoa free, bagni con acqua calda, bollente, e tavolo con tettoia dove vicino montiamo la tenda.    Ieri sera a quest’ora stavamo tremando dal freddo, adesso siamo ancora fuori dalla tenda, c’è la luna piena e una tazza di the caldo tra le mani a tenerci compagnia mentre ci raccontiamo dei giorni appena passati.