lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

02 aprile 2012

verso Jaco island


Preparo al moto, stamani sta facendo uno strano cigolio, shizu dice che sta piangendo, si si, ha voglia di rimettersi in viaggio faccio io, nooo, piange perché magari è stanca delle tue strade ribatte la giapponesina, in effetti avrei dovuto dargli un occhio, ma così di prima mattina non ne ho nessuna voglia, o forse già immagino il motivo del pianto.
Dai dai piagnona numero due andiamo che dobbiamo ritornare indietro.
 Da monte Ramelau siamo passati per Aituto, Ainaru, Cassa, Umaboco Viqueque, Lliamar, Lospalos, Bauro, Tutuala e ora  dopo due bellissime divertenti giornate siamo qua a 8 kilometri da Valu Jaco, una splendida spiaggia davanti all’altrettanto splendida e famosa isola di Jaco.
 -Mauri, questa strada è la più brutta di tutte, è troppo in salita,-  noo, è solo la prima impressione, poi…vedrai, la spiaggia non può essere in salita.
Andiamo, poche curve un rettilineo una breve discesa e un salitone, dove ci sdraieremo, cominciano a farmi passare per bugiardo.
Ti sei fatta male, -tu-, no niente bene bene, -la pode-?  È ok tranquilla.
-Fermiamoci qua-, quaa? -Siii e andiamo a piedi-, noo, troppa strada e dai non può essere tutta così, poi scende di sicuro, deve andare in spiaggia, -e come ritorniamo?-  Se riusciamo ad arrivare ritorniamo anche, tranquilla…insomma mettiamo su una piccola discussione, ma neanche più di tanto a dir il vero,  -e ma se poi cadi e ti fai male io che faccio, - fai quello che ti dico e risolviamo tutto, sai che sono anche dottore, -non scherzare se si rompe la poderosa-, nessun problema, la riparo a morsi…-e dai in serio-…shizu, non lo so, ma questa è una strada, qualcuno l’ha fatta, c’è passato e…ma shizu indietreggia, mi guarda con quell’espressione mista tra la sorpresa e … di chi ha capito,  movendo la mano indicandomi dice: - tu… sono io che devo capire, tu sei drogato, sei drogato di off road sei drogato di fatica, prima dice basta con queste strade, è fatica, la moto poverina, non vuoi farmi male,  poi appena ne vedi una dimentichi tutto,-  shizu io .-.no no, lasciami dire, ho capito è una malattia come una droga, tu non cambi mai mai, non puoi, lo so.-
 Questo è quello che mi ha detto e lo ha detto in maniera seria e tranquilla, poi ha continuato a guardarmi con le braccia conserte, scuote leggermente la testa mi fa uno dei suoi radiosi sorrisi, questo era un pò strettino, -dai andiamo, tu ce la fai… io però vado a piedi.-
Ha detto di andare, allora io vado, ti aspetto dove il terreno è migliore.
Che calvario, vi ricordate quel cigolio ecco ha smesso, bene... nooo, non proprio, con lui ha smesso anche la capacità di ammortizzare della poderosa, il posteriore è rimasto a pacco, per capirci meglio l’ammortizzatore posteriore non funziona più, la moto è rimasta schiacciata a terra.
Arriviamo comunque alla spiaggia alle cinque e mezza, do solo una rapida occhiata alla moto, domani penserò a come sistemarla... ne è valsa la pena…sempre naturalmente.
Non vi sto a dire di come sia cristallina quest’acqua, e quanti pesci.
A un’altra cosa, è bello stare assieme a una donna che ti capisce e non vuole cambiarti, che condivide le tue passioni, anche se a volte preferisce farsela a piedi. Grazie Shizu.