lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

23 marzo 2010

.......arriva Maika...

Eravamo rimasti alla maratona di domenica 7 e alle mie ginocchia,
come stanno? non bene, ancora le tengo a riposo per tutto il mese poi vedrò .

Oggi Maika parte.
Chi è Maika?  

Ve la presento, Maika è mia figlia, ha 25 anni, vive e lavora a Bologna, era quasi un anno che non la vedevo, questo mese compie gli anni...non fatemi essere più preciso, sapete che non ho dimestichezza con le date, e come regalo di compleanno si è fatta questo viaggio in Giappone, è venuta a trovarmi.
Mercoledì 10 io e Shizuyo siamo all’ aeroporto ad aspettarli…
.
Aspettarli…!!!!eh si, Maika viene con Aldo, un suo amico, io ancora non lo conosco, ma credo di aver capito che vivono e lavorano assieme.

Arrivano da Tokio, sono 23, siamo davanti l’uscita, la vedo, riconosco quel sorriso e poi è l’ unica che si sbraccia per salutarci, un abbraccio interminabile e poi ci presenta il suo amico, Aldo, ciao- ciao, piacere-piacere, come state, ok,  un taxi e a casa.
Li abbiamo sistemati nel nostro grande appartamento, 20 metri quadrati di stanza.
Aprono le valige e ci sono dei regali per noi, magliette felpe e cappellini.
 Aldo è proprietario di una pizzeria , da TOTO’ le pizze più grande di Bologna, e queste sono le magliette pubblicitarie.
Grazie ragazzi. 
Li lasciamo andare a dormire, sono stanchi, a domani.

È stata una settimana molto divertente, abbiamo noleggiato una macchina e siamo andati in giro per l’isola come veri turisti, abbiamo visitato il castello di SHURI, il parco OKINAWA WORD, le grotte GYOKUSENDOU, la spiaggia MANZAMOU, piccoli negozi artigianali di tessitura e confezionamento kimono, il mercato tradizionale con ristorantini tipici, la via dello shopping, e tanti km a piedi.
Sia a Maika che a Aldo piace la cucina giapponese, sopratutto gli piace il sushi, pesce crudo, Aldo va pazzo per i gamberi crudi.

Una sera sono venute a casa nostra, le sorelle il fratello e la cognata di Shizu, cera anche Joshimi con Cocono, abbiamo mangiato sukijaki tipico cibo giapponese.

Sukiyaki è un cibo che si prepara direttamente sulla tavola, con carne tofu verdura, riso e uova,e shirataki, spaghetti fatti dalla farina di un tubero che si chiama yam.

È stata una serata molto divertente e anche molto..come dire intima, nel senso 10 persone in 10 metri di stanza.
Joshimi ha anche portato del sushi, i gamberetti e la tempura, e per finire cera anche un dolce tipico al the verde.
Ottima cena e ottima la compagnia.

Poi , come sempre nelle belle storie arriva il giorno dei saluti, in questo caso è il mercoledì 17, Maika parte, sono le 9 e siamo all’aeroporto, saluti baci abbracci e le solite raccomandazioni.
 Mi ha fatto piacere rivederla e conoscere Aldo, ora passeranno gli ultimi 6 giorni in giro per  Tokio, a Maika piace la moda manga.

Gli abbiamo trovato una stanza ad un buon prezzo al Cerulean Towar di Tokio, nella circoscrizione di shibuja, proprio sopra il famoso incrocio, dicono sia uno dei 4 alberghi più belli di Tokio, speriamo sia cosi, ci faranno sapere.

Mutamenti, mia nonna diceva che chi va con lo zoppo impara a zoppicare

Vi ho detto che abbiamo noleggiato un auto per fare i turisti insieme a Maika ed Aldo.
Alcune compagnie ti noleggiano l’auto tutto compreso, cioè non devi ripristinare il livello del carburante, altre gli devi riportare l’auto con il pieno 
.
Bene, il primo giorno avevamo noleggiato da una compagnia tutto compreso, l’ultimo giorno non l’abbiamo trovata e abbiamo noleggiato un auto da riconsegnare  con il pieno.
 Succede  che ci siamo dimenticati, ma i km fatti erano pochi e visto l’andatura giapponese anche i consumi, l’ago dell’indicatore era sceso di poco dalla zona di full.
La sera riconsegniamo l’auto e l’addetto fa il chek list, chiede a Shizuyo se abbiamo messo benzina, ..Shizuyo lo guarda con piglio deciso e risoluto e risponde:   certamente, e lui    - per favore mi da lo scontrino-   Shizuyo si volta e mi chiede: mauri lo scontrino lo hai tenuto, io alzo le spalle, no
Shizuyo continua a guardare il ragazzo con la stessa intensità, piega da un lato la testa gli fa un grande sorriso sgrana gli occhi e gli dice:   mi dispiace tanto, ma non lo abbiamo tenuto….silenzio… io credo che il ragazzo avrebbe voluto dire qualcosa, ci prova, ha un momento di indecisione, poi, poi fa un sorriso un inchino e ci ringrazia.

Fuori dall’ufficio con faccia stupita guardo Shizuyo,come a chiedergli spiegazioni, e lei mi dice mai mai mai prima di conoscerti avrei nemmeno immaginato di fare una cosa così.

Molto strano Shizuyo sta cambiando?!………………….
 Forse centra Darwin e la sua teoria sull’evoluzione!!!!!!!!!!


07 marzo 2010

HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE........

domenica 7, il giorno della maratona, sveglia all’alba, colazione con riso e  the, poi in moto verso Naha, è la città di partenza, dista 20 kilometri.

Arriviamo, quanta gente, che confusione, ordinata ma confusione, io sono pronto, sono nato pronto, sono le mie ginocchia che purtroppo non rispondono in maniera positiva .
Vado subito a una bancarella dove vendono e sistemano in posizione corretta.. sapete… quei cerotti che, alleviano la fatica, che aiutano il muscolo, cosi dicono, proviamo.

Un poco di stretching, poi mi piazzo nella mia casella mentre Shizuyo scatta le ultime foto di me con i miei pantaloni da gara rattoppati di fresco per l’occasione.

Sono le nove puntualissimi si parte tra spari e botti, il fiume di gente comincia ad avanzare, siamo in più di 13000, ho tempo per fare anche un saluto alla tv, in diretta, poi saprò che Shizu ha ricevuto alcune telefonate di gente che mi ha riconosciuto.

Vado tranquillo, al cartello dei cinque km passo in 30 esatti, mi sta bene, seguo con questo passo, per me una camminata veloce, ai 10 passo in un’ora, perfetto penso, sto bene, nessuna fatica pulsazioni come alla partenza, dovrei chiudere in 4 ore o poco più, per me un successo.

Siamo in tanti ma si corre bene, tutto intorno per tutto il percorso  la gente che suona i tamburi, che canta che balla, altri che ti offrono acqua, zucchero, frutta, sale, massaggi, ghiaccio, ma la cosa più bella sono le mani della gente protese a salutarti, i sorrisi, gli applausi e il classico incitamento “ganbatte, ganbatte,” forza forza, spettacolare.

I km passano tranquilli e già assaporo l’arrivo, il cartello dei 18 km, ohh, due ore esatte, perfetto….ahhh!!! che ca…., il ginocchio sinistro, improvvisamente con un dolore che arriva dritto al cervello, cede, butto la mano a terra e riesco a stare in piedi, proseguo, sembra passato.
 Ho detto bene, sembra, poche centinaia di metri e anche il ginocchio destro molla, sbando e scontro un ragazzo, per fortuna, cosi riesco a rimanere in piedi, continuo, provo a ridurre il passo, cerco di non sollevare troppo i piedi dal suolo, arrivo praticamente camminando al chack point elettronico dei 20 km in 2 ore e 17, voglio continuare, sto camminando illudendomi di correre quando vengo sfilato dall’uomo fungo inseguito dall’uomo melanzana, la cosa mi dà da pensare, ma per poco, qualche secondo dopo, quando anche l’uomo scatola mi sorpassa e credo viaggiasse a 2 km l’ora, capisco che per me è finita.

Continuo, cerco di fare mio il dolore, è già mio veramente, utilizzando una tecnica appresa in qualche film su i ninja, provo a incanalare il dolore trasformandolo in forza a mio favore, nei film sembrava cosi facile e cosi dannatamente….eroico……per la cronaca, non ha funzionato.

Continuo, trascinando i piedi con le ginocchia ormai rigide, e anche minnie e hello kitty mi passano.
Intanto la gente continua ad incitarci, ganbatte ganbatte, 21, 24, 26, 28 km, la mia maratona prosegue con una camminata claudicante e sofferente.

Al ventinovesimo km il percorso entra nella base americana, altra gente, ma lo stesso entusiasmo,go! Go! ok boy! beautiful day, go go! Ok!  Hallo, gimme five!

Dentro la base vengo passato da babbo natale completo di capello e barba finta, e da un coniglio rosa, è stato il colpo finale, come una bastonata sulle ginocchia.

32 km siamo fuori dalla base, e anche dalla classifica della maratona.

Il traffico è stato riaperto, e ci sono per chi vuole gli autobus che ti riportano indietro, io vorrei continuare, ma dovrei passare in mezzo al traffico, sui marciapiedi schivando la gente, scalini e quant’altro, noo, finisco qua, vorrei sedermi ma non posso, non piegano  le ginocchia, sto ancora pensando di continuare questa agonia quando, arriva l’autobus, salgo, si parte e con lui anche il mio sogno.

Sarà per la prossima, da qualche altra parte del mondo.


03 marzo 2010

il terremoto.....

26 febbraio sono le 5,30 come sempre sono sveglio, Shizuyo dice che il motivo è che sono vecchietto, chissà…

Sono disteso sul futon, con una fame da paura, non mi alzo perché potrei svenire, aspetto che mi passi, la fame, quando…. INCREDIBILE… il terremoto, e questa volta forte.

Sveglio Shizuyo… già sapete, le piace dormire, non ci rinuncia neanche per il terremoto, shizu shizu, il terremoto

- ohhh il terremoto…umhh è grande grande,   ohh… questo è vicino, sarà 5 gradi,  daiii… vieni qui, dormiamo-.

Io ero tutto eccitato, in pochi secondi  avevo gia radiografato la stanza e il perimetro esterno, analizzato la situazione con tutte le possibili varianti, cosa fare come fare, insomma avevo un piano di evacuazione da fare invidia alla più efficiente protezione civile, lei…..con una vocina un po’ infastidita ..per essere stata svegliata, da me, non dal terremoto……dai vieni qui dormiamo, ….incredibile nell’incredibile…..due differenti modi di reagire, la cosa andrebbe analizzata,,..

Un esperienza interessante, mai mai mi era successo, la casa si muoveva, destra, sinistra, poi un tremore e comincia a saltare, qualcosa cadeva, i vetri delle finestre sbattevano facendo un rumore alquanto preoccupante,e  poi… poi  niente, tutto finito.
Io ancora guardavo fuori, rivolgo una domanda a Shizuyo ma non ho mai avuto risposta, si è riaddormentata immediatamente, assistere a un terremoto in solitaria, che tristezza.

A parte la battuta, è impressionante, la sensazione che si prova è di impotenza e disorientamento, penso a quelle persone che terremoti gli hanno vissuti e sono sopravvissuti, credo che non dimenticheranno mai quei momenti.
Quando c’è il terremoto, senti una grande energia, adrenalina pura, vuol dire che  la terra è viva e questo è bene, mi piace.
Più tardi abbiamo visto il notiziario, l’epicentro del sisma è stato rilevato a 22km di profondità in un punto dell’oceano pacifico situato a 84 km est da Okinawa, magnitudo 6,9.
Pochi danni, qualche tubatura d’acqua saltata, qualche serbatoio d’acqua rotto, un serbatoio d’acqua caduto da un tetto, alcuni specchi rotti, molte suppellettili al suolo, e qualche vetrina  in disordine, niente di più, ma la cosa buona è che non ha causato nessun ferito.

 Due giorni dopo, abbiamo sentito la notizia del terremoto del Cile, che disastro, ora dopo la “misera”esperienza (per fortuna) vissuta in prima persona posso capire e comprendere lo stato d’animo di questa gente.

Adesso sulle coste Giapponesi si aspetta lo zumami, il Giappone è attrezzato per eventi di questo tipo, con barriere sistemate sulla costa in punti strategici, fortunatamente, anche in questo caso non ha provocato nessun ferito, solo danni materiali in alcune città del nord.

Gia che sono qua vi racconto cosa è successo in questo mese .La scuola per me è finita,e così mi sono iscritto a una scuola di shodo, 書道 calligrafia giapponese.
Shodo, tradotto vuol dire “via della scrittura”.
.sho    scrittura
.do     via, percorso.Il carattere do viene usato per distinguere un’arte che necessita di un impegno costante, e che assume le caratteristiche di percorso, che conduce a un perfezionamento interiore 
Il termine 道do, è anche applicato a molte arti tradizionali, kendo剣道 - judo柔道 -kyudo弓道   - chado茶道
kendo—scherma
Kyudo—tiro con l’arco
Chado—cerimonia del the

Si scrive con fude, i pennelli, la tecnica è particolare, si scrive con il corpo,
la mano, il braccio e il polso rimangono fermi, devi muovere il busto, come una danza è difficile, devi sempre pensare a quello che stai facendo.
Dopo la prima lezione si è voluta iscrivere anche Shizuyo, sicuramente è invidiosa, dei miei risultati in merito alla cultura e tradizione giapponese, .scherzo..
Lo shodo è molto interessante.

Shizuyo il giorno 6 di febbraio ha iniziato a lavorare al museo, c’è una mostra importante Picasso e altri 40  artisti del xxsecolo.
La mostra è molto visitata, il primo mese una media di 800 persone al giorno.Si potranno ammirare le opere di questi artisti ancora tutto il mese di marzo, poi prenderanno il volo per ritornare a casa, al museo Ludwing di Colonia , e cosi anche Shizuyo.
Noo, non è Shizuyo, ma è il suo lavoro che vola via, la mostra chiude, non importa, troveremo sicuramente qualcos’altro.

Stiamo cercando un posto dove poter mettere la poderosa per fare i nuovi lavori, mi manca la mia officina.

Io continuo a studiare, a scuola di calligrafia la mia Sensei dice che sono bravo, e fa vedere a tutte le bambine e ragazze i miei fogli, bravo non direi ci sono bambine di soli 8 anni, cribbio, quelle si che sono brave.
Anche Shizuyo è brava, lei comunque parte avvantaggiata, mah…anch’io, un giorno, forse, chissa.
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Io, dicevo continuo a studiare e tra un dolore un acciacco e l’altro provo anche ad allenarmi per la maratona del 7 marzo.

Ho ricevuto il mio san valentino…..no, non da Shizuyo, Cocono, la figlia della nostra amica mi ha regalato una scatola di ottimi cioccolatini.

Il tempo in questa settimana è decisamente brutto, è nuvoloso a volte piove e la temperatura si aggira intorno a i 17 gradi, per Okinawa questo è inverno..

Oggi abbiamo trovato il rosmarino.
Ritornando a casa, dopo la visita al nostro amico chiropratico e il controllo del nostro banchetto, con ritiro soldi dalla cassetta,… mi spiego meglio, o almeno ci provo; qua potete mettere il vostro banchetto, anche di verdura, scrivete sopra gli articoli il prezzo, mettete una scatolina e dopo passate a ritirare il guadagno, stano ma vero, provate a farlo anche in italia, non garantisco gli stessi risultati .

Fatto sta che mentre ritornavamo a casa abbiamo visto penzolare da un giardino pensile.. ma, non mi dire, il rosmarino, subito allungo un braccio e ne strappo un rametto, profuma tantissimo, i giapponesi non usano il rosmarino in cucina, non lo si trova dal fruttivendolo.
La sera un passaggio al super e troviamo la carne di maialina con 50% di sconto, perfetto, come dice Shizuyo, “maialina e rosmarino è la sua morte”.

Continua a studiare a casa, per conto mio, ancora certi meccanismi non mi sono facili ma capisco abbastanza.

Continuo ad esercitarmi col shodo, è difficile ma faccio progressi, questo mese ho finito con la parola 山ざくら yamazakura, (montagna di ciliegie) composta di 1 kangi e 3 hiragana, …….ora sto scrivendo una nuova parola, 美しい里 utsukushiisato (bel villaggio) composta di 2 kangi e 2 hiragana, tutto il mese a scrivere questa parola.