lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

30 agosto 2013

ultimo giro di giostra

I  lavori nella mia vecchia officina sono terminati (si fa per dire) e abbiamo consegnato le chiavi dell’appartamento a Maika.  Dopo più di due mesi, finalmente, è arrivata la mia patente, adesso siamo pronti  a riprendere il viaggio.
Siete curiosi vero?... volete vedere il risultato di tanto lavoro…avete ragione, dopo così lunga attesa ve lo meritate.
 Ecco a voi un pò di foto...anzi metto su un filmatino fatto tempo fa, adesso i lavori sono..molto più avanti.
Quando finisco, chi lo sa, certo è che se li finisco finisce il divertimento quindi ci penseremo un'altra volta.
intanto godetevi il filmato e diteci cosa ne pensate

Bhe. Allora non dite niente…tutti muti…su sveglia …che ne pensate? Abbiamo fatto un buon lavoro..dai su non siate timidi, commentate criticate …fate voi.

Questo che stiamo per fare sarà l’ultimo giro per la Poderosa, “l’ultimo giro di giostra”, il giro d’onore, se lo è guadagnato davvero.
-Ma no..perchè..? il viaggio deve continuare sempre con lei..non la potete abbandonare, non sarebbe più la stessa cosa- ..lo so, è questo che pensate e che qualcuno di voi mi ha detto.
Ma non è così, la Poderosa è ormai una vecchia signora e non è più il tempo per lei di scriverla la storia.
 La mettiamo in pensione, al coperto, lei che non c’è mai stata, al riparo dalla pioggia dal vento e dal troppo sole…ehh, comeee..uff.. qualcuno mi suggerisce “e dalle troppe cadute”.  
La lasciamo nella nostra officina, ora piccolo monolocale, dove ha il suo posto d’onore. Ogni tanto qualcuno la mettera in moto, gli farà prendere un po’ d’aria o la guarderà semplicemente,  e se l’immaginazione lo porterà negli stessi posti sulle stesse strade che la poderosa ha cavalcato, se sarà capace di sentire i profumi,  il vento freddo, la pioggia il sole la fatica, i pianti o i caldi rassicuranti abbracci delle persone incontrate… o se semplicemente  comincerà a sognare… e allora è perfetto,  è a questo che servono i vecchi, a raccontare storie, a farci sognare.

La nostra idea è quella di andare a salutare degli amici in Portogallo, passando per il lagho di Como dove abita Mauro “selvatiko”, conosciuto in Nepal, per poi proseguire fino ad Amerang, in Germania, nei pressi di Monaco di Baviera, dove vivono MIchael e Rosmarie, anche loro viaggiatori, conosciuti in Thailandia. Poi verso Parigi per ballare un tango e dichiarargli il mio amore eterno, proprio lì, sotto la torre Eiffel…ma noo, che avete capito, non a shizu, a l l a   P o d e r o s aa.
E poi Valencia, Salamanca e ancora a Vigo per rivedere Javier un buon amico, e poi dritti giù in Portogallo, appunto, per riabbracciare Carlos e tutta la tribù, ci sono stati davvero di grande aiuto nei difficili momenti in Timor Leste.
Questa era la nostra idea, è andato tutto come programma sino a Amerang, qua shizu riceve un messaggio dalla sua famiglia, madre e padre sono in ospedale e la madre sembra esser alla fine del suo viaggio.
Decide di rientrare in Giappone per dare l’ultimo saluto alla madre.  La accompagno all’aeroporto e io che non ho nessuna voglia di continuare il viaggio da solo riprendo la via del rientro in Italia.
Ora sono in sardegna, provo a fare il turista mentre aspetto shizu.
Ci ho provato, ma… mi sopporto da turista per massimo un paio d’ore, così  nell’attesa di shizu mi dedico alla realizzazione del pavimento in legno nel nostro appartamento. Materiale riciclato, lo farò con i pallet usati, insomma quei bancali di legno per trasportare la merce che si vedono anche nei supermercati.