lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

25 settembre 2011


Che notte fredda e ventosa, ma noi previdenti abbiamo indossato mutandoni lunghi, maglia e calze termiche cappellino e foulard, non possiamo dire di aver avuto caldo, ma sicuramente siamo stati meglio.  
Il tempo è nuvoloso, tira un vento freddo, che palle.
Dopo colazione andiamo, rientriamo a Canberra e ci fermiamo 10 minuti  all’ufficio informazioni, bagni puliti e acqua calda, ora scaricati e puliti possiamo andare.
Faremo solo strade secondarie, molto “gravel road” strade bianche di ghiaia, che freddo fortuna che non piove.     Si va su, saliamo in montagna 1000 metri, posti incantevoli, strade adatte ai motociclisti, come si vede anche dai molti cartelli qui sono i benvenuti.


Arriviamo a Cooma e il personaggio che questa località a adottato come simbolo mi da da  pensare… che forse… quassù picchia il freddo??!!! …mah..
Alle tre ci fermiamo per un caffè caldo dopo andiamo  al super dove trovo dei ravioli ricotta e spinaci, tipo Giovanni Rana, a meno di metà prezzo 4 porzioni per meno di 2 dollari, li compro subito.
Di nuovo in marcia e ancora più su, sempre più in alto, ma che freddo, non so come faremo stanotte.
Adesso si comincia a scendere, è una strada tutta curve davvero divertente, sono intirizzito dal freddo e guidare in queste condizioni è impegnativo.




In un susseguirsi di curve e paesaggi da cartolina arriviamo  a quota 400, ci accampiamo in un area pic nic 70 km. a sud di Jindabyne, nello Snowy River National Park, proprio sulle sponde di un torrente, monto la tenda e accendo un fuoco alla maniera degli antichi pionieri.
 Non ha importanza se sono intirizzito dal freddo, qua in questo posto in questa terra in questa pace davanti a questo fuoco mi sento…come dire..non voglio dire vivo, ma sto bene, l’unico rumore che sento è il mio respiro, che ancora non ha imparato a muoversi in armonia, tutto il resto, lo scorrere dell’acqua il rumore delle foglie sbattute dal vento, il tonfo di quel ramo caduto, gli uccelli, tutto è musica, è pura danza.   Il mio respiro ancora non sa danzare bene, a volte ancora si distrae perde il ritmo la consapevolezza, non segue la musica, ma poco alla volta una nota dopo l’altra imparerà a danzare in armonia.

La notte è bello sentire il torrente scorrere, poi proprio qua davanti fa una piccola cascata, solo 20 centimetri ma basta per  farlo cantare.










Oggi abbiamo fatto 297 kilometri, cenato ravioli ricotta e spinaci con una carota, carne alla moda sukiya, una mela  e per finire camomilla con miele e zenzero, siamo in tenda e piove…buonanotte.