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oggi è un bel giorno per morire

26 ottobre 2018

i lavori continuano

Dopo aver riparato la trasmissione finale, cambiato i cuscinetti, i paraoli  e sostituito i dischi della frizione ho rimontato tutto e cominciato la costruzione di un nuovo e più spazioso barchino.
Ma abbiamo dovuto rimandare l’inizio dei lavori .  Io e dopo shizu ci siamo operati agli occhi. Tra le visite, gli interventi, la convalescenza e qualche imprevisto se ne sono andati 5 mesi.  Shizu è soddisfatta, molto contenta dell’intervento, dice, lei che miope dall’infanzia non aveva mai abbandonato le sue spesse lenti ora vede bene senza occhiali.
Io non sono stato così fortunato, la convalescenza dell’occhio sinistro è stata lunga e dolorosa.  Dopo l’intervento mi aspettavo, forse perché porto gli occhiali solo da una decina di anni, qualcosa di più, più precisione, o forse mi aspettavo qualcosa che non si può più avere. Ma a pensarci  bene non porto più gli occhiali, tranne che da vicino e solo per alcuni lavori di precisione, il dolore alla testa e al collo è sparito, quindi con tutta onesta mi ritengo fortunato e soddisfatto.
Il tempo passa, è arrivata l’estate e mi son messo a lavorare, avevamo bisogno di rinvigorire le nostre finanze.  Oltre alla stanchezza per la stagione che volge al termine, l'estate ci regala anche un nuovo problema. Shizu non sta bene e nell’ospedale di Olbia non riescono a risolvere, così ci mandano, come dicono da queste parti, in continente, a Pisa,  dove shizu sarà operata.   
 Il 2018 è arrivato,  shizu piano piano si riprende, ora sta decisamente meglio, anche se deve fare dei regolari controlli .
Anche i lavori al nostro sidecar procedono piano piano,  io sto sempre lavorando e il tempo che mi rimane non è molto.
Mentre shizu  puliva dalla ruggine tutte le parti che ne erano intaccate, io procedevo alla costruzione del barchino. Prima una prova con tondini di ferro e cartone, tanto per renderci conto dell’estetica e degli ingombri. Poi la scelta dei materiali, doveva essere tutto di alluminio, ma un problema con la saldatrice a tig mi ha costretto a una modifica del progetto. Ho fatto un telaio di tubi in ferro e poi l’ho pannellato con fogli di alluminio.
Alla fine, non senza qualche riserva, il risultato ottenuto ci piace. Ora possiamo dare il fondo e verniciare il telaio, e tutte quelle parti che andranno di colore nero.
Il nuovo colore scelto è il nero opaco per il telaio, e il resto…poi ve lo dico.
Non è venuto un nero opaco come volevamo noi, ma non avendo nessuna voglia di riverniciarla ce lo facciamo piacere e la teniamo così.










 La moto è rimasta ferma quasi 2 anni, fuori, nel cortile di casa. A Santa teresa gallura la salsedine mangia anche il più duro acciaio, così mi ritrovo il serbatoio corroso e bucato. Visto che ci devo metter mano, elimino quell’inutile cassettino portaoggetti che a conti fatti mi ruba un litro di benzina. Aggiungo un secondo rubinetto dall’altro lato del serbatoio, così sarà possibile utilizzare tutta la benzina al suo interno.      Questa del secondo rubinetto è un idea che ho rubato a mio padre, lo avevo visto fare da lui, una vita fa, sulla sua BMW r 65 . Ho revisionato gli ammortizzatori, l’alternatore, cambiato le crociere dell’albero di trasmissione, costruito un portapacchi e fatto una nuova sella. La sella non è ancora la versione definitiva ma si avvicina molto a quello che ho in testa.
Ho tolto le marmitte basse e costruito un nuovo scarico, un 2 in 1 così si chiama, ma non sono ancora del tutto convinto del risultato ottenuto, così ne sto preparando un secondo con un disegno diverso, e poi deciderò.
Finito di modificare il serbatoio shizu lo ha levigato e ora è pronto insieme ai parafanghi e alle fiancatine, che sempre shizu aveva levigato, alla  mano di fondo, poi lo verniceremo del colore definitivo, un bellissimo lucidissimo color…dopo, dopo ve lo dico.