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oggi è un bel giorno per morire

04 settembre 2011

BRISBANE arrivederci

È tempo di andare, queste sono state due settimane interessanti, nessun giro per musei o giardini botanici, in australia tutte le città, piccole o grandi hanno il loro giardino botanico, ma siamo stati impegnati nella ristrutturazione di una casa, impianto elettrico, idraulico, costruzione porte, pavimenti, veranda e altre cosette.
Io me la cavo bene con i lavori di carpenteria e siccome  Giuseppe e Maria avevano bisogno di un tuttofare, quale migliore occasione per ricambiare la loro gentile ospitalità.
E così un giorno taglio di una parete, la casa è di legno, per spostare una porta, la casa è sprovvista di bagno e allora via con l’impianto idraulico, scaldaacqua nuovo, caspita quanto costano da queste parti, raccordi rubinetti tubi di rame ee… stasera doccia calda.
-Questa stanza è grande, possiamo fare una partizione-, così la chiama Giuseppe,
- mettere una porta- … Giuseppe, dimmi cosa vuoi e io lo faccio, no worries…
e ancora ha voluto fare la zona lavanderia fuori, sotto tettoia della veranda, ma ancora la veranda non c’era e neppure la tettoia.
Ci siamo divertiti, anche un po’ stancati a dir il vero, ma lavorare mi piace e un po’ mi mancava.
Sicuramente l’ho già scritto, i nostri amici Giuseppe e Maria sono immigrati più di 40 anni fa dalla Sicilia, la loro storia è interessante.  Sempre a colazione a pranzo a cena, noi abbiamo sempre mangiato con loro, ci raccontano qualche fatto, storie di vita in Sicilia e cose passate qua in Australia.
Non parlano proprio bene l’italiano, per me non è un problema, ma  Shizu non capisce quasi niente e quello che pensa di aver capito… è sbagliato.

Grazie alla generosità di Giuseppe e Maria ora possiamo continuare il nostro viaggio, abbiamo potuto anche comprare una nuova camera digitale, quello che è successo alla nostra”vecchia nuova” camera lo sapete.
Questa volta non ci facciamo fregare, abbiamo scelto un Olympus TG610 impermeabile, antiurto, antipolvere, resistenti al freddo e ai graffi, di meglio non si può…lo spero.


Siamo pronti colazione e Maria ci fa ancora un regalo, mi dice  -prendi questi-, mostrandomi un paio di jeans nuovi, -questi non hanno le prese d’aria come i tuoi-, e già, i miei pantaloni tutti rattoppati non ne potevano più, sistemo uno strappo e se ne apre un altro, una storia infinita.
Ma non basta, ci da anche due giubbotti pesanti, proprio quello che stavamo cercando, il caso la fortuna.
Ok, però ora basta, noi andiamo, - e adesso, non ritornate più… sarà difficile vero…- ci chiede Giuseppe, poi si commuove ed entra in casa.
Indossiamo i caschi giro la chiave pigio l’interruttore della poderosa che silenziosa, la saldatura fatta a Broome ancora regge, risponde immediatamente.
Maria ci scorta al cancello, mentre Giuseppe da sopra la terrazza piange e ci saluta con la mano,- state attenti, torna quando vuoi-.



Ora siamo ancora in zona, ci siamo accampati a Monte Coot-tha, 200 metri slm.un gran bel posto che domina la città, una foresta tenuta in maniera ordinata, non molto naturale , a mio parere, ma perfetta per passeggiare andare in bicicletta, fare picnic o semplicemente per osservare  respirare la natura.









Noi siamo accampati in questa foresta da due giorni, non nello stesso posto, a noi  piace cambiare, la prima sera abbiamo messo la tenda accanto a un ruscello, ieri invece in un’area picnic, e stamane al risveglio c'erano 2 furgoni della manutenzione, stavano aspettando che noi ci alzassimo per iniziare a lavorare, pitturazione tavoli e tettoie.







Sono rimasti tranquilli, come dicono da queste parti no worries, ad aspettare che noi  raccogliessimo tutte le nostre cose e poi hanno iniziato a lavorare, molto, moltooo tranquillamente, alla maniera australiana.
Stasera dove mettiamo la nostra casa,  quale panorama al risveglio?  Ancora non lo sappiamo, 

2 commenti:

  1. Leggere il vostro racconto è sempre entusiasmante e interessante, se riuscite scrivete più spesso, così farete contente tantissime persone che vi seguono!!!
    Continuate così, almeno finchè potete... e se vi serve... a disposizione

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  2. Como pájaros que vuelan.

    Como nubes que pasan.

    Como el roció cada mañana al levantar el día.

    ¿es esto una canción?

    No lo se viajeros...

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