Sono a bordo seduto sulla poltrona 55J, posto finestrino, ma non si può aprire... questa è un aggiunta al post precedente che non ho potuto terminare causa imbarco immediato:
Dopo la cena con Hitomi, Kotaro e l’amico il sig. Lungo, tornati a casa io e Shizuyo siamo stati ore a parlare dei nostri incontri e di come molti di questi si sono trasformati in amicizia, tanto che non siamo riusciti a preparare niente, e la mattina alle 11,30 quando è venuta Hitomi per portarci alla stazione, eravamo ancora in altomare, non avevamo preparato niente, ancora da fare la doccia, ancora da sistemare un pò la casa, che figura…e come al solito tutto di corsa, ci capita sempre cosi, non riusciamo mai a essere organizzati, ma va bene ugualmente.
Hitomi è stata contenta del libro che gli abbiamo regalato ieri, dice che lo leggerà così farà pratica con l’italiano, e ci ha consegna un biglietto.
Lo ha scritto in italiano, anche lei studia, vuole un giorno parlare bene, e di sicuro ci riuscirà, lo desidera con tutto il suo essere, meravigliosa Hitomi, vi faccio vedere il biglietto che ci ha scritto, mi ha emozionato.
Ma è ormai l’ora di pranzo e Hitomi ci porta a mangiare la soba, in un ristorantino che è una delizia, piccolo, luminoso e il cibo non è da meno, anche in questo caso una vera delizia.
Mentre siamo al ristorante una telefonata del marito, il sig. Kotaro, vuole ancora salutarci, e raccomandarci di stare attenti, ci ringrazia e ci dice di ritornare.
Hitomi ci parla del marito, dice che è un uomo buono, e che è felice di averci conosciuto, e che ora è un pò triste perchè partiamo, si sente solo.
Poi di nuovo a casa carichiamo la macchina e via verso la stazione, e qua, Hitomi ci fa le solite raccomandazioni, mi chiama signor mauri mi abbraccia e piange, poi la vediamo correre via, e ancora dalla macchina con il braccio fuori allontanandosi ci saluta.
Siamo rimasti soli, ma non ci sentiamo soli, possiamo sentire il calore di tutte le persone a cui vogliamo bene e che ce ne vogliono, noi non siamo soli,
Shizuyo mi dice, abbiamo tanti amici, si può, certo le rispondo, come si fa, mi chiede, non pensare, non fare calcoli, impara ad ascoltare, è molto semplice, più di quanto si creda, bisogna solo aprirsi, chiudi gli occhi nessuna paura, e non sarai mai sola.
Hitomi e Kotaro non ci hanno semplicemente fatto stare a casa loro, hanno fatto di più, ci hanno messo il cuore, ogni giorno per questi due mesi si sono preoccupati per noi, se faceva freddo, se avevamo abbastanza da mangiare, se ci sentivamo soli, ..
Pensa se fosse sempre cosi, non mi serve lo regalo, ho una casa vuota ospito qualcuno, mi serve qualcosa la chiedo, condivisione, sarebbe bello, magari forse un giorno, speriamolo, chissà, i sogni a volte si avverano….
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