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oggi è un bel giorno per morire

20 dicembre 2012

ITALIA


19 dicembre
La notte è passata tranquilla sui comodi divanetti della sala bar, il mare era appena mosso e shizu anche senza la pastiglia è stata bene.  La mattina alle 10 arriviamo al porto di Brindisi. Piove, ci mettiamo le tute antiacqua e sbarchiamo. 
Cerchiamo le indicazioni per Lecce, abbiamo appuntamento con Mimmo, il professore, motociclista possessore di transalp e curatore della pagina pubblicazioni sul sito della Lissta.   Arriviamo a Lecce e trovo subito un mcdonalds da dove poter collegarmi. Chiamo Mimmo e dice che ci aspetta a casa, a Monteroni di Lecce, un paese a pochi kilometri.
 Ma a una rotonda, non so perché  ci ritroviamo a scivolare a terra. La velocità era bassa, shizu si era già sganciata dalla moto, io tranquillo ancora la tenevo stretta aspettando la fine della scivolata quando s’impunta sull’asfalto si solleva e ricade, proprio con un angolo della valigia, sulla mia gamba. La classica caduta del pirla. Subito la gente ci soccorre e arriva anche l’ambulanza. Controllo e medicazione della ferita, sembra tutto a posto, per ora niente ospedale, ci andremo nel pomeriggio e dopo la radiografia con esito negativo mi prescrivono riposo e farmaci.     Poi arriva anche Mimmo, lo avevo avvertito in precedenza grazie alla gentilezza di un passante e al suo cellulare, naturalmente, e così facciamo conoscenza da dentro un’ambulanza. 
Questa è la prima volta che incontriamo Mimmo, ci conoscevamo solo tramite internet, facebook e il sito della Lissta, lui aveva recensito il nostro libro. Volevamo conoscerlo, così abbiamo organizzato il rientro  in Italia traghettandoci dalla Grecia. Un poco acciaccato rimonto in sella e anche con il manubrio decisamente piegato riesco a guidare sino a casa sua.

Qua conosciamo Lina, la moglie, che ci accoglie in modo caloroso, ci fa sentire immediatamente a nostro agio, come in famiglia.
Il pranzo era già pronto,  antipasti, minestrone e formaggi, il tutto accompagnato da un ottimo rosso, un primitivo. Nel pomeriggio portiamo la moto dal meccanico di fiducia per cambiare il manubrio, montare un nuovo specchietto e già che ci siamo e che ce l’ho, faccio cambiare anche il copertone anteriore, completamente liscio.
Nel frattempo che il meccanico sistema la moto noi siamo stati all’ospedale, ma questo ve l’ho già raccontato.  Al rientro un ottima pizza fatta in casa ci stava  aspettando, naturalmente il tutto, come a pranzo, annaffiato da un corposo primitivo. Dopo, rilassati davanti al camino acceso siamo rimasti a parlare così senza un filo conduttore preciso di viaggi e di altro. Naturalmente siamo stati ospiti anche per la notte.


La mattina va meglio, almeno si dice sempre così, dopo colazione conosciamo Donatella, la figlia, e dopo le foto ricordo Mimmo e Lina in sella alla loro transalp ci accompagnano sino all’imbocco della strada che ci porterà a Porto Cesareo.



Devo stare attento, dopo 2 anni di guida a sinistra molte volte, soprattutto negli incroci o nelle rotonde,  mi incasino, non so più da che parte andare e sbaglio direzione, come in questo caso che mi sono immesso sulla strada in contromano. Per fortuna che è andata bene. 
Facciamo sosta a Porto Cesareo per pranzo, ci siamo comprati due panini imbottiti in un piccolo negozio e poi mandarini a “go go”. Questi vengono dal giardino di Lina, senza conservanti, naturali, ne abbiamo una borsa piena.









È una giornata soleggiata ma ventosa, ci rimettiamo in strada. Alle 4,  poco prima di trebisacce  ci fermiamo a far la spesa e caricare l’acqua.   Appena fuori dal paese imbocchiamo una stradina che porta al mare e in un campo appena a ridosso della spiaggia sotto un grande albero di fico facciamo il campo. Davanti a un tramonto mozzafiato, ci sembrava di essere in Australia, prepariamo una zuppa, annaffiata no, non con del primitivo ma con un caldo tè, che comunque ci ha fatto piacere. E ancora succosi dolcissimi mandarini, grazie Lina.
Che bello dormire vicino al mare, a noi lo sapete piace un sacco il suono della risacca, che musica quando sei in tenda. 



1 commento:

  1. Ca**ooooooooo!!!!! leggo ora del tuo incidente, appena rimesso piede, o meglio, ruota in Italia, e a pochi giorni dal ritorno, che brutta roba! spero vada meglio ora!
    Io non ho ancora letto tutti i post del blog, quindi mi chiedo: ma questo e` stato l`unico incidente del vostro viaggio?
    Un saluto, Claudia

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