lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

04 aprile 2012

viva il Portogallo


 Ci svegliamo presto, colazione una rinfrescante nuotata poi smontiamo il campo e controlliamo di non dimenticare niente e di lasciare tutto in ordine.   Adesso come ritorniamo, quante volte dovremo fermarci per scaricare tutto, quanti viaggi avanti e indietro,  non voglio cadere, anche perché nella caduta dell’altro giorno si è rotto anche il supporto della valigia destra, gli ho dato una sistemata ma mi occorre una saldatrice, se ci ricado ancora sopra prima di saldarlo…diventa un problema.
Decidiamo di iniziare carichi sino al primo punto critico, stiamo legando i bagagli quando arrivano due grossi fuoristrada, si fermano non distanti da noi, escono da uno due ragazzi stranieri, dall’altro 3 locali.
Mi avvicino mi presento e gli chiedo se quando vanno via possono portare su anche le mie valige, non importa quando, noi possiamo aspettare.
Nessun problema, loro sono portoghesi…che cosa ancora portoghesi…che volete che vi dica, i portoghesi sono un popolo ospitale sempre pronto ad aiutare, ancora una volta viva il Portogallo che ci toglie dai guai.
Carico tutti i bagagli sul pickup dei portoghesi,  io e shizo e la poderosa ci mettiamo in marcia.
Shizu mi chiede come va la moto, va benissimo e ora la proviamo, -ma io scendo quando-…se sarà il caso ti farò scendere, ma ora andiamo.
Comincio tranquillo, poi mi alzo in piedi sulle pedane, proprio come faceva Coppi sui pedali,  ragazzi non ce né per nessuno, non posso dire che è stata una passeggiata, abbiamo avuto anche qualche brutto sbandamento, ma così di prima mattina con la forza nelle braccia tutto è risultato più facile. 
Negli 8 kilometri   mi sono fermato solo una volta,  proprio dove due giorni prima eravamo caduti e avevamo rotto il faro. Ma guarda tu cosa vedo tra le pietre, il pezzo di vetro mancante, che spettacolo, la moto va che è una bellezza, il faro tornerà praticamente nuovo e noi ci stiamo divertendo…vero shizu che ci stiamo divertendo..? -vero vero-..


Fermi sulla strada mentre aspettiamo le nostre valige facciamo amicizia con dei bimbi, oggi niente scuola, poi appena arrivano i ragazzi montiamo le valige, saluti foto e andiamo.


 Si rientra a Dili di corsa, il carnet dovrebbe ormai essere arrivato il visto Indonesia lo abbiamo e poi sentiamo proprio la necessita di lasciare questo paese.
Appena arrivati, più di 2 mesi fa, Timor Est ci aveva fatto tutta un’altra impressione, una buona impressione, ma è stato un inganno, era solo la novità dei primi giorni.

1 commento:

  1. Grande mauri...

    En la tierra a la que Dios nos llevo.

    Y no se bien si veo al Ayatola, o a buda.

    lo importante es no hacerse daño.

    Si te digo la verdad siempre hubo una gran simpatía, con nuestros pueblos vecinos, me refiero al portugués. Creo que en realidad tienen un grande amor, espero que alguna vez se conozca el español, cuando la mentira del ingles deje de influir, pero claro la economía....

    Que gran acierto Mauri, la simpleza de la luz, es igual a la verdad, de las estrellas sobre nuestras cabezas.

    Obligado.

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