lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

08 settembre 2009

DAY114..........ieri acclamato, oggi................

Partiamo con tute da pioggia , piove poco , ma smette presto, dopo 75 km il contakilometri si ferma, anche noi ci fermiamo e controllo subito, smonto la ruota anteriore, non ce niente da fare, l’ingranaggio in teflon che trasmette i giri al cavo e consumato, non si puo riparare , soltanto sostituire, mi dispiace ,  ora dovro prestare piu attenzione ai cartelli kilometrici stradali, per sapere quanta benzina ci resta.

Femo a un distributore a fare benzina ci accorgiamo che abbiamo ammazzato un uccellino, i suoi resti sono incastrati tra la pedivella del freno e la pedalina destra,  lo tolgo con la punta delle dita, mentre un automobilista mi dice qualcosa in russo, io alzo le spalle e metto su una faccina triste, lo guardo come dire: che potevo fare, non ho potuto evitarlo, facciamo il pieno e ripartiamo.

La strada a tratti è veloce e a tratti ritorna lo sterrato, ci fermiamo ogni distributore che incontriamo, anche solo per mettere 3 o 4 litri.
Alle 11 ci fermiamo a far colazione in un cafe appena aperto, gestito da due simpatiche signore.

E’ pomeriggio percorriamo a 7000 giri , credo a quasi 130 km orari un tratto di strada asfaltata, quando  vedo qualcosa, forse un cane che esce correndo dalla boscaglia, una botta, un forte colpo allo stinco destro, un sobbalzo della moto, rallento mi fermo, scendiamo controllo la moto, il paramotore  è piegato, il paracarene destro piegato e rotto in due punti, ma hanno fatto il loro lavoro, il radiatore si è salvato.

Ci siamo fermati a 100 m dall’impatto, c’e una macchina ferma con una signora, sicuramente era il suo cane, ci dispiace.

Soltanto ieri venivo acclamato, oggi vengo additato come assassino, come è strana la vita.

La signora riparte caricando i resti del suo cane in auto e anche noi , nella direzione opposta.

Anche oggi si sposta l’orologio di un’altra ora avanti, sono le 8,30 il primo paese è ancora lontano, non abbiamo niente da mangiare, ci fermiamo in un caffè sulla strada, zuppa di pollo, purè con amburghesa russa, pomodori e cetriolo, naturalmente the il tutto per 6 euro.
Siamo sazi, la cena era ottima, le due signore anche queste simpaticcissime, vogliono che firmiamo il libro degli ospiti.

Ripartiamo ancora 10 km e ci accampiamo .

Oggi fatti 650 km  dovrebbero esserci rimasti ancora 1000 km per Vladivostok, e poi Giappone.


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