Il dopo Jember, brutto risveglio, come
un pugno nello stomaco, ma probabilmente è meglio così, se no la nostra storia
potrebbe sembrare solo un bel sogno.
A volte succede, sono tre anni...oh a
proposito, è il nostro anniversario, sono passati esattamente tre anni e una
settimana da quel 18 maggio 2009 quando freschi e puliti… beh che dite, ce li
fate gli auguri.
Come dicevo sono tre anni che siamo in
strada e sino ad oggi abbiamo incontrato tanta gente sempre pronta ad aiutarci.
Anche qua in Jember è successo lo
stesso, ci hanno accolto in maniera calorosa, si sono presi cura di noi come
fossimo di famiglia. Ma è successo che
proprio uno di questi nuovi amici ci ha ingannato e con l’inganno ci
ha”derubato” di una discreta somma di denaro, tanti o pochi..? …in questo
momento e in questo posto direi tanti, ma non è questo che ci fa star male, la
strada ci ha insegnato a non preoccuparci… come recita un proverbio orientale
“gli ostacoli le pietre che incontri sulla strada sono la strada stessa” …e allora che problema c’è…andiamo .
Ma questo era il dopo Jember, parliamo
invece di quello che è successo e del successo del raduno motociclistico, il
“Tanjung Papuma Bikers Day”, il primo raduno aperto a tutte le moto e tutti i
motociclisti, all bikers all brother.
La manifestazione è stata un successo a
metà, aspettavamo almeno 4/5000 bikers ma il conteggio finale si ferma a 2200,
peccato, si sarebbero di certo divertiti. Noi ci siamo divertiti come matti,
shizuyo con altri amici si è scatenata in una danza collettiva, molto di moda
da queste parti, il dangdut.

E poi per concludere la serata la sexy
dance, una sexy dance un po’ strana, la ballano gli “uomini”, alle donne in
pubblico all’aperto non è permesso sculettare in mutandine e reggiseno, ma se
lo fa un “uomo” nessun problema, anzi un enorme successo…mah… paese che vai
…usanze che trovi.
La mattina della domenica sveglia alle
sei, esco dalla tenda e vado in cerca di qualcosa di decente da mangiare, a
volte il cibo italiano o quello giapponese ci manca, qua tutto è fritto e super
piccante a cominciare dalla colazione. Facciamo colazione con un piatto di riso
bianco e un caffè mentre sul palco si esibisce un gruppo di aerobica che cerca
in tutte le maniere di coinvolgere, senza riuscirci, quello che resta dei
motociclisti dopo una notte di bagordi.
Finita la colazione andiamo a fare un
giro sulla spiaggia, Papuma Beach è veramente un bel posto, da questa spiaggia
tutte le sere partono le coloratissime barche dei pescatori.

Prima di pranzo ci
sono state le premiazioni e la lotteria, anche noi siamo stati premiati, ci
hanno chiamato sul palco presentato al pubblico e regalato una targa di
partecipazione, ma non è bastato, Ivan ci ha anche consegnato una busta con
dentro il ricavato di una colletta tra i motociclisti, per il nostro viaggio,
perché questo è anche il loro sogno ci ha detto. Poi la tv locale ci ha fatto
un’intervista e un sacco di bikers ha voluto sapere del viaggio, mille domande
e hanno voluto anche vedere che cosa ci
portiamo dietro, nelle valige, ma la cosa che ha destato vera ammirazione è
stata la mia trousse di attrezzi.
Oggi è sabato 26, è passata una settimana
dal "Papuma Biker Day", siamo ancora a Jember a casa del nostro amico Ivan, ma
lui non c’è . Qua siamo in buona
compagnia, con noi ci sono altri amici in attesa, Ivan ha per così dire “fregato” anche loro.
I giorni passano e siamo dovuti
ritornare all’immigrazione per prolungare un’altra volta il visto, questa volta
la pratica richiede più tempo, ci riconsegneranno i passaporti solo mercoledì,
poi ci rimetteremo in viaggio ma prima ci piacerebbe rivedere il nostro amico
Ivan, non per i soldi, solo vorrei chiedergli…non lo so ma spero comunque di
rivederlo.
Terima Kasih Indonesia…Grazie Indonesia.
