lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

14 ottobre 2009

.....primo giorno di scuola..........

Sveglia  all’alba, colazione e doccia, saluto con un bacio Shizuyo, prendo lo zainetto e come un bravo studente mi avvio nervoso verso la scuola.
Sono 10 minuti a piedi,
- quanta gente-
 tutti giovanissimi, la prima ora non capisco niente, e cosi continuo per le altre 3.

La mia compagna di banco Mariflor, una ragazza filippina, ne sa tanto quanto me, questo un pò mi consola.

Speriamo domani.
Alla 1 rientro a casa, la mamma …ops . Shizuyo mi aspetta , vuol sapere come è andata….-bene bene-, dico io…sapendo di mentire, poi la supplico di aiutarmi.
Uffi.. ragazzi sarà dura.

Shizuyo è stata dal dottore per l’orecchio,  gli ha dato degli antibiotici, ancora non si puo intervenire, deve aspettare una settimana, poi farà un altro esame, non ci dovrebbero essere problemi.

13 ottobre 2009

...scuola e chiropratico...

Sono le 9, dobbiamo andare all’ufficio postale, oggi scade il termine per pagare la multa.
 Dopo la posta ricerca di una scuola di giapponese, la troviamo, il corso base inizia oggi, la fortuna.
Assisto a 2 ore di lezione e decido- che si, mi iscrivo-
 per ora il primo quarto, 3 mesi, 150.000 yen, mi danno il libro e… ci vediamo domani.

Mentre torniamo a “casa” andiamo da un chiropratico per la mia schiena, mi visita e fa il primo trattamento.
 E’entusiasta del viaggio, anche invidioso, dice che questa è una cosa che lo spaventa, ma vorrebbe vivere cosi, ci fà un intervista per la rivista del suo lavoro,  prendo il prossimo appuntamento e pago, 2 ore… 3500 yen, incredibile, in italia per 20 minuti pagavo 45 euro.

Il quaderno l’ho comprato, il libro c’è, la matita con la gomma eccole, la penna tanti colori, vediamo..non manca niente, sono  pronto, domani il mio primo giorno di scuola dopo… quanti anni .…ummm….va be lasciamo perdere, spero solo di ottenere migliori risultati.


12 ottobre 2009

DAY148...Okinawa.

Il Kerama hostel dove siamo alloggiati, è tipo… gli ostelli della gioventù europei che mi ricordo, però molto meglio.
Alle 9 facciamo colazione poi prepariamo la moto e andiamo a casa del padre di Shizuyo.

Quando arriviamo ci sta aspettando sul terrazzino, è contessimo continua a guardarmi e mi dice fatti vedere, Shizuyo dice che per lui questo viaggio è troppo grande, non può pensarlo.

Abbiamo appuntamento alle 3 con le sorelle e il fratello di Shizuyo per andare all’ospedale a trovare la madre.

 La sera cena a casa del padre tutti insieme, la sorella grande  è divertentissima, è molto comica.
Cena ottima e abbondante, sushi e tempura , ma non ho fatto foto, troppa fame, mi sono dimenticato.

Abbiamo guardato foto e filmati girati durante il viaggio, le sorelle erano meravigliate del fatto che non facevamo la doccia tutti i giorni.

Domani abbiamo una giornata piena, andiamo a dormire.

11 ottobre 2009

DAY147...in navigazione

Alle 5,la prima fermata, ad Amamioshima, isola stupenda, qua vive una zia e uno zio di Shizuyo.
Non riesco a dormire, non so cosa fare, vado sul ponte, è una giornata calda, c’è foschia, la costa appare sfumata.
Shizuyo dorme ancora quando alle 9 arriviamo all’isola di Tukunoshima.
La sveglio e facciamo colazione, a bordo non c’è niente, ancora una doccia, tanto.. per far passare il tempo, poi fuori sul ponte a vedere avvicinarsi l’isola di Okierabujma, attracchiamo alle 11, dieci minuti, giusto il tempo di sbarcare 2 passeggeri e si riparte, prossima fermata l’isola di Yorontou, ci arriviamo dopo 2 ore
.
Abbiamo fame, pranziamo  con un piatto di riso, alle 4.30 attracchiamo al porto di Motobu sull’isola di Okinawa, e dopo, finalmente gli ultimi 56 km e alle 6,30 sbarcheremo a Naha, la capitale 
.
Siamo arrivati, sbarchiamo che gia è buio, una pioggerellina ci accompagna sino al dormitorio che abbiamo prenotato, arriviamo, sistemiamo le nostre cose,conosciamo Kogi, anche lui un viaggiatore. 


10 ottobre 2009

DAY146...traghetto per Okinawa

Sveglia alle sei, il tempo è bello, con tranquillita facciamo colazione, ci sono gli ultimi 47 km da fare.
Ore 8 si parte, arriviamo al porto di Kagoshima alle 11, facciamo i biglietti, anche la poderosa ha il suo biglietto.

Andiamo a comprare del cibo per la sera e per il pranzo di domani, ci sistemiamo nella sala d’aspetto della stazione marittima e mangiamo il nostro bento.

Dobbiamo prenotare una stanza in Okinawa, andiamo in giro per la citta con il conpiuters per trovare una rete non protetta che ci permetta di collegarci, dopo 20 minuti trovata, e troviamo anche un hostello, 2000 yen per dormire, lo prenotiamo subito
.
Sono le 4 si torna al porto, alle 5 ci imbarchiamo, la nave è misera, è una porta container adibita anche a trasporto passeggeri, solo enormi stanzoni per dormire, niente bar o bagno pubblico, che sfortuna, domani ci sarebbe stata una vera nave, pazienza.

Alle 6 puntuale salpa,  la foto di rito, e ceniamo, pesce riso zuppa, poi  mentre io scrivo al compiuters Shizuyo si addormenta, alle 10, mi fà troppa tenerezza, stacco e andiamo a dormire.

09 ottobre 2009

DAY145. una belva feroce...............

Ha piovuto quasi tutta la notte, ora non piove, ma il cielo è nuvoloso, aspettiamo la segetaria del museo, la ringraziamo ancora  ci salutiamomo e partiamo, mancano 330 km, non sono niente ma sulle strade giapponesi, lo sappiamo, e dopo la multa lo sappiamo ancora meglio, ci vogliono se tutto va bene 8 ore di guida consecutiva, uno stress, ancora non ho questa tranquillita nel polso.

Alle 3 siamo a poco meno di 50 km, il traghetto parte alle 6 e si deve essere al porto alle 5 per imbarcare la poderosa,  decidiamo di fermarci qui a Miyakonojo, facciamo compere e troviamo un campo per la notte, è un bel posto, ma non sono tranquillo, il mio istinto mi mette sull’allerta, e non
si sbagliava, un animale feroce si aggira intorno alla tenda,... che fare,??? cerco di farmelo amico, provo con del cibo, poco dopo la belva è ammansita, anzi troppo, per favore non ti strusciare, vai via o stasera cucino carne,continua ancora un pò a gironzoltre attorno alla tenda, io la tengo d’occhio, non si sa mai, sono belve feroci, poi con l'ultimo ruggito,si allontana.

Domani saremo al porto, poi dopo 24,40 ore di traversata metteremo piede in Okinawa,.
Buonanotte. 
  


08 ottobre 2009

DAY144 . delusione tifone.........

La notte è passata e anche il tifone, sono rimasto sveglio sino alle 3, ma niente solo molto vento forte e pioggia, il tifone è passato più a nord, sarà per la prossima.

Sono le 8 e ci fa visita un signore  che con il suo camion, per il suo lavoro, viene a prendere l’acqua  del ruscello qua sotto.

Noi laviamo le stovigle nel ruscello, fa freddo ma l’acqua è quasi calda , sicuramante si mischia a qualche falda termale, la zona è tutta un onsen, terme giapponesi.

Facciamo colazione, non piove ma il tempo è brutto, mancano pochi kilometri al paese, alle 11 arriviamo in centro, subito andiamo a Iwashita collection  Super museo, qua c’è un po di tutto, vetrate antiche, vecchi gioccattoli, mobili , cianfrusagle e moto, tante moto.
 .
Nel 2007 c’eravamo gia stati, a piedi e avevo detto a Shizuyo che saremmo ritornati, ma in moto, ed eccoci qua, alla cassa mostro i biglietti del 2007 che ci danno diritto al 50% di sconto, ci fanno anche la foto per il libro dei visitatori, MITICO.

Continua a piovere e fa freddo, siamo in montagna, dobbiamo trovare un hotel per la notte, ci aiuta la ragazza del museo, telefonando ai vari hotel, ma sono troppo costosi per noi, anche 60 euro, la ragazza allora  telefona al presidente, cosi lo chiama, è il proprietario del museo, per chiedere se possiamo dormire li ,- certo ,va bene -, abbiamo un posto per la notte,è un vecchio vagone ferroviario della seconda guerra adibito ad appartamento per i biker di passaggio, con luce acqua microonde e stufa.

Andiamo in centro a comprare la cena , e nel bagno pubblico, acqua termale, per soli 200 yen,  ci passiamo 2 ore, si torna  al museo , cena massaggio e buonanotte



07 ottobre 2009

DAY143..polizia giapponese

Sono le 6 usciamo dalla tenda, un signore sta sistemando gli ormeggi della sua barca, ci salutiamo, ci chiede da dove veniamo, è affascinato dal  nostro viaggio, continua ripetere che grande che grande, poi dice di stare molto attenti, che stiamo andando incontro al tifone, ci saluta e va via.
Smontiami la tenda, e poco dopo ritorna il signore portandoci due lattine di the.

Partiamo, alle 10 facciamo il nostro primo incontro con la polizia  giapponese.
Stiamo percorrendo la nazionale, una strada a due corsie per senzo di marcia, a un certo punto 2 polizziotti sventolando delle bandiere ci fanno cenno di accostare, e correndoci affianco ci indicano il posto dove parcheggiare, eccesso di velocità, patente per favore.

Scendo dalla moto, e come abbiamo sempre fatto con le altre polizie faccio finta, anzi mi viene naturale di  non capire niente, il poliziotto chiede all’altro, come facciamo a spiegare, è italiano.. in inglese…poi Shizuyo si toglie il casco, il polizia gli chiede se è giapponese, Shizuyo a un attimo di…. voleva fare la solita scena,che gli riesce bene e gli piace molto, è titubante,  ci guardiamo, poi dice si sono giapponese, allora il polizziotto ora più tranquillo gli chiede di tradurre, ci porta alla macchina  e li ci spiegano tutto, ci fanno vedere il compiuter , dove esce un tagliando con scritta la velocita il giorno e i km, 85km il limite è 60, 25km di troppo, ora dice che stacchera questo scontrino e lo attacca sulla carta che poi dara a il suo collega, hai capito tutto, si, ok allora faccio, dice
.
L’altro poliziotto ci dice di sederci per favore, che ci spiega come funziona, io provo a contestare dicendo come fanno a sapere che ero proprio io, allora mi fanno vedere come funziona, un loro collega e appostato 300 m prima con il radar,  sono collegati via radio,      -va bene va bene- dico io,                               - hai altre domande- mi chiede, che ti spiego tutto
.
Cominciano a scrivere, credo che no abbiano mai visto una patente internazionale, telefonano al comando per sapere quali dati prendere, continuano a chiederci quando ce ne andiamo dal Giappone, dove andiamo e perché correvo.

Consapevoli che da me non prenderanno mai quei soldi, fanno scrivere una dichiarazione a Shizuyo , con  scritto: io Shizuyo……… sono sulla moto con mio marito che andava a 85km in una strada con il limite di 60, facendo 25 km in più, noi abbiamo fatto questa infrazione, il giorno…alle ore….
Ha poi firmato e ha dovuto appore l’impronta digitale.???!!!!

Poi  hanno compilato altri fogli che io ho dovuto firmare, anch'io con l’impronta, due impronte, una sulla mia firma e una sul tagliando della velocità , quello da incollare.
I polizziotti molto gentili e precisi, mancava solo il the,  il tutto è durato un ‘ora.
Anche loro ci hanno ricordato di stare attenti perche arriva il tifone e di guidare con prudenza.

Tutto questo ci costera 15000 yen da pagare entro una settimana, se superavo il limite di 30 km c’è immediatamente il tribunale  con il sequestro di moto e patente e non so che altro.
Per la cronaca  1500 yen  sono  110 euro.
È stata un esperienza interessante, costosa ma interessante.

Si riparte verso il tunnel che ci portera a Kiushiu, pero e chiuso, cosi abbiamo dovuto prendere un tratto di autostrada, ci siamo fermati in un autogrill a pranzare, poi la prima uscita è la nostra , pochi km ci sono costati 7 euro .

Facciamo provviste a un market e  decidiamo di fermarci sono le 3 e comincia piovere, alle 4 piove troppo, ci fermiamo  poco prima di Yufuin sotto un cavalcavia autostradale, affianco a noi poco più in basso scorre anche un ruscello.
Siamio in tenda, bevo un the caldo e penso che  domani forse vedro il mio primo tifone, fantastico, ma Shizuyo dice che è meglio di no e spera che il tifone vada da un ‘altra parte.
Sara quel che sara, buonanotte. 




06 ottobre 2009

DAY142..un tifone in arrivo........

 Ci svegliamo alle 5 piove, ma noi  previdenti abbiamo piazzato la tenda sotto al ponte, continuiamo a stare in tenda sino alle 6, come si calma smontiamo, colazione tute da pioggia e andiamo
.
La strada è un massacro, prima seconda ferma, piede a terra , semaforo, di nuovo prima seconda piede a terra, semaforo e di nuovo..tutta cosi , sempre,.

Anche su strade a due o tre corsie il giapponese non sorpassa, al massimo si affianca, certo è difficile sorpassare quando il limite è dei 40, io, ogni tanto qualche sorpasso passandoci anche in mezzo ce lo metto,Shizuyo dice che l’automobilista giapponese si spaventa, sarà per questo, che il ministro dei trasporti ai giapponesi che vanno in viaggio all’estero consiglia di non guidare.

La pioggia ha smesso non fa freddo, procediamo spediti, si fa per dire, e arriviamo a Hiroshima.
 A Hiroshima ci ero già stato nel 2006, ero anche andato al museo, ma non mi interessa piu di tanto, anche questa volta come la prima ho preferito sedermi nel parco, e ascoltare, e ancora una volta ho provato quello che nessun museo puo darmi.

Mentre tentavo di scattare la foto di rito con l’autoscatto, ne ho fatte ben 17 prima di arrendermi, vi spiego, la macchina l’avevo sistemata al di la della strada su un muretto, poi dovevo correre vicino a Shizuyo, ma dovevo anche scavalcare il muretto,  le macchine passavano e tutte le volte che arrivavo era tardi, alla fine il risultato è questo, foto n16.

Abbiamo conusciuto una coppia di Tokio,  loro hanno fatto il giro del mondo in tandem, e pensate che in Giappone il tandem è vietato, tre anni, che spettacolo.

Qua al parco davanti al museo molta gente ci ha chiesto del nostro viaggio, tutti stranieri, non un solo giapponese, che strano.

Sono le 4 si parte, come al solito ricerca di un postro per la notte, lo troviamo un altra volta è la sponda di un fiume, molto bello, con l’erba falciata di fresco, ci piace,  montiamo il campo e ceniamo.
 Un vecchietto passa trovarci, è preoccupato, ci dice che oggi e domani va ancora bene ma giovedi potrebbero esserci problema con il tifone, di stare molto attenti, non è un tifone grande , ma sempre pericoloso.



05 ottobre 2009

DAY141

Ci svegliamo alle 8, prepariamo la colazione.
Ogni volta che dorma in un albergo, su un letto, mi sveglio pieno di dolori, il collo mi fa male, è rigido, la giornata comincia male.

Andiamo a Hiroshima,
Alle 11 partiamo, direzione Hiroshima, 350km, ci vorranno 7 ore, che strazio le strade giapponesi.

 La giornata è nuvolosa ma non fa freddo, è previstro un tifone per giovedi, ancora non si sa se colpirà il Giappone o passera solo vicino, in ogni caso in questi giorni tira vento, e le previsioni sono pioggia in serata.

Non gira, non ne ho voglia, il collo scricchiola e quando lo muovo mi sembra di spostare una montagna, ci fermiamo a un LAWSON, magari mangio qualcosa e mi riprendo, poi oggi è anche l’ultimo giorno di offerta tutte le zuppe solo 70 yen, dobbiamo approfittarne.

Siamo di nuovo in pista, semaforo dopo semaforo passa il tempo ma i km sembrano non passare mai, anzi ne abbiamo fatti veramente pochi.
Qua per i lunghi spostamenti usano le autosdrade, ma a noi non piacciono e poi costano, cosi continuiamo con questo parti e ferma, velocità massima 40 km ora, da ridere, una cosa così non l’ho mai vista, centinaia di km di strada stracarica di semafori, Giappone..
Comunque io sto a pezzi, non ne ho voglia, sono le 3 ci fermiamo a un market, poi ricerca di un posto riparato, stasera  pioverà-
-trovato-
 la sponda sinistra di un fiume,sotto un ponte, dove un anziano signore gioca a basebal contro un pilastro.

Il posto è bello e ben tenuto, sono 42km di camminamento, dove puoi fare passeggiate, correre portare a spasso il cane, per la cronaca, qua, in giro cacche di cane non ce ne sono.

Preparo la cena, il vento si sta intesificando, noi siamo in tenda.


04 ottobre 2009

DAY140..motociclisti Giapponesi...

È una bellissima giornata, salutiamo la sorella e le nipotine e andiamo verso Osaka, oggi è domenica, i km non sono molti ma sulle strade giapponesi a 40 all’ora diventano infiniti.

Incrociamo molti motociclisti, i motociclisti giapponesi sono molto strani, nessuno ti saluta, normalmente tra motociclisti quando ci si incrocia o quando ci si sorpassa si fà un saluto, e se la moto appare interessante, ci si affianca per qualche secondo, come un gesto di rispetto, un saluto e via, in qualche caso scatta un non so che, si alzano le visiere, uno sguardo un gesto e ci si trova bordo strada a fare domande e a scambiarsi informazioni.
 In Giappone no, nessuno ci ha salutato, ho provato anche con i made in USA, quelli delle harley, niente, allora con gli ultimi nati, quelli degli scooteroni, niente, solo un paio, e dico un paio hanno accenneato un inchino con un cenno del capo.

Fa caldo, 27 gradi, arriviamo a Osaka alle 4 sistemiamo le nostre cose in pensione  una doccia e andiamo dallo zio , ci sta aspettando,
- la moto, la moto-
 la vuole vedere, è contentisssimo, la guarda la tocca, fa una marea di domande,
- che invidia-
 entriamo in casa, lasciamo lo zio fuori, vicino la poderosa che ancora ripete che
- grande che grande-
 È immobile e continua a guardarla, chissà probabilmente sogna viaggi pensati e mai fatti.

Siamo già seduti quando rientra, vorrebbe continuare ancora a parlare del viaggio della moto ma la zia lo interrompe subito, cambia discorso e parla con Shizuyo.
Finita la cena ci salutiamo, i Giapponesi, anche tra familiari, ne baci ne abbracci, un semplice grazie, un arrivederci detto quasi con indifferenza senza distogliere l’attenzione da quello che stanno facendo, tutto l’opposto di noi.
Sulla strada per l’hotel ci fermiamo a un LAWSON, compriamo la colazione per domani.

Arrivati in stanza visto che qua può lavare e asciugare gratis, Shizuyo ne approfitta , mi rilascia un’altra volta in mutande, ah no, vuole anche queste e va in lavanderia.   
Buonanotte



03 ottobre 2009

DAY139...Kanon e Kugan...

Mi sveglio alle 6 il tempo è brutto, ha piovuto tutta la notte, la tv dice che nel pomeriggio ci sarà il sole, speriamo, così le nostre cose asciugano.
La sorella alle 8 va a lavorare, noi aspettiamo le nipotine, arrivano alle 11, si va a pranzo, un ristorante di soba, e poi con i bimbi, Kanon e Kuga andiamo in un parco a tema, uccelli, gufi falchi, papagalli e tanti altri, a Kanon piace molto.
 I bimbi si divertono molto, torniamo a casa, la sera cena tutti assieme e Kanon rimane a dormire con noi, prima Kanon aveva paura di me, ora ha preso confidenza e mi cerca sempre.

Domani andiamo a Osaka, lo zio ci aspetta, vuole vedere la moto, mentre la zia, come sempre ci aspetta per la cena.


02 ottobre 2009

DAY138....

Piove, ma il grande albero sotto al quale abbiamo montato la tenda ci ripara mentre facciamo colazione, alle 8 siamo in strada.
Piove e ancora piove, non sappiamo che strada dobbiamo fare, alle 9 ci fermiamo a un caffe con free internet, ci colleghiamo a googlemaps, bene bene, non è difficile, sempre sulla 4 poi si prende la 316,la 15 e la 1 sino a Fukuroi Shi, dove abita una sorella e le nipotine di Shizuyo.

Alle 10 ancora piove, andiamo, i km non sono molti, ma  la velocita media nelle strade giapponesi è di 40 km l’ora, è un continuo parti e fermi, ogni 20- 50 -100 metri un semaforo, ogni incrocio un semaforo, io metterei il semaforo come simbolo per identificare il Giappone, mai visto cosi tanti, incredibile, altro che il paese del sol levante, questo è il paese dei troppi semafori.

La strada a questa velocità non finisce mai, sale sulla montagna , 870 metri, molta nebbia e pioggia, fortuna che non fa freddo, solo alle 7  finalmente arriviamo a Fukuroi Shi, la sorella è contetissima e  parlano parlano parlano, anche durante la cena, io rimango ad ascoltarle sino all’una poi mi arrendo. 

01 ottobre 2009

DAY137

Sveglia alle 6, non sto molto bene, ho il torcicollo, sarà stato il freddo di ieri.
La giornata è nuvolosa, smontiamo la tenda, facciamo colazione, metto olio alla catena e controllo quello del motore, la poderosa va che è un piacere, ha solo finito la frizione, devo usare il gas con dolcezza, se accellero bruscamente slitta, ma non è un problema, sicuramente ci porterà sino a Okinawa.
Si parte solo alle 9, oggi non gira e lo capiamo subito, quando dopo mezz’ora ripassiamo davanti allo stesso ristrorante, trattoria wasabi, dopo 4 ore ci accorgiamo di aver fatto solo 70 km nella direzione giusta.
Ok mi fermo, il collo e la testa mi fanno male, devo nutrirmi, il solito LAWSON, la solita zuppa.
Facciamo visita a un market, patate carote e oggi compriamo anche due pesci, già cotti, sono in offerta.
Di nuovo in sella alla ricerca di un angolo tranquillo per la notte, già sapete, lo troviamo, è perfetto,vicino la strada ma dentro la foresta, montiamo la tenda e cuciniamo, un massaggio e, a domani.