Sono le 6 usciamo dalla tenda, un signore sta sistemando gli ormeggi della sua barca, ci salutiamo, ci chiede da dove veniamo, è affascinato dal nostro viaggio, continua ripetere che grande che grande, poi dice di stare molto attenti, che stiamo andando incontro al tifone, ci saluta e va via.
Smontiami la tenda, e poco dopo ritorna il signore portandoci due lattine di the.
Partiamo, alle 10 facciamo il nostro primo incontro con la polizia giapponese.
Stiamo percorrendo la nazionale, una strada a due corsie per senzo di marcia, a un certo punto 2 polizziotti sventolando delle bandiere ci fanno cenno di accostare, e correndoci affianco ci indicano il posto dove parcheggiare, eccesso di velocità, patente per favore.
Scendo dalla moto, e come abbiamo sempre fatto con le altre polizie faccio finta, anzi mi viene naturale di non capire niente, il poliziotto chiede all’altro, come facciamo a spiegare, è italiano.. in inglese…poi Shizuyo si toglie il casco, il polizia gli chiede se è giapponese, Shizuyo a un attimo di…. voleva fare la solita scena,che gli riesce bene e gli piace molto, è titubante, ci guardiamo, poi dice si sono giapponese, allora il polizziotto ora più tranquillo gli chiede di tradurre, ci porta alla macchina e li ci spiegano tutto, ci fanno vedere il compiuter , dove esce un tagliando con scritta la velocita il giorno e i km, 85km il limite è 60, 25km di troppo, ora dice che stacchera questo scontrino e lo attacca sulla carta che poi dara a il suo collega, hai capito tutto, si, ok allora faccio, dice
.
L’altro poliziotto ci dice di sederci per favore, che ci spiega come funziona, io provo a contestare dicendo come fanno a sapere che ero proprio io, allora mi fanno vedere come funziona, un loro collega e appostato 300 m prima con il radar, sono collegati via radio, -va bene va bene- dico io, - hai altre domande- mi chiede, che ti spiego tutto
.
Cominciano a scrivere, credo che no abbiano mai visto una patente internazionale, telefonano al comando per sapere quali dati prendere, continuano a chiederci quando ce ne andiamo dal Giappone, dove andiamo e perché correvo.
Consapevoli che da me non prenderanno mai quei soldi, fanno scrivere una dichiarazione a Shizuyo , con scritto: io Shizuyo……… sono sulla moto con mio marito che andava a 85km in una strada con il limite di 60, facendo 25 km in più, noi abbiamo fatto questa infrazione, il giorno…alle ore….
Ha poi firmato e ha dovuto appore l’impronta digitale.???!!!!
Poi hanno compilato altri fogli che io ho dovuto firmare, anch'io con l’impronta, due impronte, una sulla mia firma e una sul tagliando della velocità , quello da incollare.
I polizziotti molto gentili e precisi, mancava solo il the, il tutto è durato un ‘ora.
Anche loro ci hanno ricordato di stare attenti perche arriva il tifone e di guidare con prudenza.
Tutto questo ci costera 15000 yen da pagare entro una settimana, se superavo il limite di 30 km c’è immediatamente il tribunale con il sequestro di moto e patente e non so che altro.
Per la cronaca 1500 yen sono 110 euro.
È stata un esperienza interessante, costosa ma interessante.
Si riparte verso il tunnel che ci portera a Kiushiu, pero e chiuso, cosi abbiamo dovuto prendere un tratto di autostrada, ci siamo fermati in un autogrill a pranzare, poi la prima uscita è la nostra , pochi km ci sono costati 7 euro .
Facciamo provviste a un market e decidiamo di fermarci sono le 3 e comincia piovere, alle 4 piove troppo, ci fermiamo poco prima di Yufuin sotto un cavalcavia autostradale, affianco a noi poco più in basso scorre anche un ruscello.
Siamio in tenda, bevo un the caldo e penso che domani forse vedro il mio primo tifone, fantastico, ma Shizuyo dice che è meglio di no e spera che il tifone vada da un ‘altra parte.
Sara quel che sara, buonanotte.
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