lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

10 maggio 2011

GUZENDEWANAKU HITSUZEN...

GUZENDEWANAKU HITSUZEN…non e casualità e inevitabile...
La cose vanno come devono andare, cosi capita ..

Oggi è il 10 maggio, è passato un pò di tempo dall’ultimo mio post: stavamo andando in Tasmania, vero… beh volete sapere com’è la Tasmania, è davvero cosi bella come dicono..??…e chi lo sa, noi non ci siamo mai arrivati!!!!!
Comeee… ora vi spiego, vediamo un po’ se riesco a fare un riassunto di questi  quasi 20 giorni: allora eravamo rimasti, vista l’impossibilita di lavorare, alla nostra decisione di andare in vacanza, in Tasmania.

La mattina del 21 salutiamo i ragazzi con cui dividevamo la stanza nell’ostello,  Daniele ed Eleonora, una giovane coppia italiana, lavorano in una farm, nelle Hills, alla raccolta dell’uva, e Andy un ciclista londinese in viaggio da 15 mesi, in sella alla sua normalissima bicicletta, per le strade del mondo. Lui ci chiama pazzi, ma anche lui a pazzia non scherza affatto, questo è il suo blog dove racconta delle sue pedalate.www.nepalorbust.info.
Nella nostra stanza cerano altri due ragazzi, Angelo bravissimo fotografo siciliano e la sua compagna...ora non ricordo come si chiamava, una francesina, loro sono partiti qualche giorno prima, verso Alice Springs, e ancora Claudio e Claudia, i claudietti vagabondi, la loro pagina su Face Book.
I soliti saluti, le foto, le raccomandazioni, dai ci si vede... scrivi... facci sapere dove siete... ciao... ciao.

Si va direzione sud, verso Goolwa, vogliamo fare di nuovo tutta la costa, ma questa volta scendendo.  Piove, a...non mi ricordo dove ci fermiamo sotto una pensilina della fermata autobus e ne approfittiamo per pranzare, il solito pane con sardine e formaggio, ormai un classico della nostra dieta. 
È stato un pranzo bagnato, si è alzato un vento freddo e la piccola tettoia non è bastata a ripararci, ma è durato poco, giusto il tempo di pranzare, poi tutto tranquillo, la solita fortuna / sfortuna!
Stiamo aspettando che smettano le ultime gocce di pioggia e si avvicina un ragazzo: - sono passato prima con la macchina e ho visto la moto e il percorso sulle valige, incredibile, ho parcheggiato moglie e figlio li,- dice indicandoci il parcheggio dove c’è la sua macchina, - dovevo conoscervi.-
Si parla per una buona mezzora, poi ci chiede -… e adesso dove andate…  ma allora siete sulla strada sbagliata, dovete andare dalla parte opposta.- Mi spiega il percorso e poi per essere sicuro che abbiamo capito bene ci scrive tutti i paesi che dobbiamo attraversare.
Prima di andare vuole una foto con la poderosa, - quanto vi invidio, anche io sono motociclista, ho viaggiato in tutta l’Australia, ma ora faccio solo i giri del fine settimana, sai adesso c’è la  famiglia.-  Siamo ancora li cercando di memorizzare il percorso che passa con la sua macchina e ci salutano, lui la moglie il figlio e un grosso cane di razza…umhhhh diciamo di razza canina, del tipo molto grande.
Ora che -Andrew Harris- From Middleton SA- VTR1000 Honda, ci ha scritto un ottima mappa procediamo, dobbiamo tornare sui nostri passi per buoni 30 kilometri, la strada è veloce continua a piovere e fa freddo, ma non fa niente.
 A un certo punto decidiamo di cambiare strada, lasciare la costa e prendere una strada interna, pensiamo che verso l’interno non piova e faccia più caldo. Nessuna base scientifica a dar supporto alla nostra tesi, solo la speranza, la nostra illusione, quindi imbocco la prima strada laterale, mi accorgo quasi subito, mica vero, che qualcosa non mi quadra, le macchine che dovrebbero essere nella corsia opposta invece viaggiano proprio di fronte a me e mi lampeggiano ripetutamente…ora realizzo... accidenti...  Shizuuuuu ho sbagliato strada.
 Ok risolto il piccolo equivoco continuiamo con calma causa pioggia  a intermittenza il nostro cammino della speranza e arriviamo ancora umidi e infreddoliti a Culburra.

Sistemiamo la tenda con il sole al tramonto che dipinge il cielo di rosso, e come direbbe mia madre: rosso di sera bel tempo si spera…e noi speriamo, buonanotte.



Il giorno dopo una strada praticamente dritta passando per Keith, Naracoorte, Casterton, ci porta sino a Tyrendarra, sulla costa sud vicino a Portland, qua ci accampiamo in una Rest Areas, grande serbatoio dell’acqua, tavolo con luce e la cosa più importante niente insetti  volanti.


La mattina mi sveglia il suono della pioggia sulla tenda, non mi alzo, rimango sdraiato sino a che non smette. Sono le 7 quando esco, non siamo a molti chilometri da Adelaide, il contakilometri della poderosa ne segna 670 in più, ma più andiamo verso sud più la temperatura si abbassa, comunque ora il sole sta scaldando.
Dopo colazione aspettiamo che asciughi la tenda, rabbocco l’olio alla poderosa e guarda caso ricomincia a piovere, partenza bagnata.
Non so esattamente quanti kilometri ma mi ricordo il nome del posto, Broadwater, qua ci fermiamo per un caffè caldo preparato in precedenza e messo nel thermos. C’è freddo, ho i piedi che navigano, ancora sto andando con i vecchi stivali, guardo Shizuyo che più di me ha freddo, accovacciata chiusa dentro la tuta antipioggia con stretta tra le mani la tazza di caffè e… non mi ci vuole molto per decidere. Shizu si va al nord preparati, credo che non stesse aspettando altro, un balzo è dritta in piedi, - ok sono pronta - dice a voce alta con un sorriso che è tutto un programma.
E allora andiamo, imbocco la C184 una strada tranquilla e divertente che va verso nord, passiamo Hamilton poi Colerain dove ci fermiamo per pranzo e dopo il solito panino e non vi sto a dire con cosa, procediamo, la temperatura ora si fa piacevole, 24 gradi, la strada è sempre divertente, belle curve che ti invitano a camminare, un bel nastro giusto giusto  d’asfalto tra paesaggi di campagna.







È ormai l’ora di trovare un posto per la notte, fermi a bordo strada davanti a un incrocio non sappiamo che direzione scegliere, destra o sinistra, i nomi sui cartelli non ci dicono assolutamente niente, ma decidiamo comunque di andare in direzione Goroke, il nome ci ispira fiducia. Nello stesso momento passa un fuoristrada che poco più avanti  fa inversione e si ferma affianco a noi.- Serve aiuto, dove volete andare,- dico a Goroke.. e il tipo, un baffuto corpulento signore mi fa: - e perché, cosa ci andate a fare?-….che strana domanda penso, e gli rispondo: cerco un posto per campeggiare, c’è forse qualche problema?…e lui agitando le mani e portandosele al petto ridendo quasi per scusarsi...- no..no..è che.. non c’è proprio niente, seguitemi.-
Seguiamolo, vediamo dove ci porta, magari ci invita per cena ci offre una doccia e ci fa dormire in casa.
Ehi ma dove stiamo andando? Abbiamo già fatto 15 kilometri, e ora… l’asfalto è finito, fuoristrada…ancora 3 ..e 5 e 6 kilometri…a quanto pare siamo arrivati a destinazione, non a casa sua ma sulle rive di un lago, il lago Ratzcastle.
Ci sono altri campeggiatori con i loro camper e fuoristrada, Jim cosi si chiama ci disegna la mappa per arrivare dice lui in un posto bellissimo, su una montagna, mi sembra monte Arapiles, da dove si ha una vista mozzafiato, bene, domani ci andiamo senz’altro, poi i saluti e le solite foto.








Il posto è grande, facciamo un giro e ci sistemiamo in una radura di fronte al lago sotto alcuni alberi di… eucalipto….ahh… non ve lo aspettavate vero, ma qualche albero lo conosco anch’io, il pioppo l’eucalipto l’albero di natale, anche se a dire il vero credo che quest’ultimo  sia conosciuto con un altro nome.
Accendo un gran bel fuoco, le foglie e il legno dell’eucalipto bruciano che è un piacere, ceniamo davanti al fuoco una zuppa di patate carote asparagi cipolla mais e peperoncino, piccantissima, un fuoco, tanto per rimanere in tema.

Da questa parte del mondo il cielo è diverso, ci sono tantissime stelle e poi sembrano più vicine, a Shizuyo piace molto, poi guardare le stelle affianco al fuoco  con una tazza di the in mano…non ha prezzo.
Aspettiamo che il fuoco sia in sicurezza e entriamo in tenda.


La mattina su consiglio di Jim che ci ha accompagnato qua ieri, decidiamo di andare alla montagna Arapiles, dista 50 km, ma sulla strada mi accorgo che non abbiamo benzina a sufficienza.  Un cartello segnala Goroke a 15 km, andiamo, ma non siamo fortunati, l’unico distributore è chiuso, chiedo e mi dicono che il più vicino è a Nhill, 50 km, ma verso nord e noi dobbiamo andare a est.  A quanto pare non abbiamo alternativa, ci sono un paio di giorni di festa, festa nazionale, commemorazione di qualche guerra vinta o persa, non so bene, e nei piccoli centri tutto chiuso, tutti a far festa, a ingozzarsi di birra e carne alla griglia.
 Andiamo, procediamo tranquillamente, non voglio rimanere a secco in mezzo alla strada.
Finalmente, dopo 65 km ecco Nhill, facciamo benzina, carichiamo acqua e …e ora che si fa…tornare indietro sono 50 kilometri sino a Goroke e poi altri 50 per la montagna, ma non è finita, ci sono ancora gli altri 100 per ritornare indietro nella direzione giusta, decidiamo che se questo era il destino deve essere così, niente montagna con vista mozzafiato, si prosegue per Alice Springs.
 All’una ci fermiamo a pranzare, pane con…non ve lo dico, tanto ormai lo sapete, il solito.
 Gia che ci siamo apriamo il pc e controlliamo l’email, sorpresa, Greg ha scritto …ahh... ma voi non lo conoscete, allora vi spiego, la settimana  scorsa quando eravamo ad Adelaide, ve l’ho già detto, siamo andati un po in giro, intorno, nelle campagne a chiedere per un lavoro, la risposta era sempre no, senza il permesso niente lavoro.

L’ultimo signore visitato, cosi per caso, diciamo per sbaglio, avevo imboccato una strada chiusa e gli sono capitato davanti, si chiama Greg,
Comunque  ormai si era deciso di partire per le vacanze, ma visto che sono qua e lui è davanti a me gli chiedo per un lavoro, mi risponde la stessa cosa, no senza visa work non posso. Ok gli dico, poi non so perché ma gli lascio un nostro biglietto da visita, questo è l’indirizzo del nostro blog di viaggio e c’è anche la nostra email, se sai di qualche lavoro puoi scriverci gli dico, ma gli e l’ho detto così, senza convinzione.
Apro la mail  di Greg, l’ha mandata sabato, oggi è domenica, dice: lunedi alle 8 davanti al capannone dove ci siamo incontrati.
Uffi... siamo contenti, ma dove ci siamo incontrati? siamo capitati lì cosi, per caso, nella email ci sono due numeri di telefono, proviamo… segreteria, lascio un messaggio e mando una email di conferma, chiedendo anche un indirizzo. Aspettiamo ancora una mezzora e riprovo a telefonare, niente sempre la segreteria.
E adesso, siamo a 330 kilometri da Adelaide, sono le 2,- che facciamo - mi chiede Shizuyo, andiamo,- andiamo  dove,- non so, intanto vediamo di arrivare ad Adelaide prima del buio, poi ci verrà in mente qualcosa.
Do gas alla poderosa, nessuna divagazione, una sola fermata per rifornire ed entriamo nuovamente ad Adelaide che sono le 5, che fare?... proviamo ad andare su, verso le colline, magari ci ricordiamo qualche strada.
Si sta facendo scuro e fermi a un semaforo ci affianca una macchina con a bordo una ragazzina e un signore dai connotati orientali.
Il tipo mi urla - da dove vieni,- from italy faccio e lei indicando a Shizu japan,- ohh-… e comincia a parlare giapponese,- dove andate?-  uhmm..." wakarimasen".. non lo so.. gli faccio io,- seguitemi - dice.
Lo seguiamo sino a casa sua.
Parcheggio nel suo giardino e facciamo le presentazioni, di giapponese mi sembra che gli sia rimasto poco al tipo. Appena dopo ne avrò la conferma, quando entriamo in casa e non si toglie la scarpe e ci offre un bicchiere di vino accompagnato da formaggio francese…!!!!-
 Sapete ho visto la moto tutte le bandiere, poi il kangi, la scritta giapponese sul casco, ma quando poi ho visto la tua faccia ho detto che strano, non è giapponese, ma raccontate, intanto stasera cenate con noi.-
Dobbiamo aspettare la famiglia, è andata in chiesa, e nel frattempo il sig.Fumito ci bombarda di domande,  dopo un’ora e una bottiglia di vino finita arriva la famiglia, moglie, padre madre di lei, le tre figlie e 4 amici, è una gran festa. Finita  la cena  finalmente arriva il the verde, non ci speravo quasi più, che insieme al cibo e alla lingua sono le sole cose a ricordarmi il Giappone in questa casa, la famiglia è ormai occidentalizzata, le bambine hanno mangiato la pizza...strano.
Ottima la cena, loro hanno un ristorante giapponese e abbiamo anche ricevuto un invito per pranzo.
Già che ci siamo gli chiedo di telefonare a Greg spiegandogli il fatto, perfetto, ora abbiamo anche l’indirizzo, non è difficile arrivarci, comunque ci regala uno stradario della città.
Foto ricordo saluti e poi andiamo.








Anche con il buio troviamo facilmente il posto, montiamo la tenda nelle vicinanze, in un piccolo parco, con bagni acqua campi da netball e barbecue elettrico free.
Siamo in tenda e pensiamo a come vanno a volte le cose, avevamo salutato Adelaide 4 giorni e 1370 kilometri fa, e ora... di nuovo Adelaide…destino…

La mattina alle 8 siamo da Greg, ci spiega il lavoro e si inzia. Che cosa facciamo, raccogliamo il rabarbaro.
Non avevo mai visto il rabarbaro, il rabarbaro è una pianta, e fin qui ci siamo, ha un gambo e una foglia, come tutte, credo, noi stacchiamo il gambo e con un coltello lo decapitiamo della sua foglia che non è commestibile e lo mettiamo nelle casse e si va avanti cosi.








Alle 2 arriva Greg, 5 ore di lavoro mi da 150 dollari e dice che per oggi abbiamo finito, domani a che ora gli faccio..-.no no dice, domani niente,- e io: dopodomani, - no- la prossima settimana, anche solo un giorno, anche qualche ora  è ok per me..-.no , non so, dammi il tuo numero se mi servite ti chiamo,- Greg scusa ma il telefono me l'hanno rubato, però posso passare tutti i giorni a vedere, siamo accampati qua vicino....uhmmm ...fa lui, e poi  mi dice aspetta qua.


Dopo mezzora ritorna , mi chiama in disparte, gli altri stanno ancora lavorando, e mi da una scatola con un telefonino, dice un regalo per te, c’è anche la scheda, però la devi ricaricare, è a mio nome quando vai via dall’Australia la distruggi…!!.grazie Greg.


Gli chiedo se posso prendere alcune mele da degli alberi che sono al bordo del campo, quante ne vuoi mi dice. Poco dopo, mentre io e Shizu stiamo raccogliendo ritorna e ci dice: seguitemi  vi presento mio padre che vuole conoscervi, parla italiano.
Andiamo, la casa è proprio sulla strada vicino al campo, ci presenta a suo padre e ci saluta.
Si è vero il padre parla italiano, in maniera comprensibile, ma parla solo, non capisce niente, riesce solo a tradurre quello che vuol dire.
Lo ha studiato con i dischi e sui libri 40 anni fa, pero è simpatico e ancora di più sua moglie.
Si parla molto, lui, e poi caffé biscotti e finalmente scopriamo come si utilizza il rabarbaro, nella preparazione dei dessert.

Non è finita ci portano fuori in macchina, un giro nei dintorni, al parco degli animali al monte Lofty da dove si vede tutta la città e poi ci invitano a cena, pollo con patate, comprato in un chicken and chip… ohh che volete, siamo in Australia.
E per finire ci ospitano nella loro dependance, una doccia e buonanotte
I vecchietti, 83 anni entrambi sono veramente simpatici, la mattina colazione e ci salutiamo, dicono che sono contenti di esserci di aiuto e che possiamo stare li da loro o passare quando vogliamo, anche solo per una doccia.

Scendiamo ad Adelaide dobbiamo rifornire sia la poderosa sia la nostra dispensa, poi ritorniamo al nostro parco, e ci prepariamo uno spuntino sul barbecue. Siamo li tranquilli e arriva Greg con il suo furgone,- vi stavo cercando, ma il telefono?-  scusa non l’ho ancora caricato,- vi volevo dire che ci vediamo il 28 alle 8 al capannone,- bene, caro Greg e perfetto, grazie e ci vediamo il 28.

Incredibile, quindi ricapitoliamo, cerchiamo lavoro ma niente… sbagliamo strada…  l’incontro  con Greg…al lavoro non ci pensiamo più… decidiamo di andare in vacanza Tasmania…. troppo freddo…cambiamo itinerario, andiamo a nord… rimaniamo senza benzina…  quindi ancora un cambiamento, Greg ci chiama… ma dove andare non lo sappiamo… l’invito a cena dal giapponese Fumito...un lavoro…un telefonino…altri amici…e ora da 5 giorni siamo a casa di  Michael un ragazzo tedesco per sei mesi  in australia, casa con campo da tennis palestra idromassaggio piscina riscaldata, sauna  tutto free. Nel nostro portafoglio abbiamo 1275 dollari in più per pochi giorni di lavoro…così è la vita…bisogna perdersi per trovare la strada….se non ti lasci andare se non ti apri  se non sorridi alla vita non avrai mai delle occasioni, non ti accadrà mai niente di…straordinario…così è la vita… straordinaria, almeno per noi…