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oggi è un bel giorno per morire

30 giugno 2011

Greens Island

Siamo a Borden, dobbiamo andare dritti verso nord direzione Perth… ma! e che cavolo… allora i discorsi di ieri, non sono serviti a niente… ci ritroviamo con la moto che punta a sud, verso Albany.
 Shizu ma cosa ci andiamo a fare a sud…boh..guardiamo il mare…ok, allora “adelante comandante”…
Dopo 90 kilometri sulla destra vedo un segnale con scritto Monte Barker Panoramic road,  Shizu che dici?…che cosa...la montagna, mi sembra un bel posto…e il mare…abbiamo tutta la costa , ne vedremo tanto…perché mi chiedi se vuoi andare, dai, andiamooo in montagna.
La strada è bella e anche il panorama, sale e la temperatura si abbassa, poi comincia a piovere e non smetterà per tutto il giorno, faremo 200 kilometri sotto l’acqua, a Nanjimup dopo aver fatto il pieno sempre accompagnati dalla pioggia prendiamo una strada non asfaltata che passa nel parco….e a un certo punto incuriositi da un cartello che indica Greens Island 12 km, cambiamo strada e ci ritroviamo davvero in un’isola verde in mezzo alla foresta.
Arrivarci è stato un po’ rischioso, la strada era in discesa e il fango scivoloso e io molto stanco e infreddolito, ma non avevamo scelta, e poi la verità eravamo curiosi.
Il posto…  È FANTASTICO… insomma alla fine questa stradina in mezzo alla fitta foresta sbuca in un prato verde, perfettamente circolare e tutto intorno alti alberi dritti gli fanno da cornice e se  guardi all’insù dal centro del prato il cielo lo vedi rotondo.



 Non so se tutto questo è diciamo naturale , ma l’effetto è davvero sorprendente.
Tra gli alberi tutto intorno hanno sistemato 5 tavoli con relative postazioni per fare un fuoco da campo, ci sono anche le piastre in ferro per il barbecoa e il gancio per reggere la pignatta, c’è la legna già tagliata e anche un piccolo casotto con tettoia dove noi faremo la cena al riparo dalla pioggia.
 Potevamo montare la tenda sotto la tettoia, sarebbe stato più logico, ma anche se piove abbiamo voluto metterla proprio al centro del prato, e quando poi finita la cena siamo corsi dentro e ci siamo sdraiati nel buio totale ascoltando il rumore della pioggia sulla tenda abbiamo pensato che sarebbe bello avere una tenda con il tetto trasparente, scriverò alla Decathlon magari ci fanno un modello personalizzato, che ci volete fare.. noi siamo fatti così.

28 giugno 2011

Un'altra notte fredda, ma ora che sta si sta alzando il sole l’umidità si fa vedere e sentire, colazione,  poi aggiungo olio alla poderosa, l’ho comprato ieri al supermercato, 4 litri 16 dollari, perfetto e ora che la moto è a posto andiamo.
Oggi  abbiamo intenzione di fare molti kilometri, giugno è ormai finito e l’Australia è grande, vorremmo arrivare in Tasmania per novembre ma abbiamo ancora tutta la costa ovest, poi la nord e poi quella est, visita a Sidney Canberra Melbourne, insomma una marea di kilometri, dobbiamo accelerare un po’.  Ma si dai, poi in fondo… ma che ci frega, stiamo bene così, però ogni tanto lo diciamo, dobbiamo fare presto, andare dritti, prendiamo la strada più breve, e invece alla fine procediamo sempre a zig zag avanti indietro, a caso, noi lo chiamiamo viaggio delle sensazioni.
Viaggiare così per il momento ci ha dato emozioni uniche, ci ha fatto conoscere gente magnifica e vedere posti fantastici, perché cambiare.
789 è il numero di kilometri fatti oggi, non male per i nostri ritmi.

27 giugno 2011

la notte è stata umida e abbastanza fredda ma ora c’è un pallido sole, stendiamo la tenda su dei cespugli per farla asciugare più in fretta mentre facciamo colazione.
Si torna indietro, scopriremo dopo che per la costa mancano ancora 20 kilometri, i miei calcoli a occhio e croce non erano proprio precisi.
Nella strada per il ritorno , che è stata come la sera un massacro perdiamo anche il telefonino, pazienza.
Ci fermiamo al distributore e ci facciamo una lunga calda doccia, non free, ci costa 3 dollari a testa, ma ci voleva davvero.
Rifornisco nuovamente acqua e andiamo, faremo soltanto un centinaio di kilometri, ci fermiamo in una rest areas, accendiamo un fuoco e ci rilassiamo.

...90 mile straight
ci svegliamo con il ghiaccio, freddissimo, si ferma una macchina e scendono due signori, accendono un gran fuoco e ci invitano a riscaldarci, ora si sta un po’ meglio.

Colazione e via si continua su questa noiosa e dritta strada per altri 150 km sino ad arrivare a Balladonia Roadhouse, dove riempio di benzina anche una tanica da 4 litri supplementare, perché ora lasciamo l’asfalto e prendiamo la Balladonia road, una strada sterrata che porta a sud, sulla costa, dove mi dicono non troveremo altre pompe per i prossimi 300 kilometri che ci separano da Esperance, in effetti saranno solo 280, ti strada a volte spacca braccia, smontamoto, ci ha spaccato gli ultimi supporti delle carene, avete presente il manto stradale corrugato, quello diciamo tutto a ondine, ecco questo, kilometri e kilometri, ma in fondo è stata una strada divertente, bei paesaggi e un bel sole a tenerci compagnia.










A Esperance  facciamo un giro al supermercato cerchiamo un bel posto per accampare ma non lo troviamo, è tardi e così ci sistemiamo vicino alla strada, alla fine è stato un bel posto, tira vento ma è caldo, sistemo un nylon a mò di riparo e cuciniamo, ci intratteniamo sino a tardi commentando la giornata passata.

25 giugno 2011

La notte è stata..silenziosa, nessun rumore, niente vento e questa mattina non c’è neanche umidità, ieri invece l’umidità della mattina era ghiaccio.



Sono le 8 quando ci mettiamo in marcia, e sempre secondo i miei calcoli dovremmo incontrare una strada che ci riporta verso la costa, sulla Eyre Highway, ma non la vedo o…comunque questa strada è bella e il terreno è perfetto per la poderosa che con la gomma nuova viaggia liscia e sicura e poi dai, vuoi mettere il panorama.
Dopo 200 kilometri di tranquillo e rilassante off road arriviamo a Cockebiddy, una pompa di benzina con caravan park e un motel, basta..anzi, cera anche una voliera con 12 pappagalli verdi.

Facciamo benzina carichiamo acqua e poi sulla porta del motel vedo una piccola mappa,disegnata a matita dove è segnato un punto di osservazione uccelli e altri due punti di interesse turistico vicino alla costa, ci si arriva seguendo una strada proprio dietro al motel.
A occhio e croce mi sembrano 12-14 kilometri dico a Shizuyo, davvero, non è molto andiamo…non so come ho fatto a calcolare questa distanza guardando uno schizzo fatto a matita senza nessun numero o alcun riferimento…che davvero davvero divento come Indiana Jones!!
Ragazzi che sudata, la strada che inizialmente si è presentata come un tranquillo off road immerso nel verde del parco naturale, si trasforma dopo pochi kilometri in un misto di terreno paludoso fango sabbia, roccia scivolosa, pietraia di quella tosta, buche guadi e dopo i 200 già fatti in giornata è stato un vero calvario.



 Dopo 16 kilometri cercando di evitare un guado rimaniamo impantanati, il terreno che sembrava all’apparenza duro e compatto sotto era molle.

Abbiamo alleggerito la poderosa e faticando un poco ci siamo tolti dai guai, è stato divertente…assolutamente noo…dirà Shizuyo.
Della costa nemmeno l’ombra o il rumore del mare, è quasi il tramonto siamo stanchi un po’ infangati, sudati e sporchi, ci fermiamo qua, cerchiamo uno spazio adatto e montiamo il campo. Purtroppo non abbiamo alternative, il terreno è questo, la zona è paludosa, zone umide, e ci sono tante zanzare, Shizu poverina ne sa qualcosa. È incredibile come viene subito  attaccata, a me niente, della zanzara mi da solo fastidio il ronzio, le loro punture no.


24 giugno 2011

Nullarbor National Park

due giorni per fare 568 km, oggi è il 24 siamo a Border Village, la frontiera Sud Australia Western Australia.

Abbiamo attraversato la zona chiamata Nullarbor, e la parola parla da se, niente alberi, la strada, la Eyre Higway è noiossissima, dritta niente di interessante, tutto uguale, solo la benzina ha cambiato il prezzo, ora costa due dollari.





A circa 60 km dalla frontiera decidiamo quasi per disperazione di prendere la vecchia strada, la Old Eyre, semplicemente un tracciato che passa quasi parallela una ventina di km più all’interno, e prendendo poi altre stradine dovremmo trovarci nel western australia senza passare per la frontiera evitando così  il famigerato controllo doganale.
Non vogliamo passare il controllo perché non è permesso importare frutta e verdura dal sud e noi abbiamo 4 kili fra patate e carote, più 5 mele, ci toccherebbe buttare via tutto.
Queste sono restrizioni per evitare di importare anche la mosca della frutta.
Ma qualcosa deve essere andato storto nei miei calcoli alla "Indiana Jones", visto che sbuchiamo proprio davanti alla dogana!!
Nessun problema, facciamo il pieno al distributore sullo spiazzo antistante, aspettiamo un poco per controllare il movimento e… no, da qua con tutta questa verdura non si passa.
Ok, si torna indietro, la strada c’è e la troveremo.
Percorriamo a ritroso la strada sterrata per oltre 20 km e ancora  una decina verso l’interno, poi… credo sia questo, incrocio un cammino tra l’erba alta, Shizu…eccolo…davvero…  e oh, non so ma va nella direzione giusta,  da qualche parte arriverà…magari come prima, andiamo andiamo..e siamo dovuti ritornare indietrouffi fai come vuoi, decidi tu
Io vado, a dir la verità a volte rimanevo un po’ perplesso, perché il cammino spariva completamente, ma continuavo dritto e lo ritrovavo sempre.









Ormai abbiamo fatto 55 kilometri, dovremmo, sempre secondo i miei calcoli aver oltrepassato la frontiera e essere nel Western Australia, ma ormai il sole è al tramonto e la radura che è davanti a noi è perfetta, scarichiamo la poderosa e mi permetto anche una piccola scorazzata tra le sterpaglie, con guida in piedi e derapate a destra e sinistra, di quelle che ti rigenerano, poi aspettiamo l’arrivo delle stelle.

22 giugno 2011

I kilometri di Mimmo

Questi primi kilometri li dedichiamo a Mimmo, un amico del lissta tranaslp italia che ci ha voluto aiutare comprando così dice un paio di oggettini realizzati da Shizuyo, poi al ritorno ci tocca passare a consegnarli, speriamo ci prepari le oecchiette... mi sembra sia un piatto locale molto buono.

. Che bella sensazione  caricare la poderosa, controllare catena olio…e poi accenderla inforcarla e…andare, così senza orario senza una meta precisa, solo la voglia  di andare di viaggiare, in totale e assoluta libertà, quella liberta che ci  ha permesso come oggi di fare solo 100 km, che ci volete fare, il posto era perfetto, non da guida  turistica, ma ci è apparso cosi all’improvviso davanti, per l’esattezza sulla sinistra mentre percorrevamo la Flinders Higway direzione Perth nei pressi di Ceduna.
Una stradina presa per caso o per meglio dire.. necessita, per lasciare spazio a un road train che avevo dietro, i road train sono enormi bestioni con attaccati 3 o più rimorchi che sfrecciano veloci e non si preoccupano minimamente di noi  motociclisti.
Li vedi arrivare dagli specchietti, sono grossi e cromati, hanno gli scarichi e gli snorcher, le prese d’aria, che passano alti al lato della cabina, due per parte e  sembrano enormi corna,  imponenti rollbar che io chiamo ammazza canguri, non ne lasciano vivo uno, ti sorpassano sfiorandoti, lo spostamento d’aria che creano è pericoloso, cosi per lasciarlo passare dicevo entro in questa stradina in leggera salita e appena pochi metri dopo, finito il dosso si presenta una radura di bassi alberi con ampi spazi di terra sabbiosa e sembra andare avanti cosi all’infinito.    Sono appena le 12, ma non importa, anzi cosi abbiamo modo di godere appieno e con più attenzione di questo posto.
Via si sta qua, montiamo la tenda e un ottimo caffè stile western, poi niente, sentiamo in lontananza passare un treno, deve essere davvero lungo, passeranno 5 minuti, ma non abbiamo voglia di andare a vederlo.
Ora è il tramonto, prepariamo la cena e poi .. e poi  arriverà domani.

19 giugno 2011

Adelaide bye bye

Oggi è domenica 19, sono qua che scrivo questo post mentre Shizuyo sistema le borse dei vestiti che  ieri in una lavanderia a monete abbiamo finalmente lavato e asciugato, dopo essere stati all’aeroporto, non per salutare degli amici  ma per farci una doccia.  Proprio cosi, noi ci facciamo la doccia all’aeroporto di Adelaide, qua ci sono delle belle docce, grandi calde e soprattutto, la cosa più importante  free, quindi quando abbiamo la necessita di darci una ripulita via si parte verso l’aeroporto, sono 20 km da dove siamo accampati, e 20 a tornare fanno 40, un pochino tanti, ma non lo facciamo tutti i giorni, una a settimana. 
Il parcheggio dell’aeroporto costa 4 dollari l’ora e allora noi sistemiamo la pode in quello dell’Ikea….Ikea??… anche quaa?…ovunque, che dista appena 100 metri.  

Prendiamo le nostre borse e ci incamminiamo come normali viaggiatori, entriamo, un’occhiata in giro così per dissimulare e poi via io da una parte e Shizu dall’altra, mezzora dopo…ahhh è tutta un’altra cosa, a volte non la riconosco, così pulita.      Poi  prima di ritornare a casa con un pacchetto di biscotti  entriamo all’Ikea!!! perché?…ma per prenderci un buon caffè espesso, corto, lungo, macchiato, cappuccino, insomma come si vuole.   Ohh... guarda guarda, braccine corte vanno a prendere il caffè gratis…no no no, avete pensato male, non è gratis, costa un dollaro e novanta, ma ne paghi solo uno, poi ne puoi bere quanti ne vuoi.     Noi paghiamo una tazza  ci sediamo al tavolino vicino alle grandi vetrate sgranocchiando i biscotti,  ricarichiamo di tanto in tanto e  prima di lasciare questo luogo, anche in questo caso dissimulando, mi approprio indebitamente di una ..diciamo due manciate di bustine di the lipton e di una bella scorta di fazzolettini, ohh ragazzi il cartello è chiaro, paghi uno e bevi quello che vuoi…..grazie Ikea.
La poderosa è pronta, ha una nuova gomma posteriore, questa volta ho montato un Bridgestone t42, speriamo abbia una lunga durata, l’olio è full, catena controllata lubrificata, filtro aria pulito, liquido freni e liquido radiatore sostituito, pressione gomme tutto ok.
Mentre aspetto faccio quella che io chiamo ginnastica anti zavorrina, che cosè??    I motociclisti quelli che abitualmente o no vanno in giro con l’amata zavorrina sanno sicuramente di cosa parlo.
Tu sei in moto, stai sistemando le cose, magari che so, regoli il freno o ti stai infilando i guanti, o solo stai cercando la giusta sistemazione, il giusto equilibrio…che lei, la tua amata zavorrina con slancio da lottatore di sumo, attaccandosi al tuo braccio, ma non normalmente, ma con quelle unghiette che riesci a sentirle anche da sopra la giacca, senza dire una parola… anzi in effetti dice: salgo, ma quando ormai ha appoggiato il suo bel culetto, nel mio caso, o culone, dipende dalla fortuna o dai gusti, sulla sella. Ahii che dolore..
Insomma è proprio in quel momento, non preparato preso alla sprovvista con i muscoli ancora freddi…  che dannazione stringendo i denti e con un o sforzo diciamolo sovraumano riesci a tenerti con tutto il carico in piedi, che  senti quel dolore lancinante ai fianchi, proprio li, sapete nella zona reni… insomma da quelle parti, una fitta micidiale, non so come definirla, strappi o giu di li, una cosa che ti fa veramente star male, e ti fa stare se ti va bene tutto il giorno ingessato, ogni movimento è un dolore…capite..ma che ci volete fare, noi amiamo le nostre zavorrine.
 Comunque per evitare tutto questo ginnastica e soprattutto controllare sempre la distanza con la zavorrina, come si avvicina piedi ben piantati a terra come i piloni del golden bridge, è un attimo, se la perdete di vista …dolore…eeeeeee viva le zavorrine.
Ecco che arriva il nostro amico, viene a salutarci e a fare le ultime raccomandazioni, è preoccupato perché non ho la registrazione della moto, spiego meglio, in australia ogni veicolo per poter circolare deve passare un controllo, un ispezione,  la nostra registrazione è scaduta, aveva la validità del primo visto 3 mesi, io volevo rifarla ma qua nello stato del Sud  mi hanno chiesto 300 dollari, ma come dico io nel Queensland mi è stata fatta gratis, mi rispondono che  ogni stato ha regole differenti, eee già… e io ho le mie, non se ne fa niente, grazie tante e giro senza, proverò semmai nello stato dei territori del nord, magari sarò più fortunato.  Per tranquillizzarlo gli ho assicurato, mentivo, che lo avrei fatto subito, domani lunedì  nella prossima città.
Poi ci regala un altro cellulare, uguale al precedente dice cosi hai una batteria sempre carica. Auguri e ci vediamo.
Ora si parte scendiamo ad Adelaide  per salutare Michael ed Enzo,
i due ragazzi tedeschi, poi passiamo all’ostello per salutare Daniele e Eleonora i  ragazzi italiani che ci hanno tenuto compagnia al shingo hostello la prima settimana in Adelaide.


 E ora andiamo, direzione nord , poi cambiamo rotta e a Porth Augusta sosta per decidere se andare a sud lungo la costa della Eyre Peninsule, ma poi si decide per  tagliare verso l’interno direzione west, pensiamo faccia più caldo.
Ci fermiamo a Kimba, in uno splendido parco, il Lions park, con tavoli barbecoa bagni acqua e luce.   Avevamo quasi finito di sistemare la tenda fuori dal parko, nel parcheggio quando una vecchina con il suo cane viene a farci visita e ci dice di sistemarci dentro, dico dentro il giardino, si si, anche la moto, mettila sotto il gazebo, che stanotte piove…dico dentro ..ma non si puo..e lei..io sono vecchia e questa citta la costruita mio padre prima di me, questo parko è per tutti, welcome in kimba, se qualcuno vi dice…e poi credo che gli si sia staccata la dentiera perché non ho capito  più ne una sola parola, ok grazie mille.
Facciamo come dice ed è stato molto meglio, ha piovuto con vento tutta la notte, ma la tettoia ci ha riparato alla perfezione.
La mattina diversi vecchietti sono venuti a darci il buongiorno e a sapere se avevamo avuto  freddo la notte, poi ci hanno augurato buon viaggio, in cambio noi abbiamo messo 2 dollari nella cassetta delle offerte, è poco ..lo so.
Partenza bagnata e sarà così tutto il giorno, arriviamo a Streaky Bay, facciamo provviste e poi percorrendo una strada bianca arriviamo a Cape Baure, troviamo uno splendido posto sulla spiaggia, proprio dietro a delle dune che ci ripareranno dal forte vento, il cielo stanotte è pieno di stelle.
 Mi è sempre piaciuto guardare le stelle, da ragazzo ho anche provato a studiarle perchè pensavo mi interessasse, ma non era vero.








Però mi piace ascoltare gli altri parlare delle stelle e delle costellazioni.  Avevo un amico che sapeva tutto sulle stelle,  o forse sapeva tutto perché io non sapevo niente,  a volte passavamo le serate così, guardando il cielo: indicandole mi diceva , guarda quello è il piccolo carro, e quello...ma quale..li dai...lo vedi..si, almeno credo, ma poi non è mai stato importante, l’importante è che mi piace ancora oggi stare con il naso all’insù.

11 giugno 2011

Oggi parliamo di numeri

 49  sono i miei anni e li compio proprio oggi, anche se io una settimana fa mi ero già fatto gli auguri.       Ero tutto felice di essere stato il primo, non m i succede mai, dimentico sempre le date dei compleanni, ma questa volta …che sorpresa ho detto, questa volta mi sono ricordato, ho battuto tutti, anche mia sorella Rita che per le date è un vero computer, non se ne scorda una.
Fatto sta che la mattina di una settimana fa mi sveglio e in modo altezzoso dico a Shizuyo… e allora… e allora cosa mi risponde, ha haaa faccio io, non sono il solo, e già perchè credo che un mese fa fosse il suo di compleanno e io come sempre mi sono dimenticato, dicevo ha haaa ti sei dimenticata, mi guarda stranita - dimenticata, di cosa? - oggi è il mio compleanno tatann…. E lei con un espressione perplessa scrollando la testa…quanto sei scemo, non è oggi, manca ancora una settimana.
ohhh…davvero…bhe, non mi sono sbagliato di molto, che sarà mai una settimana.

Ma torniamo al presente, grazie a tutti per gli auguri, siete stati tantissimi.

Dicevamo, parliamo di numeri, sono 754 giorni, praticamente 2 anni e qualcosa che siamo in viaggio
21 paesi visitati
54000 +/- kilometri fatti 
5 copertoni
4 cambi pastiglie freni anteriori
4 cambi pastiglie freni posteriore
1 frizione
1 catena corona pignone
2 filtro olio, 1 causa immersione
2 cambio olio, 1 causa immersione
1 lampadina posteriore
1 cavo frizione
1 leva frizione.
4 candele
1 ingranaggio contakilometri
2 cuscinetti ruota anteriore
benzina…tanta
soldi spesi…un pò
soldi guadagnati…un po’
tante tantissime persone incontrate
tanti tantissimi nuovi amici
mille per mille la voglia di continuare il viaggio.

Ancora 2 giorni  fermi ad Adelaide per sbrigare le pratiche relative al rinnovo del permesso di circolazione della Poderosa, e di nuovo “on the road”, sulla strada con il vento in faccia.