lllllllll

oggi è un bel giorno per morire

27 gennaio 2011

Wowww !!!!!!!




Che ve ne pare?   Ci hanno pubblicato
. Ricordate,  quando ho raccontato di quel weekend passato  a Kyotanbachou, vicino a Kyoto, dove  abbiamo fatto parte del cast di un servizio fotografico di una rivista di moto: ecco,  questo è il risultato.
La rivista si chiama BIKE JIN, è una rivista fashion, abbigliamento moto, sapete i motociclisti giapponesi sono particolari, vi ho detto che non salutano, che non fanno gruppo, e se qualche volta succede che si sbagliano e si parlano, parlano solo di come sono vestiti, dell’ultimo modello di guanti o di scarpe…., come potete vedere dalle foto la moto non se la fila nessuno, paese che vai……

Siccome non c’è uno senza due ci siamo ricascati un altra volta.
La settimana scorsa riceviamo una mail da Takano san, reporter dell’ ASAHI SHIMBUN, dice che Kayoko, la nostra amica, gli ha scritto per segnalargli la nostra avventura o in questo caso disavventura e vorrebbe intervistarci.
Concordiamo il giorno e martedì viene a casa nostra, casa nostra si fa per dire.
Il ragazzo è simpatico, viaggiatore anche lui, è stato in un sacco di posti, anche un mese in Italia, va pazzo per il pesce all’acqua pazza, no non voleva essere una battuta, mi  ha detto proprio così.
Ci raggiunge anche Hitomi san, e non viene sola, porta anche il dolce, grazie Hitomi, tu si che mi capisci.
Passiamo un pomeriggio piacevole e interessante, Takano san  fa un sacco di domande e prende appunti, poi prima che  faccia buio si va fuori a fare le foto con la poderosa.
Due giorni dopo esce l’articolo.
Esattamente non so come tradurre il titolo, più o meno una parte dice così, dall’Italia in moto in giro per il mondo, un'altra parte dice, Kobe  la sua umanità il suo cuore grazie,  il resto non l’ho capito.
L’articolo parla del viaggio e  di come da un mese viviamo a Kobe grazie alla generosità di Hitomi san.




un po di aria di casa, ma solo nel nome, questo è il ristorante Palermo.
Come siamo finiti qua, uhm vediamo…Kayoko un giorno va a pranzo con sua sorella in questo ristorante, il proprietario, il signor Motoyama, non che cuoco è un viaggiatore.
Gli parla del nostro viaggio e il tipo ci contatta tramite blog , vuole conoscerci.

Ed eccoci davanti al ristorante, entriamo, il posto è piccolissimo, 5 piccoli tavoli e quattro sgabelli alla barra,  le pareti tappezzate con foto di sorrisi di bimbi da tutti i paesi del mondo, sono le riproduzioni di quelle che si vedevano nella presentazione delle olimpiadi di Pechino, vi ricordate.







Il ristorante sta facendo la earth marathon 2010/2012, così l’ha chiamata, ma mi spiego meglio: ogni 2 settimane presenta  nuovi piatti da quattro paesi del mondo, ora è il turno dell’Africa e questa settimana  tocca a  Ruanda  Somalia Kenia e Uganda.









A Motoyama  piace viaggiare, ha iniziato a 19 anni girando il mondo e lavorando come cuoco, dai suoi viaggi come souvenir si porta a casa una nuova ricetta.
Siamo stati un paio di ore in sua compagnia parlando di viaggi,  ci ha presentato un suo amico scrittore e vuole anche il nostro libro da aggiungere agli altri che fanno bella mostra nel piccolo scaffale dietro ai tavolini.
 Ci ha anche dato l’indirizzo di un suo caro amico in Australia, che di certo vi potrà aiutare, cosi dice,  in caso di necessita, poi le foto con la poderosa.

 E per finire, proprio ieri sera Hitomi ci ha portato a cena da una sua amica, abita al 41 piano di un grattacielo.
 Capperi che casa, e che vista, ho fatto alcune foto, ma la nostra camera è ormai da pensione, il risultato non è dei migliori, anzi ..









Emico, cosi si chiama è una donna di 64 anni, ci accoglie col sorriso e in maniera cosi calorosa e familiare che prendiamo subito confidenza,  ci fa sentire immediatamente a nostro agio.
Emico in effetti non abita quì, pensate che nell’anno passato, è stata in questa casa solo 40  giorni, e oggi è il primo giorno di quest’anno, dice che hanno comprato questo appartamento perché gli piace Kobe, così tanto per avere una casa anche qua.
Lei abita col marito a Okayama, dove ha un laboratorio di ceramica,  ci ha fatto vedere alcuni lavori, belli, mi piace molto la ceramica, e mi piacerebbe imparare.
Il marito non fa ceramica, ha una compagnia di software.

La cena era di prima qualità, abbiamo fatto kamonabe, con carne di anatra e polpette di pollo, verdure, funghi e tofu: praticamente una pentola sul fuoco al centro del tavolo con dentro del brodo in continua ebollizione dove si mettono tutti gli ingredienti a cucinare e man mano che sono cotti, questione di un paio di minuti si mangiano e via via si aggiungono altri.
 Hitomi ha portato makizushi, rotolini di riso con qualcosa dentro avvolti in alga nori, confezionati in particolari scatole, per del cibo, che io pensavo contenessero gioielli. Champagne per brindare e vino rosso, francese, annata del 2006, uno chambolle... e non mi ricordo, era ottimo,  poi fragole e un dolce famoso a Osaka,  fatto da una pasticceria ancora più famosa, ricordo che sempre davanti a questa pasticceria c’è la coda, tutto il giorno e tutti i giorni, squisito. 
questa è un’altra stranezza dei giapponesi, possono stare ore in coda al freddo o al caldo solo per poter mangiare che so, anche una semplice zuppa o un panino per il semplice fatto che è di moda o perchè l'hanno visto in tv ..........

Ci pensate, noi passiamo da cene hanbun, ovvero meta prezzo, con cibo al limite della scadenza o di scarsa qualità a cene con pietanze confezionate come fossero gioielli, champagne e vino d'annata, sbarashiiiii (fantastico).












A meta serata è venuto anche il figlio, lui è il presidente della compagnia di famiglia, neanche lui vive in questa casa, dice che è troppo grande, ne ha comprata un’altra, come piace a lui.
 E’ un ragazzo simpatico, si è fatto un paio di birre, lui non beve vino, e ha continuato la cena con noi.
Abbiamo parlato di viaggi, di quelli gia fatti e di quelli da fare, Emico a giorni parte col marito per una crociera  nel mediterraneo, Genova Barcellona Mallorca sino al Marocco, Casablanca.
Hitomi a maggio andrà 10 giorni a Firenze, dice che ama l’italia, 
Anche  Emico  come Hitomi è innamorata dell’italia, nel giardino della loro casa di Okayama hanno anche degli alberi di olivo, e quest’anno hanno fatto le olive in salamoia, le aveva assaggiate in uno dei suoi viaggi in italia,  credo gli siano piaciute.

E poi che altro, niente di nuovo a parte  che anche il nostro portatile ormai è da pensione, funziona solo a corrente, la batteria ha un’autonomia di quasi 20 minuti che scendono rapidamente a 10 se lo usi, e la settimana scorsa è comparsa una fascia trasparente di colore bianco a righe verticali un pò colorate alta sette centimetri, che ieri sera è diventata meta schermo, praticamente quasi impossibile utilizzarlo, fortuna che Aldo, un amico, tempo fa ci regalo un piccolo portatile, di quelli poco più grandi di un quaderno.. per capirci,  con questo posso lavorare………….  se mi metto gli occhiali.
Posso fare quasi tutto, non posso elaborare i video perchè il programma che uso vuole una risoluzione schermo più grande, ma per ora non mi interessa.