La notte ha piovuto e la tenda è bagnata, facciamo colazione poi con tranquillità
smontiamo e ripieghiamo, carichiamo tutto e via al ruscello per l’ultimo bagno
in terra tailandese.
Giovedì 2 agosto, sono le 9,30 e siamo
in acqua…troppo bello, dai ancora 10 minuti e poi andiamo.
Arriviamo a Chiang Khong, questa è la frontiera ma…oh noo!!! una chiatta?! e la strada è tutta un
fango… pensavamo ci fosse un ponte…ok
vediamo di sbrigare le formalità.
Ufficio passaporti…devo pagare 200 baht e per cosa…per la
moto…che cosa? devo pagare anche le fotocopie…e adesso? vado la… cosa vuoi? 500
baht … l’assicurazione per guidare in Laos…ma qui siamo ancora in Thailandia,
non pago niente, abbiamo finito?… il biglietto per la chiatta, quant’è…scusi…500
baht…ma scherzi…sono un sacco di soldi…pensate sono 10 volte di più di quello
che abbiamo speso per entrare in Thailanda, sempre attraversando un fiume su
una chiatta.
Mi fanno salire sulla chiatta per ultimo, spero di non
finire lungo a terra nel fango…fatta sono a bordo, pochi minuti e attracchiamo
in Laos.
È mezzogiorno, pausa pranzo, in Laos la pausa è lunga, alla
2 riapre l’ufficio, anche qua altri soldi, permesso di importazione e poi
timbri, due timbri, in due differenti uffici, un ufficio troppo carino è a un
paio di metri dalla sponda del fiume sotto una tettoia, ma il tipo davvero
scortese. Poi allo sportello per il mio visa, 35 dollari, che furto, a shizu, passaporto giapponese, non serve il
visa per stare in Laos, risparmiati 35 bei dollaroni, che felicità. Già, ma
felici per poco perchè subito ci accorgiamo che il Laos rispetto alla
Thailandia è caro, la benzina costa il doppio e fermi in un ristorante
scopriamo che mangiare le stesse cose costa 5 volte di più. In appena 4 ore
abbiamo speso 2650 baht, con gli stessi soldi vivi una settimana in un hotel di
Bangkok.
Ok ormai ci siamo vediamo di imparare qualcosa, dove si
va?…a sud, seguiamo il corso del fiume Mekong che arriva sino in Cambogia.
Prendiamo la strada che porta a Pak Tha, ci rendiamo subito
conto che è dura, le informazioni la danno come: Dirt road 4WD wet season often
impassable.( strada sterrata 4WD stagione delle piogge spesso impraticabile)
percorriamo 50 kilometri poi alle 6 ci fermiamo e montiamo la tenda su uno
spiazzo di materiale da scavo affianco al Mekong.
Dopo poco arriva a farci visita Chari, cosi mi sembra di
aver capito si chiami, Chari lavora e vive li vicino sulla sua ruspa, è lui che
scava la montagna dietro di noi.
Lo invitiamo a cena e accetta volentieri, vede shizu che si spruzza addosso l’antizanzare e
mi fa capire che sulla ruspa dove dorme ci sono tantissime zanzare, ok è tuo
prendilo, prima di andarsene riuscirà a farsi regalare anche i miei occhiali da
vista, il paio che tengo sempre a portata
di mano sulla moto. Shizu non è molto
contenta, -ma perché regali sempre tutto senza chiedermi-, semplice, me lo ha chiesto…-e ora se qua
non troviamo lo spray di zanzara io cosa faccio-… fai felice le zanzarine..
-non scherzare, in serio lo sai che mi fanno mal-e…dai domani lo
cerchiamo…-e gli occhiali quelli che hai sono quasi rott-i…quasi non
vuol dire rotti poi gli aggiusto non ci pensare, hai visto com’era contento,
lui si che non vedeva niente…-e tu uguale, è lo stesso però prima chiedi
anche a me ok-…ricevuto, sei arrabbiata…-assolutamente niente-
Laviamo le stoviglie
e a nanna.
Quanta pioggia che ha fatto la notte, esco sul piazzale
davanti la tenda che come vi ho detto da sul Mekong, la nebbia che si alza e le
snelle barchette che navigano
tranquille sono uno spettacolo
affascinante. Shizu come sta stamattina…dai che il fango ci aspetta.
E poco dopo ci accorgo che non era una battuta, le poche
macchine che incrociamo ci fanno cenno di tornare indietro. Credo sia meglio,
si ritorna e si prende l’unica strada asfaltata che da nord corre sino al sud
del Laos, la numero 13 …strada fortunata..
L’asfalto c’è, peccato sia sotto valanghe di fango.
Siamo in montagna la pioggia ci accompagna praticamente
tutto il giorno, i paesini e i panorami
che attraversiamo sono davvero carini, in certi villaggi sembra davvero che il
tempo si sia fermato o perlomeno sembra scorrere lentamente seguendo un ritmo
naturale, come fa la gente che incontriamo con cui scambiamo sguardi sorrisi e
discorsi per lo più incomprensibili.
Montiamo la tenda all’ingresso di una foresta, al suo
interno da qualche parte ci devono essere dei campi coltivati, sino a notte
fonda e poi la mattina all’alba tante persone sono passate con ceste cariche di
cetrioli o pannocchie, un signore con i suoi 7 figli si è fermato un po’ a
parlare…no, a gesticolare con noi.
Il fango continua su questo sali e scendi di tornanti, devo
guidare con prudenza ma tutto fila liscio, solo una volta ho dovuto appoggiare,
per cosi dire, la moto a terra, shizu ne è uscita completamente infangata ma
senza conseguenze.
A Luang Prabang facciamo la spesa e pranziamo, poi cerchiamo
un posto per la notte, sono appena le 3
ma non abbiamo più voglia di guidare.
La sera viene a farci visita un tipo che spinge il suo carretto
pieno di legna, parla qualche parola di inglese, quel tanto che basta per
capirci e scopriamo che li vicino a solo un kilometro ci sono delle belle
cascate…cascate.. a noi piacciono molto domani si va, è deciso.
La notte è stata un
inferno, caldo umido ma ora c’è una leggera brezza che un poco rinfresca.
Andiamo, è vero meno di un kilometro e arriviamo in piccolo
villaggio, prima sorpresa dobbiamo pagare 5000 kip per parcheggiare la moto.
Cinque minuti a piedi ed eccoci al fiume. Da qui su una barca si risale il
fiume per poche centinaia di metri e si approda sull’altra sponda, questo
trasbordo è costato 20000 ma non è finita, per entrare in questo Sae waterfall
park dobbiamo sborsare altri 15000 kip a testa.
Abbiamo passato 3 ore
in piena solitudine, ci siamo dati anche una lavata in una fantastica
piscina naturale.
Poi di nuovo in strada o se preferite nel fango, alle 5
sempre sotto la pioggia montiamo la tenda in un campo a bordo strada appena
fuori da un paese. Due bimbi
incuriositi vengono a trovarci, uno è simpaticissimo, parla sempre ma non
capisce niente, con l’altro più serio e attento riusciamo a scambiarci alcune
informazioni, poi la madre viene a riprenderli bye bye.
La mattina piove ma il viaggio in Laos continua, passiamo Vientiane la capitale, ci fermiamo
solo per pranzo e per fare provviste, sbagliamo strada e ci ritroviamo a
percorrere uno sterrato lungo 40 kilometri che finisce sulle rive di un fiume.
Cerchiamo un posto che non si allaghi per montare la tenda,
accendiamo un fuoco e cuciniamo.
In 2 giorni con la pioggia sempre presente e il falò la sera
per asciugare scarpe e vestiti ( qua shizu vuole che dica che anche questa
volta non avendo ascoltato il suo consiglio ho bruciato il mio stivale sinistro
rendendolo uno stivale bucato, io ve lo dico ma voi non fateci caso) arriviamo
a meno di 100 kilometri da Veun Kham, la frontiera con la Cambogia. Qua il posto è troppo bello e abbiamo
trovato una capanna sul fiume, dove sotto montare la tenda all’asciutto, tutta
per noi. Ci fermiamo un giorno in più cosi shizu può lavare tutto, tenda
materassini nailon, devo dire che puzzavano davvero tanto, ma adesso uhm… profumano di fresco pulito. Io mi occupo di cose più serie come cambiare le pastiglie dei freni e pulire il filtro dell'aria.
Oggi è venerdì, sono passati 8 giorni e 1900 kilometri da quando siamo entrati in Laos, facciamo colazione carichiamo e andiamo, la frontiera non è
lontana ma un cartello con la scritta "Khonephapheng waterfall 2 kilometri" attira la mia attenzione, shizu è presto che dici andiamo, ok, queste poi son
proprio le cascate che fa il Mekong, dicono siano le più grandi del sud est
asiatico.
Per entrare dobbiamo pagare 20000 kip a testa che palle,
parcheggio facciamo il biglietto ed entriamo.
Una stradina tra bancarelle di souvenir e tavoli di
ristoranti ci porta sino al punto di osservazione. Scattiamo foto, mille autoscatti… si si belle imponenti ma…ma
noi preferiamo le nostre… per così dire.
Facciamo merenda aspettando che smetta di piovere
poi gli ultimi kilometri e… ecco la frontiera, davvero è questa la frontiera?
siete dei grandi!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminachissà se un giorno ci incontreremo in giro per il mondo...... sto progettando qualcosina anch'io.... (per ora è ancora in fase embrionale... ma non si sa mai....)
I am actually thankful to the owner of this web site who has shared this
RispondiEliminafantastic paragraph at at this time.
Also visit my web-site - laser cellulite treatment