Venerdì 10, ore 11,27 eccola la frontiera, si presenta con una nuova
grande costruzione al centro della strada, ma un cartello artigianale ci
spedisce su un passaggio laterale, 300 metri di duro off road e…l’ufficio
passaporti è un casotto di legno, secondo me il carpentiere che lo ha costruito
con le misure ci andava un pò … ad occhio.
Un timbro -2 dollari grazie-, cominciamo bene, -potete
andare-. Scusi c’è un ufficio cambio…-sono
io- a quanto mi cambi …tira molla
riesco a spillargli 2 dollari in più.
Prima di arrivare nella parte cambogiana due solerti
infermieri, si fa per dire, ci puntano una pistola laser sulla gola, 36,4 36,5 -ok state bene, sono 2 dollari…e potete andare.
Al casotto dove rilasciano il visa noi gli lasciamo 50
dollari e loro ci appiccicano un bel visa sul passaporto e anche qua- tutto
ok potete andare-.
Alle 12,22 siamo davvero in Cambogia, tutto sommato è stato
velocissimo.
Ci fermiamo a pranzo e a far rifornimento di provviste
e benzina a Stung Treng, poi aspettiamo
che smetta la pioggia e alle 4 ci accampiamo su un prato vicino alla strada, un
infuocato tramonto ci augura una buona notte e ci fa sperare nel bel tempo
domani, questo secondo i proverbi che puntualmente mia madre tira fuori.
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