Che le vacanze sono finite e che
siamo rientrati in Australia ve l’avevo già detto, abbiamo pure venduto il
furgone: un po’ troppo presto per dire il vero, e così adesso siamo senza casa.
Insomma era tanta la paura di non
riuscire a venderlo in tempo, il nostro amico Matteo ci ha messo più di un mese
a vendere il suo, che la settimana scorsa abbiamo fatto le foto e messo un
annuncio online, e adesso incrociamo le dita ci siamo detti con Shizu.
La sera stessa ricevo un
messaggio con un’offerta che rifiuto subito, mezz’ora dopo un altro messaggio,
dalla stessa persona, non è il prezzo dell’annuncio ma è la cifra minima che avevamo deciso in caso di
contrattazione
Io non ho lo spirito del
commerciante, e ne sono contento, non ho mai comprato niente pensando di
rivenderlo e guadagnarci, non ho mai conservato cose per farci business, quindi
non ci pensiamo molto; il furgone vale certamente di più, è un 4x4 meccanica
perfetta , completamente attrezzato, ben tenuto, ma come diceva qualcuno, pochi
maledetti e subito.
Questo succedeva un lunedì, il
tipo mi scrive che il fine settimana sarebbe venuto a prenderlo. Per noi va
bene, abbiamo tutto il tempo per organizzarci, per trovare un’altra
sistemazione.
Martedì mattina ore 8, sono
sdraiato sotto un auto a smontarne un cambio quando mi squilla il cellulare, un
cazzo di accento australiano di quello tosto con parole tronche e masticate che
capisco a malapena la metà. È il tipo che vuole il furgone, dice che è in
viaggio e che arriva oggi fine mattina o primo pomeriggio.
Subito shizu si mette al lavoro
per togliere tutte le nostre cose e dargli una pulita.
Appena dopo pranzo ci incontriamo
con…bho, non ricordo il nome, con il tipo; guarda tutto minuziosamente, fa un
sacco di domande, poi un lungo giro di prova, e ancora controlla ma non riesce
a trovare niente fuoriposto. Il tipo è un cercatore d’oro, di quelli sapete che
vanno in giro con il metaldetector, qua va di moda, c’è gente che vive in
camper e gira l’Australia a cercare pepite d’oro e a volte gli va bene, a volte.
Comunque questo furgone è quello
che voleva, e paga cash.
Il tipo si e fatto 8 ore di
guida, viene da un altro stato, dal Nuovo Galles del Sud, da un paese che non
ricordo ma a circa un migliaio di kilometri da noi. La cosa strana è che noi
siamo andati a comprarlo proprio li, nel Nuovo Galles del Sud e adesso ritorna
a casa, quando l’abbiamo comprato pioveva e anche ora piove, tutto perfetto, il
cerchio si chiude, siamo contenti. Salutiamo il furgone e il suo nuovo
proprietario.
Le tre sere successive ci
tocca dormire in una macchina , ci
proviamo, almeno io, è corta, dura e neanche posso stare seduto, cosi non va.
Fortuna che una nostra amica appena
saputo della vendita del furgone ci presta la sua trailer, è un carrello con
tenda integrata, tenda australiana, un appartamento praticamente, 230 di
altezza, con materasso king size, una reggia.
Shizu non fa in tempo a sistemare
a suo gusto tutte le nostre cose che la sera arriva un messaggio da Okinawa, Takako,
la sorella, è in ospedale. Chiama subito
ma non ci sono notizie certe, sapete gli ospedali in Giappone hanno l’orario e
il fine settimana non lavorano. Bisogna aspettare lunedì.
Si cambia programma, almeno in
parte.
Shizu ora è in Giappone e io sono qua, in
questa grande tenda tutto solo. Sta arrivando l’inverno a volte piove, tira
vento e comincia a far freddo; sono 7 mesi che mi lavo all’aperto sono stanco e
non ne ho più voglia, rimango ancora un paio di settimane per racimolare
qualcos’altro poi la raggiungo.
breve video di shizu mentre si cimenta alla guida del trattore
forza forza mitico Maurizio....
RispondiEliminaun in bocca al lupo per la sorella di Shizu...
e tu tieni duro.... sei un grande!!!!!
un abbraccio
Andrea
forza ragazzi tenete duro noi facciamo sempre il tifo per voi!
RispondiEliminaDai Maurizio tieni duro! Un grande abbraccio per Shizu e speriamo tutto si risolva per il meglio! Vi siamo vicini! Un abbraccio da Maurizio, Gaia e Mattia
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