Eccoci di nuovo qua, sono passati 9 mesi dal mio ultimo
aggiornamento.
Dove siamo, cosa facciamo?
Siamo in Australia, ci siamo presi una pausa, un po' di tempo
per noi, lontano dai problemi giapponesi.
E finalmente, da qui, con l'oceano di mezzo, o perlomeno così mi
sembra, shizu e più rilassata distesa e sorridente. Anche se non del tutto,
regolarmente una volta la settimana telefona per sapere come procede la
malattia di Takako.
Perché in Australia? Qua
abbiamo un amico che da diversi anni continuava a invitarci e così eccoci di
nuovo qua.
Nei nostri approssimativi progetti dovevamo stare solo un paio
di mesi, aiutare il mio amico nella realizzazione di un suo sogno, trasformare
un vecchio container in un camper, poi rientrare in Italia dove ci aspetta impaziente
il nostro sidecar e rimetterci in strada. Ma come sempre, le cose hanno preso
una strada differente e siamo ancora qua.
Abbiamo comprato un visto di un anno, comprato anche un piccolo furgone,
che per vivere e molto più economico che in ostello, trovato un paio di
lavoretti cosi da ripagarci delle spese e... niente, tutto come al solito.
Abbiamo anche avuto la possibilità di sperimentare il sistema
ospedaliero australiano, perché?...a niente di grave, un
problemino...dove?...li a metà...no no, dall'altra parte, ma dove?.. dove non
batte il sole, capito.. o per dirla chiara, il buco del culo, emorroidi.
Insomma saranno stati i tre mesi di cucina non del tutto
naturale, anzi molto chimica, del mio amico, sta di fatto che dopo un mesetto
di tribolazioni un bel giorno, una domenica per la precisione,non ne potevo
più, così decido di andare al pronto soccorso, un delirio guidare, non per il traffico
si intende, ma arrivo a destinazione sano..no no no, salvo...e basta.
Come cittadino italiano io ho diritto a una copertura sanitaria
della durata di 6 mesi, non totale e non su tutto,ma una buona percentuale,
dipende dal tipo di prestazione.
Spiego il problema alla ragazza dell’accettazione, - hai
un documento…nome ...cosa hai…da quando tempo… da 1 a 10 quanto fa male..hai
allergie-… insomma le solite domande ospedaliere, -aspetta lì che poi ti chiameranno-.
45 minuti dopo sono sdraiato su un fianco a spiegare al dottore
il mio problema, dopo tanto parlare ho dovuto comunque dirgli; se guardi lo
capisci anche da solo e forse meglio, che a spiegare certe cose in un’altra
lingua mi risulta un tantino complicato.
Il dottore in effetti è un dottorino con nessuna esperienza,
almeno per quanto riguardava il mio problema, devo dire anzi che dal tocco
delle sue dita, ricoperte da ben due paia di guanti in lattice, il dottorino
aveva un certo timore e imbarazzo, e pensa io pensavo. Dai dottorino fai
qualcosa, gli dico. E qualcosa la fa, si toglie i guanti e se ne va, o bella e
dove va adesso...
Io ero sistemato su una barella dentro uno di quei box divisi
dalle tende, sono simili in tutti gli ospedali, lo vedo andare al centro della
sala dove c’è una stazza a vetri, dentro diversi PC e altri camici bianchi.
Lui, il dottorino, si rivolge a un tipo in maglietta verde aderente che gli si
vedevano tutti i muscoli scolpiti. Questo a quanto pare è il dottore responsabile
di turno del pronto soccorso,almeno per oggi. Vedo che discutono, il palestrato
gli spiega cosa deve fare,infila spingi.. lo capisco dai gesti che non lasciano
dubbi di interpretazione...ma il dottorino scuote la testa. Subito dopo vengono
entrambi verso di me, uhm..il dottore è un bel ragazzo dalla pelle e il
lineamenti indiani, sarà anche palestrato ma la camminata non è molto macho, è
un po' morbida mi capite.
Mi da una pacca sul sedere e mi dice di stare
tranquillo. Oddio sono di spalle col culo nudo e un bel omaccione con la mano
poggiata sulla mia natica mi dice di stare tranquillo, provateci voi.
Con piglio deciso di uno che le cose le sa mi apre le natiche
senza esitazione eee ...-umm.. Ok, no
worries ..go.go-… andiamo dove dico io ...spingono la barella in un altra stanza,
attaccano una mascherina a una bombola e mi fanno respirare a pieni polmoni. Non
so che sostanza era, forse solo ossigeno, ma mi stordisce leggermente, o meglio,
mi toglie ogni forza mi sento come un budino di gelatina, ho la sensazione di
non riuscire più a stare in piedi, di cadere a terra, ma sono già sdraiato, boh.. sono confuso.
Con la coda dell’occhio
intravedo il dottore mentre si infila i guanti e li cosparge di gel anestetico,
dice lui, ma sto aspettando ancora che faccia effetto.
Questo dottore a differenza del dottorino non ha avuto nessun
timore o imbarazzo, c’è andato giù dritto e pesante, non so se per esperienza
medica o per così dire ludica, comunque, adesso non me ne frega niente, voglio
solo che il dolore e l’imbarazzo finiscano ora. Attimi che sono sembrati un
eternità. Tutto finito, io sono morto. Sento dal rumore che si è sfilato i
guanti, mi da una pacca sul sedere, e daje con ste toccatine, e mi dice.. -enjoy
Australia -.... enjoy chee..ma vedi de annà a fanc ..
Non so quanto ancora mi hanno tenuto su questo lettino con il
culo scoperto, ero completamente svuotato e dolorante. Ritorna il dottorino, dice che ora è tutto
finito, che sicuramente sarà da operare, se ritorna come prima, e mi spiega
l’iter da affrontare per essere operato in ospedale, mi regalano 4 o 5 siringhe
di gel anestetico e atri medicamenti, mi
da il referto da consegnare al mio dottore e mi mandano via.
La sera stessa tutto torna come prima ma grazie alle siringhe di
anestetico riesco a sopportare il dolore
e il disagio un po’ meglio.
Il giorno dopo mi rivolgo al General Practitioner o GP come
chiamano qua il medico di base, il quale mi dice che ci sono un paio di mesi di
lista di attesa. Un paio di mesi.. non me lo potevano dire in ospedale che risparmiavo
questi 90 dollari?...questo è il sistema australiano, fa lui, comunque mi
scrive una lettera di presentazione per un dottore privato.
Il giorno dopo vado allo studio del dottore. È un mezzo
francese, un certo R.G.Sarre, insomma gente, mettere il mio culo nelle mani di
un francese non mi sembra una grande idea ma visto che non c’è di meglio..”vive
la france”.
Lo specialista mi mette
sotto terapia per 15 giorni poi si vedrà. Ma la situazione non è cambiata, così
decide di operare, 2 legature elastiche niente di complicato, una cosa
ambulatoriale, solo un fastidio per 2 o 3 settimane.
Devo dire che Monsieur G.Sarre
si è rivelato un vero gentiluomo, simpatico e comprensivo, mi ha fatto
pure lo sconto, ma alla fine del lavoro, anche lui, quel “ enjoy australia” se lo poteva
risparmiare.
Adesso, se vi interessa, vi informo che lui sta decisamente bene, è quasi nuovo, solo
credo sia cambiato qualcosa in me, mi manca il mio dottore palestrato...sto
scherzando.
Vi ho detto che finito di aiutare il mio amico ci siamo trasferiti
nel nostro piccolo furgone, un Mitsubishi 4x4 che abbiamo trasformato in camper
e siamo andati alla ricerca di un lavoro. Abbiamo raccolto ciliegie, potato i
ciliegi, per la precisione 1500 piante, piantato rabarbaro, 12000 piantine, dissotterrato
radici, arato campi, tagliato erba, riparato moto, auto, modificato trattori, saldato,
fatto impianti idraulici.. e tanto altro. Siamo stati pagati e come premio
siamo andati in vacanza per un mese in Tasmania, e con il 4 x4 è una vera
goduria. Bellissime le strade con grosse buche, sassi, sterrati fangosi, guadi
e foreste e laghi e fiumi e spiagge, insomma un vero paradiso per chi come noi
ama la natura, la tranquillità, l’avventura e l’imprevisto.
A dimenticavo, siamo stati a trovare un amico, anche lui ligure,
di Genova. Si chiama Matteo, lo conosco da diversi anni ma solo via mail, ci
siamo scritti la prima volta.. credo 4 o 5 anni fa, scambio di informazioni,
anche lui è un motociclista, da allora con regolarità ci teniamo aggiornati.
Pensate che al nostro rientro in Italia nel dicembre 2013 ci siamo mancati per
pochi metri, e dove ci incontriamo finalmente, qua in Australia, a Sydney dove
Matteo e Silvia, la sua ragazza, stanno lavorando. Siamo stati loro ospiti a cena e abbiamo
mangiato un ottimo pesto genovese “made in Sydney” spalmato sul pane perché non
avevano dove bollire la pasta, ma comunque buonissimo. Grazie Matteo e Silvia
Ma le vacanze sono finite, ora siamo rientrati in Australia,
abbiamo ancora qualche lavoro in sospeso, poi vendiamo il furgone e si
ricomincia. Perché non rimane nient’altro: alla fine di un viaggio c’è un altro
viaggio da ricominciare
Alla prossima
colazione sul lago |
bagno nel lago |
cena sul lago |
shizu fa amicizia |
forse abbiamo un problema |
bagno nel creek |
meditazione |
incollatura suola scarpe |
provviste d'acqua |
un mio lavoro |
shizu al lavoro |
inizio costruzione del bull bar |
lavoro finito |
amico di shizu |
il mio ultimo taglio capolavoro |
bye bye
che belloooo! siamo i primi a leggere vostro aggiornamento!?
RispondiEliminaahahah scusa maurizio se rido ma la storiella del medico effemminato è da piegarsi dal ridere!
RispondiEliminacredo che giusto uno che ha vissuto in Australia possa capire quanto possa essere vera!
grazie mille per aver parlato di noi, vi seguiamo sempre e aspettiamo di leggervi ancora!
noi appena arrivati a Yangon, un enorme abbraccio a te e Shizu dal myanmar!
Maurizio che bella esperienza che hai vissuto (modo ironico😵) Mi fa piacere che stiate bene😉 vi penso sempre😍 un abbraccio grande grande alla mia Shizu😚😚😚
RispondiEliminaCiao Ragazzi come state, bello leggere ancora di voi. Se passate da Perth sarebbe bello vedervi ma prima di agosto poi saliamo sul nostro landcruiser troop carrier e partiamo per sei mesi attorno all'australia e poi Tasmania. Non n caro abbraccio da percorrendoindue (stefano, annamaria,laskan e olivia)
RispondiEliminaCiao Maurizio e Shizu! 🤗 Sono così contento finalmente di leggere ancora le vostre nuove avventure!! Potreste scriverci un libro ormai.... 😂 😂
RispondiEliminaSpero che prima o poi ci potremo rivedere....se passate da Mantova fatemi un fischio e vi farò assaggiare tante prelibatezze! 😋
Un grande abbraccio da Maurizio, Gaia e Mattia 😉 😚 👋
Ciao ragazzi, certo che ci rivedremo, è una promessa e poi con un invito cosi...un abbraccio a tutti e tre .
EliminaAllora vi aspettiamo!! 😉 👍
RispondiElimina