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oggi è un bel giorno per morire

07 giugno 2012

Malang


Jember mercoledi 30...Siamo stati all’immigrazione abbiamo ritirato  i passaporti salutato gli amici… e adesso possiamo continuare il viaggio.
 giovedi 31 ci mettiamo in viaggio con calma come nostra abitudine, vogliamo andare a salutare Ika, la moglie di Ivan che vive a Kencong, a una sesantina di kilometri da Jember…Ivan che fine ha fatto…e chi lo sa, noi non lo abbiamo più rivisto, però possiamo comunicare con lui tramite sms dal telefonino che ci ha regalato prima di dirci -ci vediamo stasera-  circa una settimana fa. Dice che sta bene e che vorrebbe andare in Arabia, li ha un amico, per lavorare e cosi pagare i debiti, anche con me, ma gli ho risposto che quello era un regalo e di non fare caso a quello che dicono gli altri, (gli altri sarebbero gli amici motociclisti, che come hanno saputo del regalo si sono arrabbiati a mille con Ivan e anche con noi, non capiscono il perché del regalo e il perché non siamo arrabbiati e perché non rivogliamo i soldi ora che sappiamo come stanno le cose) che con noi non ha nessun problema.
A Kencong il padre di Ika, il dott. Tahmid, vista l’ora, ci invita a rimanere a dormire, dice che è meglio affrontare la montagna di giorno, viste anche le mie intenzioni sulla strada che voglio fare… lo sapete, non so resistere.      La mattina trovo pronta sul tavolo assieme alla colazione la mappa disegnata dal dott. Tahmid,  precisissima, ci sarà davvero di aiuto.
La classica foto, le raccomandazioni e l’invito, tra le lacrime, di ritornare a trovarli.










La strada per monte Bromo è stupenda, davvero dura e spesso mi fermo a riposare e soprattutto a far riposare shizu che oggi non sta niente bene, ha la febbre.
Monte Bromo è un vulcano attivo in mezzo al Lautan Pasir, un deserto di sabbia, non è grande, sono solo 10 kilometri, ma viaggiare sulla sabbia con la nostra moto…è davvero pesante, ma ci siamo divertiti, ci siamo anche regalati la scalata al vulcano in sella al cavallo.
Verso le 3 cerco un posto alle pendici del monte per montare la tenda, così shizu può mettersi subito distesa a riposare, siamo a 2200 metri, il giorno è davvero caldo, ma credo che stanotte farà “freschetto”.
La cena è gia pronta, Ika ci ha dato un sacco di cose, non ho da preparare niente, alle 8 sveglio shizu e la costringo a mangiare qualcosa, spero  che domani stia meglio.











2 giugno
Contrariamente a quello che pensavo, la notte non ha fatto freddo come mi avevano detto, ma adesso c’è molta umidità, così aspetto che il sole asciughi la tenda prima di svegliare shizu e preparare la colazione.
Alle 11 ho impachettato tutto caricato la poderosa e siamo pronti per andare, ma da che parte esattamente non lo sappiamo. Ah, shizu non sta bene, ha ancora la febbre e un forte mal di gola.
A poca distanza c’è un tempio indu, credo, e davanti la base da dove partono i fuoristrada che scorrazzano i turisti avanti e indietro per il deserto, ci sono anche un gruppo di ragazzi con le loro piccole moto, ci avviciniamo e gli chiedo la strada per Malang, è la città più vicina e voglio fermarmi li  perché penso che shizu abbia bisogno di un dottore o almeno di un pò di riposo e tranquillità.
Anche loro vanno a Malang, sono studenti universitari, mi dicono di seguirli, niente di più facile andiamo.
 La strada è un gran divertimento, molto dura , tratti di off road e a volte ci aiutiamo a vicenda per poterli superare, ma come ho detto ci siamo divertiti, i ragazzi ci porteranno sino in centro Malang, poi la foto e alla ricerca di un hotel economico. Come al solito siamo fortunatissimi, lo troviamo proprio dietro alun alu, la piazza principale, è un backpakers costruito sul tetto di un hotel, tutto in bambù, è un grande dormitorio con letti matrimoniali e singoli, possiamo vedere tutta la città e anche monte Bromo in lontananza, 9 euro a notte ci sembra buono e ci fermiamo.










Shizu si butta subito a letto e crolla  immediatamente, io non sono mai stato così occupato.
Le comunità di motociclisti locali come hanno saputo del nostro arrivo si sono subito messe in contatto con noi, un via vai di motociclisti è venuta a farci visita, Hati con il suo ragazzo, Hati è  la sorella di Ika,  studia qui in Malang, poi Nunung con Mia, avvisate da Eko altro motociclista conosciuto a Papula.         Poi ancora Mr Gembong leader della comunità AHPI, in Malang,  Associazione Honda Phantom Indonesia e ancora Okke della Malves, Malang vespa, insomma shizu dormiva e io che avrei voluto tanto farlo sono stato portato in giro per la città tutta la notte a bordo di una stupenda vespa sidecar dal nostro amico Eko.
La notte quando finalmente Eko mi riporta all’ hotel non sto bene, non riuscirò a dormire niente e la mattina avrò anch’io la febbre.
Ma nonostante questo sono costretto a tener banco, le visite continuano, le telefonate aumentano e shizu continua a dormire.
Il lunedì  mi chiama mr Gembong per sapere come sto e mi dice di fare il ceck out che ci trasferiamo a casa sua, ma prima ci porta dal dottore, il quale ci fa una  dolorosa iniezione e ci prescrive dei farmaci, dice che siamo troppo magri, in effetti shizu è diventata…uhm…un  tantino  spigolosa.
Mr Gembong  mi aveva detto di stare tranquillo, che la sua casa è grande, ma oh..gente , io non immaginavo, questa non è una casa , è una reggia.













Noi staremo nella depandance, non voglio trasmettere il virus, e poi così stiamo più tranquilli,  la depandance sono 20 appartamentini che Mr. G   affitta agli studenti universitari, uno lo ha liberato per noi, che vi posso dire, è la vita.



Due  giorni di riposo e buona cucina ci rimettono in forze, le visite continuano, siamo stati anche intervistati dal Java Post, nell’inserto locale Radar Malang,  30000 copie, con tanto di articolo e foto in prima pagina e… non sapete cosa è successo dopo la pubblicazione, ora ricevo telefonate e sms da tutta l’Indonesia.




Venerdi 8 con Mr.  Gembong e altri motociclisti andiamo a Blitar, una tre giorni di moto,  poi vi racconterò.
Ieri notte con una delegazione del Phantom Honda Malang e una del Real Malves vespa, circa 50 moto tutte per noi siamo stati prima ad Alun Alun, la piazza principale, foto interviste racconti e regali, hanno fatto una colletta per noi, per la benzina hanno detto, possiamo fare 10 pieni , 3000 kilometri gratis offerti dai biker di Malang.    Poi tutti in colonna due a due bloccando dovunque il traffico siamo stati in giro per la città e per finire in un caffè con musica dal vivo, fantastica serata e accoglienza calorosa.
In giro con noi e a casa di mister G. in questi giorni spesso c'era Nunung,  amica e  nostra interprete ufficiale, pochi parlano inglese, è stata davvero disponibile e paziente.

 Ultima notte a malang, domani si va a Blitar la tre giorni di moto. Stasera siamo a cena con Nunung, il figlio Rangga, Mia e il fidanzato Okke e Hendra, fratello di Nung.   Siamo stati vicino casa in un ristorante carino, aperto da poco,  cosa strana e fantastica  dentro non si può  fumare, finalmente.
Quando rientriamo a casa Mr. Gembon mi porta via, dice che arrivano due biker da Bali e dobbiamo andare a riceverli e poi condurli a casa, ok, in sella ancora in giro, sono un poco stanco ma a mister G non si può dire di no, andiamo.
 Alla fine sarà stata una bella serata.







1 commento:

  1. Bella LI raga!!!! Continuate cosi!!!! e MANGIATEEEEEE che vi vedo magri magri!!!!

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