Ci svegliamo presto, colazione una rinfrescante nuotata poi smontiamo il campo e controlliamo di non dimenticare niente e di lasciare tutto in ordine. Adesso come ritorniamo, quante volte dovremo fermarci per
scaricare tutto, quanti viaggi avanti e indietro, non voglio cadere, anche perché nella caduta dell’altro giorno si
è rotto anche il supporto della valigia destra, gli ho dato una sistemata ma mi
occorre una saldatrice, se ci ricado ancora sopra prima di saldarlo…diventa un
problema.
Decidiamo di iniziare carichi sino al
primo punto critico, stiamo legando i bagagli quando arrivano due grossi
fuoristrada, si fermano non distanti da noi, escono da uno due ragazzi
stranieri, dall’altro 3 locali.
Mi avvicino mi presento e gli chiedo se
quando vanno via possono portare su anche le mie valige, non importa quando,
noi possiamo aspettare.
Nessun problema, loro sono portoghesi…che cosa ancora portoghesi…che volete che vi dica, i portoghesi sono
un popolo ospitale sempre pronto ad aiutare, ancora una volta viva il
Portogallo che ci toglie dai guai.
Carico tutti i bagagli sul pickup dei
portoghesi, io e shizo e la poderosa ci mettiamo in marcia.
Shizu mi chiede come va la moto, va
benissimo e ora la proviamo, -ma io scendo quando-…se sarà il caso ti
farò scendere, ma ora andiamo.
Comincio tranquillo, poi mi alzo in
piedi sulle pedane, proprio come faceva Coppi sui pedali, ragazzi non ce né per nessuno, non posso
dire che è stata una passeggiata, abbiamo avuto anche qualche brutto
sbandamento, ma così di prima mattina con la forza nelle braccia tutto è
risultato più facile.
Fermi sulla strada mentre aspettiamo le
nostre valige facciamo amicizia con dei bimbi, oggi niente scuola, poi appena
arrivano i ragazzi montiamo le valige, saluti foto e andiamo.
Si rientra a Dili di corsa, il carnet dovrebbe ormai essere
arrivato il visto Indonesia lo abbiamo e poi sentiamo proprio la necessita di
lasciare questo paese.
Appena arrivati, più di 2 mesi fa, Timor Est ci
aveva fatto tutta un’altra impressione, una buona impressione, ma è stato un
inganno, era solo la novità dei primi giorni.
Grande mauri...
RispondiEliminaEn la tierra a la que Dios nos llevo.
Y no se bien si veo al Ayatola, o a buda.
lo importante es no hacerse daño.
Si te digo la verdad siempre hubo una gran simpatía, con nuestros pueblos vecinos, me refiero al portugués. Creo que en realidad tienen un grande amor, espero que alguna vez se conozca el español, cuando la mentira del ingles deje de influir, pero claro la economía....
Que gran acierto Mauri, la simpleza de la luz, es igual a la verdad, de las estrellas sobre nuestras cabezas.
Obligado.