Avevamo visto in una delle
nostre passeggiate, meglio dire mezze maratone, dall’alto del Cristo Rei, una
bellissima spiaggia che farebbe proprio al caso nostro. E allora non indugiamo,
andiamo.
La strada è pietosa ma... pericolosamente divertente, 20 kilometri di tornantini su e giù per le colline
costeggiando il mare.
Attraversiamo due
piccolissimi villaggi di pescatori, formati da alcune capanne con il tetto di
foglie di palma senza luce ne acqua, ma
con tanti bimbi, capre e maialini tutti in libertà.
Ci sistemiamo poco più
avanti passato un promontorio nell’ultima spiaggia proprio sotto e alle spalle
del Cristo Rei.
Su una duna di sabbia
verdeggiante, a pochi passi dal bagnasciuga tre grandi alberi con i loro rami ricurvi formano una grande cupola,
ed è li sotto che sistemiamo la tenda, sempre all’ombra.
Di corsa… tuffiamoci!! che
goduria, la temperatura è gradevole e l’acqua è di un cristallino. Poche
bracciate e la barriera e sotto di me, pesci e coralli di tanti colori, posso
vederli bene con la mia nuova maschera, è un giocattolo da bambini, entra acqua
e ogni 10 secondi devo svuotarla, ma è costata davvero poco, quindi va bene
anche così, mi sento moderatamente contento.
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