Sydney la perfetta,
cosi una volta da qualche parte avevo letto.
Sydney è una serie infinita di grattacieli, non molto
grandi, e poi vecchi edifici in stile vittoriano, di pietra e
mattoni, che si integrano alla perfezione tra il luccichio del vetro e
dell’acciaio dei grattacieli.
La città la si può girare tutta a piedi, c’è l’onnipresente
giardino botanico, i musei le biblioteche con internet free, da dove io adesso
sto aggiornando il blog, tanti caffè e ristoranti, poi grandi e piccoli parchi tenuti
come giardini, perfetti.
Insomma una grande città perfetta, dicono ideale per
vivere…per me rimane una città e la mia idea di vita ideale è molto differente.
Girare in moto in città è abbastanza stressante,
parcheggi “nu ghe ne” , ho
provato a fare l’indiano e parcheggiare come si fa da noi, non ho fatto neanche a tempo a chiuderla che è arrivato
il policeman,
ma da dove sei sbucato fuori, -mi chiamano per radio, qua non si può stare, ragazzi io faccio il
giro quando ritorno se siete qua vi metto la multa , sono 200 dollari, sorry-.
Dopo tanto girare, vicino al giardino botanico troviamo un
parcheggio free per la moto.
Decidiamo di fare i turisti, prendiamo un bus a due piani ,
costo 35 dollari, il biglietto vale 24 ore e puoi scendere e salire quando e
dove vuoi, ogni 15 minuti ne passa uno, oggi c’era la possibilità di fare due
tour, uno in città e uno che porta a Bondi Beach, su una famosa spiaggia, fanno
surf tutto l’anno, un posto turistico.
Abbiamo prima fatto un giro completo della città, 90 minuti, cosi per vedere i punti che ci potevano interessare e dopo visto tutto in generale ne abbiamo scelto un paio, poi nel pomeriggio abbiamo preso quello che andava alla spiaggia, qua siamo scesi abbiamo fatto merenda sul prato e passeggiando abbiamo incontrato udite udite i bagni pubblici …-e allora?-…e allora ci sono grandi docce free, per noi l’unica cosa interessante di questo posto.
Per dormire abbiamo trovato un posto a circa 20 kilometri, nella French Forest, si chiama Belros, è tranquillo, e silenzioso. A poche 100 di metri c'è un' antenna wi fi e il segnale internet è sempre al massimo.
Il giorno dopo siamo stai a prendere un caffè con Taka Asano,
un giapponese amico di Motoyama, ricordate il ristorante Palermo a Kobe, la
maratona del gusto.
Saputo del nostro viaggio dal suo amico ci aveva invitato
non appena fossimo arrivati, e ora siamo
seduti a un tavolino di un caffè in una strada identica, precisa precisa
a una in Adelaide, che strano.
Alle 11 lasciamo il
nostro amico e andiamo al porto, prendiamo un traghetto per Manly, ci si può anche arrivare via terra, ma
preferiamo il mare così per avere un’altra veduta, dopo 45 minuti sbarchiamo,
una marea di gente invade le strade di questa località, spiagge e surf, noi
mangiamo qualcosa e poi andiamo a camminare su per le scogliere del parco
naturale, la Manly Scenic Walkway, non so quanti kilometri abbiamo fatto, ma la
notte che stanchezza.
Alle 5 ritorniamo al porto di Sydney , un'altra camminata
per andare a prendere la moto e poi via 20 kilometri e siamo a casa.
Oggi è domenica, c’è la maratona e la città è chiusa, un gran caos, noi rimaniamo in zona vicino
alla nostra casa , troviamo una biblioteca aperta e ci passiamo la
giornata, domani non so cosa faremo,
forse ci rimettiamo in viaggio.
Da dove siamo noi per entrare in città passiamo un ponte, L’ Harbour
bridge,che è a pagamento, ma non
sappiamo come fare a pagare, ci sono le
telecamere che leggono la targa, magari un giorno ci arriverà una multa in
italia..chissà.
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