La notte è stata fredda, almeno cosi dice Shizu, io la definirei notte primaverile, ma vediamola nei dettagli:
siamo in tenda, io in maglietta e mutande, Shizu: intimo maniche corte, maglietta manica lunga termica, pile, gilet di piumino, pantaloni intimo termico, calze le sue con sopra una mia calza il cui nome dice tutto, sibir, dentro il sacco a pelo in piumino per temperature estreme, in più mi cercava per riscaldarla, dice che sono una stufa, non che questo mi dispiace, ma la sensazione è come di abbracciare a mia nonna, capite che sotto certi aspetti la cosa può essere…come dire, mahh…lasciamo perdere, solo la visione di questo pensiero mi turba .
Aspettiamo che si alzi un po’ la temperatura, con il freddo Shizuyo non è operativa, la lascio seduta con la tazza di the fumante stretta fra le mani nel tentativo di provare a scaldarsi, io sistemo il campo e carico la poderosa.
Via, andiamo, finalmente abbiamo gli interfono, è molto pratico e divertente poter comunicare anche sotto la pioggia con i caschi chiusi, come oggi, possiamo parlarci tranquillamente .
Viaggiamo tranquilli, 60 km l’ora, penso io, ma qui il limite è dei 40 km ora, mi sembra giusto, strada a due corsie per senso di marcia…dicevo, viaggiamo tranquilli a 60 km orari, sono in corsia di sorpasso e mi chiedo perché le auto viaggiano incolonnate,…un flashback,
non posso crederci, tolgo il gas, freno e rientro in colonna, è un attimo, lo vedo, è lui nascosto tra i cespugli: un poliziotto e poco più avanti in uno spiazzo 4 macchine della polizia e alcuni malcapitati automobilisti, che botta di c…, questa volta ci è andata bene, vi ricordate la prima multa giapponese, io si, la prima multa non si scorda mai.
È l’ora di pranzo, al solito Lawson, la solita zuppa,(uden) in offerta, mezz’ora di relax e andiamo, alle 3 ci fermiamo in un onsen, oggi è stata un esperienza particolare, ho ricevuto un’avans, proprio così, ma lasciate che vi racconti:
Allora, sono dentro l'onsen, vado nel reparto maschile, mi spoglio sistemo le mie cose nelle ceste, poi entro nella stanza del bagno dove ci sono già 6 vecchietti in ammollo, io mi lavo seduto davanti le docce, e poi entro in una vasca, un 10 minuti, poi mi sposto in quella con l’idromassaggio:
un signore affianco a me attacca a parlare, mi chiede da dove vengo, mi dice che l’idromassaggio fa bene, lui ci viene tutti i giorni, poi sottovoce voltandosi per non farsi vedere mi chiede se facciamo qualcosa, devo dire che quello che mi ha detto non l’ho capito, non era una frase di uso comune, ma il gesto che mi ha fatto con la mano chiusa a "mo di pugnetta", quello si, l’ho capito benissimo, faccio finta di niente e gli dico, "sumimasen wakarimasen, scusa non capisco", lui allora si avvicina un poco ripetendo frase e gesto, io non vorrei essere scortese, penso : ”forse è un’usanza giapponese, chissa”, ma non ho nessuna intenzione di appurarlo.
Mi scappa da ridere e alzando una mano gentilmente gli rispondo, "iie, iie, idesu, no, no, grazie va bene così".
Il tipo ridacchia anche lui e mi chiede se ho una donna, dico si, ahh bene, dice, continua ancora con qualche domanda, quanto rimango, dove sto vivendo, poi esce dalla vasca e va via.
Fuori racconto la mia avventura a shizu, ride molto e continuerà a prendermi in giro tutta la sera, ma non importa, la notte avrò la mia rivincita.
Abbiamo trovato un buon posto per montare la tenda, e ora con il nuovo fornello coleman possiamo cucinare più in fretta e più pietanze:
stasera un classico, riso, una zuppa e nel padellino ho messo un amburghese che ho fatto con del macinato che ho trovato a metà prezzo, una cena da re, anzi da imperatore.
Buonanotte
Oggi fatti 146 km.
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