Sono le 8, scendiamo da basso, la vecchina ancora continua a parlare, ci saluta e mi raccomanda di stare attento, ehi.. qua una toccatina ci vuole, via si parte-
Ci fermiamo a fare colazione a un LAWSON, quei locali aperti 24 ore dove puoi trovare un po’ di tutto, poi verso Sapporo, 260 km, è tutta strada nazionale e ci sono molti lavori, anche se devo dire che non disturbano affatto e che quasi neanche ti accorgi che stanno lavorando, è tutto pulito, non sollevano un granello di polvere, incredibile.
Abbiamo prenotato tramite internet un hotel economico, sono le 2 quando sotto una pioggia battente parcheggio la moto davanti l’hotel.
Saliamo in camera, doccia, poi Shizuyo riposa e io lavoro al compiuters, abbiamo appuntamento con Hiroko quando stacca dal lavoro.
Sono le 6, Hiroho è arrivata, come sempre quando ci vede attacca a piangere, è contentissima, abbracci baci,- come stai bene-
- anche voi-
-sei ingrassata-
-voi dimagriti-
-ma…avete fame…andiamo vi porto in una taverna dove si mangia molto bene, cibo di Hokkaido, che buona la cucina made in Japan, anche se a volte sia io che Shizu abbiamo nostalgia di certe cenette preparate da mia zia Silvana, una vera artista dei fornelli, scarsa in quantità, ma la qualità …ottima, non fatemici pensare.
Cena offerta da Hiroko, si va in hotel, vuole vedere la moto, le foto, ma soprattutto ha voglia di continuare a parlare co Shizu.
Alle 11 va via,appuntamento a domani, chissà quante lacrime, ma io ho già pronto un lenzuolo.
Nessun commento:
Posta un commento