Mi sveglio alle 6, voglio andare ancora nella sala da bagno, dopo la doccia immerso sino al collo guardo fuori la costa giapponese e le sue città scorrermi davanti, mancano poco più di 3 ore ad Osaka.
Dopo il bagno aspetto Shizuyo, abbiamo appuntamento alle7,30 per la colazione, noi siamo stati fortunati, cena e colazione gratis, in questo periodo per 10 giorni sino al 27, che una promozione, che fortuna, come per la cena tutto perfetto.
Ora come bravi turisti andiamo a passeggiare sul ponte con macchina fotografica e videocamera, l’altoparlante di bordo ci informa che tra pochi minuti passeremo sotto il ponte di Akashi Kaikyo,il ponte sospeso più lungo del mondo, che unisce Kobe sull’isola di Honshu, all’isola di Shikoku.
La nave doveva arrivare alle 9.50, incredibile, il portellone si è aperto alle 9.50, l’evento non mi ha meravigliato per niente, io come italiano sono abituato a questa precisione……
Scortato da un marinaio sono sceso in garage, devo ricontrollare la moto, vedere se ha subito danni, impossibile, neanche la tempesta perfetta avrebbe potuto danneggiarla.
La poderosa non ha subito danni, dopo aver controfirmato il foglio della sera, dove c’erano scritti anche i nomi dei marinai che avevano sistemato la moto, posso sbarcare, mi accompagnano, sino all’ufficio dogana , dove c’è già qualcuno ad aspettarmi.
Controllo passaporti, mi attaccano il visto valido per 90 giorni, in Giappone non è un timbro, ma è adesivo.
Poi con un taxi andiamo all’ufficio dogana,è fuori dal porto, in un’altra zona della città, qua il doganiere compila il carnet de passage, tutto a posto, l’ultima formalità, ci vuole un permesso, una specie di garanzia, non abbiamo ben capito, che lo rilascia la JAF, (japan automobile federation), purtroppo, come ho detto ci sono 3 giorni di festa nazionale, e questo ufficio è chiuso, riapre giovedì 24, la moto non puo uscire dal porto, ci tocca aspettare.
Con Shizuyo si era deciso di non lavare mai la poderosa, volevamo portare in Giappone la polvere e il fango di tutti i paesi attraversati, e scerzando si diceva, chissa se ci faranno entrare in Giappone con la moto cosi sporca……
ebbene, in Giappone con la moto sporca non si entra.
Mentre eravamo nell’ufficio dogana , è arrivata una telefonata, era l’ufficio di igene, dice che la moto cosi sporca non può entrare, se vogliamo portarla fuori dal porto dobbiamo lavarla, finite le pratiche torniamo al porto, alla zona controllo, dove ci aspetta una manichetta dell’acqua e un secchio, ci forniscono pure le spugne….incredibile.
Sono le 4 quando finiamo di lavare la poderosa, siamo affamati, Shizuyo fa un giro di telefonate ma gli alberghi sono tutti pieni, solo trova una stanza in un hotel abbastanza caro, non c’e altro, la prendiamo.
Con la metro andiamo in albergo, pensavo che arrivati in Giappone potevo rilassarmi un po’, e seguire, invece che condurre, ma Shizuyo non ha dimestichezza con le linee metropolitane, a Okinawa non ci sono.
Le metro sono uguali in tutto il mondo, così ho preso Shizuyo per mano e l’ho portata in hotel, dove dopo una doccia, fuori a cena , tacoiaki, specialità di Osaka, polpo in pastella.
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