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oggi è un bel giorno per morire

28 giugno 2009

DAY42

Partenza da Zadar verso Split, qui a un distributore incontriamo una coppia di motociclisti, con Honda 1500 6 cilindri, lui Serbo la moglie Russa.
Si va al bar, ci offrono da bere, si parla del viaggio e delle moto, in inglese, il nostro da ridere, scambio di email, foto, si parte, anche loro vanno in Montenegro.
Si prosegue assieme per un po’, poi a Dubrovnik decidiamo di abbandonarli, non ci piace più fare la costa, saliamo verso le montagne di Trebije, entriamo in Bosnia, e poi rapidamente in Montenegro.
A Niksic piazziamo la tenda su delle bellissime montagne, completamente falciate, pulite.
Poco più in là, un pastore col suo gregge,15 pecore, lo salutiamo e lui con l’ombrello risponde al saluto, ha un telefonino, e comincia a parlare, non sappiamo con chi e nemmeno cosa dice, ma da li a poco cominciano ad arrivare prima una, poi altre macchine.
Si fermano, ci urlano qualcosa, non capisco, mi avvicino e, sorpresa, è una festa, abbracci strette di mano, domande, sono frastornato.
Arriva anche Shizuyo che un po’ impaurita era rimasta da parte, nessuno capisce niente, ma si ride molto, tutti si presentano, anche una vecchietta seduta in macchina, ci tiene molto a salutarci, non scende ma vuole che andiamo da lei, per stringerci la mano.
Diedi minuti di “pura follia” poi ci salutano.
Come sempre inizia a piovere, così, un telo di quelli che sistemiamo sotto la tenda lo fissiamo alla moto e poi sul tetto della tenda, così da avere un posto asciutto per cucinare.
La serata è proseguita tra la preparazione della cena e, i saluti di tutti quelli, che avvisati dal pastore venivano a farci visita, che spettacolo.
La Croazia che abbiamo visto, vissuto in questi tre giorni , non ci è piaciuta, troppo turistica, tutti alberghi, ogni casa è una stanza da affittare, ti inseguono per affittarti una stanza, non ne potevamo più, siamo scappati.




                                       

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