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oggi è un bel giorno per morire

29 giugno 2009

DAY43

Partenza da Niksic Montenegro ,vogliamo entrare in Kosovo, passando per un vecchia strada che si inerpica su per la montagna e che dovrebbe condurci a Pec.
Meglio definirla sentiero asfaltato, che a un certo punto scompare per diventare sterrato, procediamo, la vegetazione in alcuni tratti è tornata al suo stato originale, si sale e ancora si sale, incontriamo dei pastori che ci dicono di non continuare, che non si può, il sentiero è pericoloso, ma noi continuiamo, il sentiero è massacrante, però per me molto divertente, ci sono tratti franati e canaloni profondi, e la pioggia cade incessante.
Questa un tempo era una strada, intravedo una veccia pietra miliare, finalmente il panorama è stupendo, vedo la vetta, ma ad aspettarci, sorpresa, una pattuglia della polizia che come ci vede  ci si fa incontro a braccia alzate, gridando, come per ringraziare il cielo di questa visita inaspettata.
Grandi sorrisi, ci offrono da mangiare, ma da qui non si passa, da dove venite? dove andate? Bene, documenti, trascrivono i nostri dati su un taccuino, e da un altro leggono frasi in inglese, nel taccuino cerano scritte alcune frasi nella loro lingua, sotto in inglese e ancora sotto la pronuncia in inglese.
Ci siamo divertiti tantissimo, ma non siamo potuti passare, ritorniamo indietro con nella borsa la frutta che ci hanno regalato, altri 70 km, questa volta in discesa.
Arriviamo alla frontiera di Kula, controllo timbri, si può passare.
E’tardi, sono le 7, il primo sentiero sterrato che sale verso la montagna è il nostro, un grande prato tra gli alberi in cima a un colle, montiamo la tenda, si cucina, siamo stanchissimi.


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