Ancora uno e poi basta..
Si dice sempre così, doveva essere l’ultimo, l’ultimo giro
di giostra… e invece…e invece ancora uno, ancora uno e poi basta. Poi la poderosa
va in pensione.
Che volete farci, non sa resistere ferma.
Non è colpa mia, è lei che ha tanto insistito e lo sapete,
una donna sa come farsi ubbidire, e la Pode è una signorina testarda, davvero.
È successo che Giacomo un amico motociclista, felice
possessore di una “Royal Enfield” e di una “Tenere” per i giri in fuoristrada, con
il pallino dei “giretti”, di quelli che ci piacciano tanto, un giorno mi propone
di fare, appunto “un giretto”, 4 giorni a scorazzare per la Sardegna, io con la
pode e lui con la sua tenere.
Oh… Giacomo mi piacerebbe, ma lo Pode è messa male, perde olio
surriscalda e butta fuori l’acqua, il mono è schioppato, le forcelle vanno a
pacco, il disco posteriore è sotto misura e
si è rotto in diversi punti, quelli anteriori anche loro sono come carta
velina e in più ho finito le pastiglie dei freni e sta raschiando il metallo,
ho anche su le gomme stradali, dove vuoi che vada così, e poi è stanca ormai è
pensionata,mi dispiace….
Questo è quello che stavo pensando mentre la guardavo, ma
ben altre parole uscivano dalla mia bocca:. e quando volevi partire, ah.. a che
ora…quanti giorni..con la tenda..io porto per cucinare..tu porta la caffettiera,
si si io ho sempre qualche attrezzo dietro, allora alle 8 da casa tua ok..ciao
a presto.. questo è più o meno quello che è successo.
Non so cosa sia stato ma credo che la poderosa abbia poteri
paranormali, controlla la mia mente, già già, questa mi sa che è l’unica
spiegazione, l’ipnosi silenziosa… ma allora esiste davvero, bho.. lasciamo il
paranormale e passiamo ai fatti:
Carissimi, questo mini tour è stato una sorpresa,
bellissimo, e vi assicuro che qual cosina in giro per il mondo mi è capitato di
vedere, ma da queste parti ci sono posti che ti lasciano senza fiato, davvero
stupendo.
4 indimenticabili giorni, questo è il giro, siamo partiti da
Santa Teresa in compagnia di Stefano un amico motociclista di Giacomo, che ci
terra compagnia fino al primo pomeriggio.
Da Santa saliamo su verso Tempio, qualche
bella strada bianca, qua Giacomo è ancora un po’..rigido..và, diciamo così e collezionerà
una bella serie di cadute, e siamo al Limbara e poi Berchidda, una sosta con frugale
spuntino e foto presso la piccola chiesa medievale di Otti, davvero molto carina.
Riprendiamo il viaggio e ci fermiamo non so dove per
pranzare, ma l’unico bar che c’era non aveva assolutamente niente, e va bhè, un
caffè e un paio di battute con la cameriera possono bastare. Stefano ci saluta,
lui rientra a Santa Teresa, io e Giacomo proseguiamo verso Buddusò e poi Lodè e
Lula Orosei e Cala Gonone, dove credo che su una spiaggia li vicino abbiamo
fatto il campo per la notte.
Per arrivare a questa spiaggia abbiamo dovuto superare
un guado e Giacomo lo ha affrontato, il suo primo guado, in scioltezza e con
la grinta da vero endurista, bravo Giacomo. Bravo per poco, la mattina dopo su questa
stessa strada, prenderà una mina memorabile, ancora non ho capito bene
la dinamica della caduta, ma si sa, il ragazzo le prime ore del giorno è sempre
un po’ “rigidino” .
Montiamo le tende, mentre Giacomo lubrifica la catena della
sua moto io cucino, -che cosa- ma la mia solita zuppa di riso con verdura, un
classico e poi è piaciuta anche a lui
La mattina bellissimi tornanti, monte Tului poi Tolana,
Villagrande, Arzana e per finire Gairo Taquisara, una tappa obbligatoria. Gairo
Taquisara è un delizioso paesino tra le montagne e i boschi dell’Ogliastra con
un’altrettanto piccola stazione attiva solo per il passaggio del famoso treno
turistico, il trenino verde, così si chiama. Abbiamo fatto il campo al di là della ferrovia
in un area da pic nic, abbiamo cucinato, non vi dico cosa e ci siamo anche
concessi una doccia, e ci voleva, da una fontanella, ma la cosa più affascinante
più tenera più..più e basta e stato vedere Giacomo correre incontro al trenino
verde per salutarlo.
Oggi è stata una bella giornata di fuoristrada, abbiamo
smanettato un bel po’ su dei sentieri di pietraia a tratti davvero duri,
impegnativi, ma che soddisfazione.
La mattina, dopo abbondante colazione con pane e nutella,
Giacomo è un fans, mi ha fatto una tesi di laurea su questo formidabile
alimento, quasi quasi la provo anch’io, buona è buona, ma preferisco il
classico miele.
Dicevo dopo abbondante colazione percorriamo una bella
strada di asfalto tutta curve e arriviamo a Perdasdefugu poi Escalaplano.
Vicino a Orroli ci siamo fermati per fare una visita a “Nur
Arrubbio”, un’area archeologica al centro dell’altopiano di Pranemuro, L’Arrubbio
è uno dei nuraghi più importanti della Sardegna, un po’ di cultura non guasta.
Due gocce d’acqua ci accompagnano verso Nurri poi Villanova Tulo,
Laconi, Genoni ed entriamo nel parco
della Giara di Gesturi, più conosciuto come il parco della Giara,” l’isola nell’isola”,
un luogo magico dicono. Qua e solo qua vive allo stato naturale il cavallino
della Giara, caratteristico per la piccola stazza.
Individuato su un’altura un bel posto per piazzare le tende,
ci portiamo non senza una caduta a testa anche le moto e montiamo il campo, ci
rilassiamo sorseggiando un buon caffè e dei torroncini squisiti che Giacomo
aveva comprato la mattina, poi ci facciamo una doccia presso un abbeveratoio
per animali e via a cucinare prima che si faccia notte.
La notte per me è stata tranquilla, a parte quando Giacomo alle
prese con un cavallo imbizzarrito pronto a caricare le nostre tende, dice lui, ma l’ha
sognato sicuramente, pretendeva che uscissi a guardare nel buio più buio
un cavallo immaginario, il ragazzo sofre
di incubi notturni, sarà stata la caffeina…ma va là dormi cavallo imbizzarrito.
La mattina lasciamo a malincuore questo posto e andiamo a
Funtana Raminosa, dove c'è una miniera di rame abbandonata. Volevamo visitarla ma è aperta solo nel periodo estivo, pazienza sarà per la prossima. Qua facciamo uno spuntino con pane mortadella e poi percorrendo su e giù un sentiero che a
definirlo spettacolare è poco arriviamo..esattamente non lo so. Comunque poi passiamo a Samugheo
e poi Ghilarza, Bonorva Ploaghe Nulvi Sedini Badesi e per finire Santa Teresa.
Un’altra cosa, sulla via del ritorno ci siamo anche fermati
a pranzo in un paese, ma non ricordo quale, abbiamo mangiato anguille e altri
pesci alla brace e poi un sacco di “ammazzacaffè”, sarà forse per questo che
Giacomo al rifornitore ne ha preso in pieno questo macchina..!!e non è neanche
tanto piccola..mah.
Non vedo l’ora che rientri shizu, deve assolutamente
conoscere questi posti, ah ..ah..mi sa tanto che…ancora uno e poi…non basta.!!
Che incubo smontare i pallet, anche quando riesci a schiodare
le tavole, e sono poche, le altre si rompono, di quelle che recuperi non ce ne
una uguale, tutte differenti e tutte storte, se lo sapevo prima..sicuro avrei
fatto lo stesso, lo so lo so. È stata
una faticaccia ma mi sono divertito e il risultato è proprio come lo volevo, mi
piace. Ho le mani piene di schegge ma
che importa, lavorare il legno è rilassante, ti fa sentire in armonia, toccarlo
piallarlo carteggiarlo, sentire il profumo della resina, camminarci a piedi
nudi… che dire…non ha prezzo. C’è chi
voleva le assi tutte alla stessa altezza, in squadra e della stessa misura, al
massimo un paio di misure, stesse venature stesso colore, per fare.. –tuttounbeldisegnoordinato-.Ma va là, cosi
son capaci tutti.
Tutte diverse c’è più gusto, provare decine di combinazioni e
alla fine trovare l’incastro perfetto, o quasi, se è un pò più alta un pò più storta, che mi
frega. Siamo tutti diversi e questo è legno, è vivo e ogni pezzo
ha una sua personalità. Gente di poca,
di nessuna fantasia, non sanno sognare e la vita senza sogni, senza fantasia è piatta
monotona… come un pavimento tuttounbeldisegnoordinato…stesse
venature stesso colore ma senza niente
da raccontare.
Come vedete questo è il risultato, non è ancora ultimato del
tutto, manca ancora un particolare ma ve lo faccio vedere la prossima volta, intanto che ve ne sembra, a me piace, e a
voi.
Que lastima Mauri el otro día encontré tirada bastante cantidad de parquet completamente nuevo y eso que estamos en crisis. Lo guarde y voy a utilizar una pequeña cantidad para el suelo de un sótano. Supongo que a ti te habría venido mucho mejor que a mi. Bueno como creo que es la primera vez que haces este trabajo habrás sacado tus propias conclusiones para un futuro. Me parece muy bien y se ve que tienes unas manos maravillosas. Cuando termines de lijar, encerar o barnizar va a quedar precioso a un coste económico muy bajo. Muy bien Mauri "Rozando la perfección".
RispondiEliminaWow, che bello risapervi in sella. Avevo perso l'ultima puntata per via di un lungo viaggio in India, in moto. Royal E. ovviamente! Molto bello. Siamo arrivati fino al Kashmir con una bella ThunderBird 500. Un bel gioiellino con soli 700 Km. Begli incontri con motociclisti che cia hanno tirato fuori dai guai: niente benzina (dove doveva essercene) al confine quasi con la Cina.!!!!!
RispondiEliminaSpero che possiate ripartire a breve
Saluti
so
io direi bella gita..... e gran gran bel pavimento in legno......
RispondiEliminami hai dato un ottimo idea!!!!!!!!!!!! ;-)
ciao mitico viaggiatore..... a presto....
Ottimo post uomo !
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con il punto che i rapporti forti con il cliente è la chiave , e utilizzare la lingua dei vostri clienti Usa . Questi due punti sono i principali punti chiave che dobbiamo concentrarci nel B2B Marketing.
Cosa vedere a Cala Gonone