19 dicembre
La notte è passata tranquilla sui comodi divanetti della
sala bar, il mare era appena mosso e shizu anche senza la pastiglia è stata
bene. La mattina alle 10 arriviamo al
porto di Brindisi. Piove, ci mettiamo le tute antiacqua e sbarchiamo.
Cerchiamo le indicazioni per Lecce, abbiamo appuntamento con
Mimmo, il professore, motociclista possessore di transalp e curatore della
pagina pubblicazioni sul sito della Lissta.
Arriviamo a Lecce e trovo subito un mcdonalds da dove poter collegarmi.
Chiamo Mimmo e dice che ci aspetta a casa, a Monteroni di Lecce, un paese a
pochi kilometri.
Questa è la
prima volta che incontriamo Mimmo, ci conoscevamo solo tramite internet, facebook
e il sito della Lissta, lui aveva recensito il nostro libro. Volevamo
conoscerlo, così abbiamo organizzato il rientro in Italia traghettandoci dalla Grecia. Un poco
acciaccato rimonto in sella e anche con il manubrio decisamente piegato riesco
a guidare sino a casa sua.
Qua conosciamo Lina, la moglie, che ci accoglie in modo
caloroso, ci fa sentire immediatamente a nostro agio, come in famiglia.
Il pranzo era già pronto,
antipasti, minestrone e formaggi, il tutto accompagnato da un ottimo
rosso, un primitivo. Nel pomeriggio portiamo la moto dal meccanico di fiducia
per cambiare il manubrio, montare un nuovo specchietto e già che ci siamo e che
ce l’ho, faccio cambiare anche il copertone anteriore, completamente liscio.
Nel frattempo che il meccanico sistema la moto noi siamo
stati all’ospedale, ma questo ve l’ho già raccontato. Al rientro un ottima pizza fatta in casa ci
stava aspettando, naturalmente il tutto,
come a pranzo, annaffiato da un corposo primitivo. Dopo, rilassati davanti al
camino acceso siamo rimasti a parlare così senza un filo conduttore preciso di
viaggi e di altro. Naturalmente siamo stati ospiti anche per la notte.
Devo stare attento, dopo 2 anni di guida a sinistra molte
volte, soprattutto negli incroci o nelle rotonde, mi incasino, non so più da che parte andare e
sbaglio direzione, come in questo caso che mi sono immesso sulla strada in
contromano. Per fortuna che è andata bene.
Facciamo sosta a Porto Cesareo per pranzo, ci siamo comprati
due panini imbottiti in un piccolo negozio e poi mandarini a “go go”. Questi
vengono dal giardino di Lina, senza conservanti, naturali, ne abbiamo una borsa
piena.
È una giornata soleggiata ma ventosa, ci rimettiamo in
strada. Alle 4, poco prima di trebisacce ci
fermiamo a far la spesa e caricare l’acqua. Appena fuori dal paese imbocchiamo una
stradina che porta al mare e in un campo appena a ridosso della spiaggia sotto
un grande albero di fico facciamo il campo. Davanti a un tramonto mozzafiato,
ci sembrava di essere in Australia, prepariamo una zuppa, annaffiata no, non
con del primitivo ma con un caldo tè, che comunque ci ha fatto piacere. E
ancora succosi dolcissimi mandarini, grazie Lina.
Che bello dormire vicino al mare, a noi lo sapete piace un
sacco il suono della risacca, che musica quando sei in tenda.
Ca**ooooooooo!!!!! leggo ora del tuo incidente, appena rimesso piede, o meglio, ruota in Italia, e a pochi giorni dal ritorno, che brutta roba! spero vada meglio ora!
RispondiEliminaIo non ho ancora letto tutti i post del blog, quindi mi chiedo: ma questo e` stato l`unico incidente del vostro viaggio?
Un saluto, Claudia