Ieri dopo la visita al museo del genocidioS-21 ci siamo
messi in strada direzione Siem Reap dove siamo arrivati la sera ormai col
buio. Siamo venuti a Siem Reap, tanto
per non farci mancare nulla, per visitare il famosissimo sito archeologico di
Angkor Wat, credo sia il più vasto sito religioso al mondo.
Angkor Wat è il
luogo più vistato della Cambogia ed è diventato il suo simbolo tanto che appare
anche sulla sua bandiera.
Il posto è impressionante gigantesco, noi ne abbiamo girato
solo una piccola parte, normalmente i turisti comprano il biglietto di 3 giorni
o addirittura quello di una settimana, noi abbiamo fatto quello giornaliero, da
un tempio all’altro ci spostavamo con il tuk-tuk, una moto che traina un carrozzino, famosissimi anche loro qua in Cambogia, poi dentro e su e giù per
le scalinate dei templi a piedi e la
sera non riuscivamo più a camminare.
Ci sarebbe piaciuto entrare con la nostra moto, ma uno sbirro
leggermente antipatico ci ha impedito il passaggio e alle nostre insistenze e
proteste ha risposto chiamando la cavalleria che quasi prontamente è arrivata,
nelle vesti del comandante della stazione di polizia che si trova affianco al
chek point, spiegandoci i motivi di tale decisione. Ma il vero motivo è un
altro, stranamente se noleggio una moto non ci sono problemi. Non ho più voglia e non ho nemmeno le carte
in regola per discutere così decidiamo di provare anche questa nuova esperienza
e ci facciamo scorazzare con il mitico tuk-tuk , 15 dollari per l’intera
giornata, carissimo come tutto d'altronde qua intorno.
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