Su indicazioni delle due signore conosciute ieri, siamo davanti alla casa dell’ultimo artigiano orafo rimasto a Okinawa.
Ci accoglie la nipote, anche lei lavora qui.
Entriamo, il vecchietto è seduto per terra davanti a vecchi attrezzi, e con il martello batte su una barretta di argento.
Ci presentiamo e comincia a spiegarci l’antica storia della sua famiglia, lavoravano per il castello, il castello di Ryukyu, cerco di fare qualche foto ma la nostra camera si blocca.
Poi mi chiede se voglio provare a fare qualcosa, un anello per esempi, non aspettavo altro, mi metto in ginocchio davanti alla mia piccola incudine, misura del dito di Shizuyo, eh già, l’anello lo regalerò al mio amore.
Taglio della barretta, la scaldo, poi la raffreddo con l’acqua e lo martello sull’incudine, e poi ancora si scalda si raffredda si batte, sino alla misura voluta.
Nella parte interna, incido la data, e sull’esterno il simbolo di Ryukyu, poi la piego, una prova, una limatina, va bene, posso saldarlo, lo raffreddo, un‘altra limatina alla saldatura, e ora lo lucido.
Avrei voluto fare più foto ma la camera è impazzita, a volte non và.
A Shizuyo piace molto, è contenta, eh si, io so come far felice una donna…
Alla fine questo è il risultato, che ne pensate….
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