Ore 12 arriviamo a Mashhad, un gentile signore in moto ci accompagna davanti al consolato del Turkemenistan, una fortuna , sarebbe stato impossibile riuscire a trovarlo da soli, ma amara sorpresa oggi è domenica e il consolato è chiuso, bisogna aspettare domani, cerchiamo un hotel economico, Shizuyo vuole fare il bucato, questa volta ha ragione, non abbiamo piu niente di vagamente pulito, addirittura io indosso una mutanda regalata a Shizuyo da una nostra nuova amica iraniana, dignitosa ma un po’ equivoca.
Lo troviamo vicinissimo al consolato, perfetto, un problema è risolto, ora i soldi, non ne abbiamo, cerchiamo una banca che accetti una carta, ma niente, nessun circuito internazionale è accettato, proviamo con i grandi hotel, stessa risposta :”no visa, no mastercard, no no no”.
Non ci resta che aspettare domani per vedere quanto costa il visa e se in Tukemenistan accettano le nostre carte.
Ceniamo in stanza, come sempre zuppa, riso, cetriolo, pomodoro e sgombro, una cena da favola, e anche la notte è da favola.
Ceniamo in stanza, come sempre zuppa, riso, cetriolo, pomodoro e sgombro, una cena da favola, e anche la notte è da favola.
Nessun commento:
Posta un commento