È domenica, carichiamo la moto.
Sistemiamo nel vano
anteriore del carrozzino tutto il necessario per la cucina: fornello, pentole,
tagliere, coltelli..ecc. Poi sotto il sedile di shizu mettiamo un po’ di ferri
e alcuni ricambi: fusibili, cavetti, candele, lampadine e altre cose.
Nel grande vano posteriore mettiamo la tenda, le due sedie
pieghevoli, due piccoli sacchi a pelo, il piumone, 2 teli in plastica, i materassini
e i nostri vecchi impermeabili; sono
pieni di strappi e toppe e non sappiamo se sono ancora efficienti, questa sarà una buona occasione per testarli. Infiliamo
ancora qualche cianfrusaglia, un po’ di stracci
e qualche cinghia, un tester del nastro
adesivo e un rotolino di filo elettrico.
Nel baule sopra la moto, che ho
sistemato dietro di me sacrificando la sella lunga per una a seduta singola,
baule che era corredo della gloriosa “Poderosa” la nostra precedente moto, come
prima sistemiamo i nostri vestiti e il portatile.
Riempiamo le taniche, 2 di benzina, 2 di acqua
e siamo pronti per andare.
L’idea era di arrivare sino a Cagliari, dove vive
nel suo splendido "ciclostello" il nostro amico Mauro. Mauro è un grande appassionato di ciclismo di moto di viaggi e
di donne, sulle prime tre è abbastanza attivo…le donne invece…le donne le sogna.
Non siamo mai arrivati a Cagliari, un impegno imprevisto ci
ha costretto al rientro quando ci trovavamo a Nuoro. Siamo passati a Nuoro per conoscere Gianni,
un appassionato di sidecar d’epoca, un vero specialista. Ci tenevo davvero
tanto a conoscerlo. Gianni è una vera miniera di informazioni riguardo la guida dei sidecar, mentre io sono
alla prima esperienza e i suoi suggerimenti mi sono stati utili.
Gianni è stato
gentile e ospitale, abbiamo passato la notte nella casa di suo padre, fuori pioveva ma noi
eravamo al caldo sotto il piumone. Ritorneremo a Nuoro non appena avrò
sistemato, con le informazioni ricevute, l’assetto del nostro sidecar, e vediamo
che voto mi darà il maestro.
Il viaggio è andato bene, la prima parte sotto l’acqua, ma il
rientro è stato spettacolare, con pernottamento in tenda sul lago Coghinas.
Shizu è contenta, si trova bene seduta nel carrozzino, a
parte, dice lei, quando facciamo qualche tratto di fuoristrada, non gli ho
ancora fatto una maniglia per aggrapparsi in sicurezza, datemi tempo, lo farò.
Io tutto sommato sono contento, ma ho
nostalgia delle belle pieghe che facevamo in moto. Tutta
un’altra cosa la guida del sidecar. Su queste strade cosi piene di belle curve a
parte un paio di traversi …niente di più, rimane dritta, niente pieghe gratta
pedane.
Prima di prendere
definitivamente il largo faremo un altro giro di prova, ma non preoccupatevi bella gente, vi terremo aggiornati.
Alla prossima.
con Gianni |
relax sul lago |
link ciclostello
link sidecarepocanuoro